Fede e dintorni

Educare all’umanità innanzitutto

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Educare all’umanità innanzitutto.

– A questa guerra in Ucraina e a qualsiasi guerra e per qualsiasi motivo occorre gridare “Mai più la guerra!”
– Sono colpevoli e irresponsabili coloro che le iniziano come chi non le ferma. Ogni guerra lascia il mondo peggio di come l’aveva trovato.
– La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una sconfitta contro le forze del male. Non bisogna rimanere in discussioni teoriche, occorre prendere contatto con le ferite, toccare la carne dei danneggiati, i tanti civili massacrati “danni collaterali” (cf Fratelli Tutti, n. 261).
– Ognuno deve “toccare” i danni della guerra prodotta da gente esperta in tante cose, ma non in umanità.
– La vera educazione nella società risulta essere ancora un impegno gravissimo e nello stesso tempo entusiasmante. – Nel 1965 il Concilio Vaticano II promulgò la dichiarazione “Gravissimum Educationis” sulla fondamentale educazione cristiana. – Da allora sono passati tanti anni. – Nell’ambito della scuola, di ogni ordine e grado, con preoccupante frequenza si incontrano docenti sfiduciati per le difficoltà che sta apportando il rapido evolvere delle situazioni generazionali. – Ma quanta soddisfazione si legge sui loro volti quando, svolgendo il loro compito, ricevono la riconoscenza della comunità e degli allievi stessi. – È bello sentire i ragazzi rivolgersi con affetto ai loro prof, ma è oltremodo doloroso quando essi rifiutano la loro opera. – A che cosa deve mirare  soprattutto un insegnante e in genere ogni educatore? Principalmente all’umanità.

♦ Un preside di liceo.
Un preside di un liceo americano aveva l’abitudine di inviare questa lettera ai suoi insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico.

Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento.
I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere:
* camere a gas costruite da ingegneri istruiti,
* bambini uccisi con veleno da medici ben formati,
* lattanti uccisi da infermiere esperte,
*donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università.
Io diffido, perciò, della “educazione”.
La mia richiesta è la seguente: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non dovranno mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli aguzzini istruiti.
 La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani.
(fonte: da “Les mémoires de la Shoah” di Anniek Cojean, “Le Monde”, 29 aprile 1995).

* I ragazzi non sono contenitori da riempire, ma coscienze da formare!

Essere umani, la prima cosa – La fondamentale educazione: aiutare i ragazzi a diventare esseri umani. La vera educazione e la vera istruzione non dovranno mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati o degli aguzzini istruiti.- A che cosa deve mirare soprattutto un insegnante e in genere ogni educatore? Principalmente all’umanità.

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