Di Michele e Tommaso Arena
Il cd è una conciliazione di musica classica e popolare attraverso oboe e fisarmonica
Edupatès: in greco è la sensualità intesa come l’unione tra sensi e passione. E’ il tema fondamentale che guida il percorso musicale del disco di un “duo insolito”, formato dall’oboista Michele Arena e dal fisarmonicista Tommaso Arena. Due talentuosi musicisti, due strumenti che rincorrono armonie e accordi tutt’altro che scontati, poiché storicamente appartenenti a repertori diversi, opposti, l’uno a quello classico-barocco e l’altro alla musica folkloristica e popolare. La via per la tentata e sicuramente riuscita conciliazione passa dalla rivisitazione della genialità di compositori cosiddetti “classici”, come Johan Sebastian Bach, e dalle emozionanti melodie delle colonne sonore italiane, ad opera dei Maestri Ennio Morricone e Nicola Piovani. Non meno interessante è l’esecuzione delle musiche passionali e travolgenti del Tango argentino, arrangiate dal musicista Michele Arena. Edupatès, un cd che va ascoltato e goduto dalla prima all’ultima traccia, che va gustato; le melodie, al contempo leggere e profonde, sembrano evocare tutta la passionalità dell’intrigante scena di tramonto presente sulla copertina frontale del compact disc. Il brano che apre la magia dei suoni è Tango pour Claude, del fisarmonicista Richard Galliano che ha in sé tutti gi elementi che caratterizzano il ballo più sensuale: ritmo travolgente, melodia fortemente espressiva ed orecchiabile e forte coinvolgimento emotivo. A seguire, gli altri brani sono scanditi in modo perfetto e in ognuno di essi gli strumenti si integrano perfettamente e rendono quindi l’ esecuzione particolarmente suggestiva. Non manca e non potrebbe mancare, in questa festa dell’unione tra tendenze musicali classiche e popolari, un tributo al Maestro Astor Piazzolla, sospeso tra il tango, il jazz e la musica classica. Sono stati scelti in quest’ottica i due brani più famosi, Oblivion, dolce, passionale e introspettivo, e Libertango, dal celebre ritmo coinvolgente, in cui l’oboe fa sicuramente da contrappunto all’ottima base fornita dalla fisarmonica. Meritano una degna citazione anche l’esecuzione impeccabile del brano Czardas di Vittorio Monti e della Danza Macedone di Mario Milani, insieme alla celebrazione della genialità tecnica di Bach nell’Adagio tratto dalla Sinfonia della Cantata BWV 156. Al termine dell’introduzione contenuta nel booklet interno al cd, i due artisti si augurano di “aver espresso tutto il meglio che questi brani possono trasmettere per creare quel magico connubio tra interpreti e ascoltatori”. Sicuramente, la risposta sta già nel loro lavoro instancabile e preciso, svolto nell’incisione dei brani. Questi appaiono come pezzi perfettamente incastonati tra loro, in una composizione che non lascerà indifferente l’orecchio sensibile di chi vorrà gustarsi una buona mezzoretta di musica, soave e coinvolgente allo stesso tempo. Michele Arena, oboista, ha iniziato lo studio dell’oboe a otto anni, diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “F. Torrefranca” sotto la guida di Paolo di Cioccio, si è perfezionato con Diego Dini Ciacci e Luca Avanzi presso il Conservatorio G.Verdi di Milano. E’ primo oboe della Polis Ochestra e collabora anche con l’Orchestra Fiati di Vibo e l’Orchestra da Camera di Kiev. Recentemente è stato selezionato per la realizzazione dell’Orchestra dei Conservatori d’Italia. Si è esibito come solista in diverse rassegne e prestigiosi teatri come il Rendano di Cosenza, nonché alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione e del Santo Padre. E’ anche compositore apprezzato. Tommaso Arena, fisarmonicista, da autodidatta a 6 anni e poi al Conservatorio di Vibo, sotto la guida di Mario Milani, si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Anche per lui molte partecipazioni ed esibizioni, anche fuori regione e, in molte, si è clssificato vincitore, come al Festival delle fisarmoniche “Città di Amantea”. Da tre anni insegna fisarmonica presso l’Istituto Comprensivo di Davoli Marina (Cz)