Attualità

Tropea inchina il gonfalone per Dulbecco

Vinse il Premio Nobel nel 1975

Era di origini tropeane e gli fu conferita la Cittadinanza Onoraria nel 1979 dall’ Amministrazione  guidata dal sindaco Giuseppe Maria Romano


Tropea perde un’altra figura importante di cittadino e di scienziato gentiluomo. Renato Dulbecco, Premio Nobel per la Medicina nel 1975, all’età di 98 anni è morto in America. Nato a Catanzaro nel 1914, da madre tropeana e padre ligure, molto presto si laureò all’Università di Torino dove fece conoscenza ed amicizia con compagni del calibro di Salvador Luria e Rita Levi Montalcini. Spesso è ritornato in Calabria ospite delle Università e di convegni, ma anche a Tropea dove nel 1979 ricevette dall’allora Amministrazione guidata da Giuseppe Maria Romano la Cittadinanza Onoraria. La madre Emma Virdia lo introdusse agli studi umanistici, mentre il padre, ingegnere, lo seguì negli studi scientifici per cui era particolarmente portato tanto da laurearsi a soli ventiduenni. Nel 1947 lasciò l’Italia per trasferirsi in America dove fu chiamato a svolgere attività di ricerca alla University of Indiana a Bloomington, e successivamente si trasferì al California Institute of Technology. Nel 1955 riuscì ad isolare il primo mutante del virus della poliomielite, che servirà a Sabin per la preparazione del vaccino. Successivamente si occupò della ricerca oncologica studiando virus animali che provocano forme di alterazione nelle cellule. Nel 1964 vince il premio Lasker per la ricerca medica e nel 1975 il Nobel per la Medicina, insieme a David Baltimore e Howard Temin, per ricerche sull’interazione tra i virus tumorali e il materiale genetico della cellula. Nel 1985 si avventura nel Progetto Genoma e nel 1993 svolse la sua attività anche presso il CNR. Ciò che anni prima gli consentirono di meritare il Premio Nobel fu la scoperta degli “oncogeni” l’individuazione di una sostanza, chiamata antigene T (tumorale), assente nelle cellule “sane” dell’organismo, ma presente sia in quelle infettate che in quelle uccise dal virus. Ironico, galantuomo e semplice come i più grandi, nel 1999 fu chiamato da Fabio Fazio per condurre insieme a lui il Festival di Sanremo. A lui si devono molte conoscenze per combattere i tumori, a lui molti, devono la riconoscenza di essere guariti.In un manifesto apparso per le strade da questa mattina si può leggere: “A nome del sindaco Gaetano Vallone, la Città di Tropea grata e commossa inchina il gonfalone in segno di lutto all’uomo e allo scienziato Premio Nobel Prof. Renato Dulbecco”




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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.