L’appello di Macrì
“Piserà torni sui suoi passi per non dargliela vinta”
L’estate è alle porte e il dibattito politico di una cittadina come Tropea, che basa la propria economia proprio sull’afflusso di visitatori, non può che vertere sulle tematiche ruotanti attorno al turismo. Il primo dei temi all’ordine del giorno durante la conferenza stampa tenuta dal consigliere comunale e provinciale del Pdl Nino Macrì ha avuto infatti come oggetto un bilancio preventivo sulla “IV e penultima estate dell’era Euticchio”.
Secondo Macrì «ancora un volta la città e con essa la sua amministrazione, si dimostra senz’altro impreparata ad affrontare l’impegno», poiché «pulizia, viabilità e sicurezza stradale, isola ed oggi ascensore saranno il bigliettino da visita col quale la città si andrà a presentare ai turisti». Sono tutti temi caldi che Macrì ha più volte analizzato, ma l’affondo del consigliere di centro destra è individuabile nell’affermazione: «Il fallimento di questa amministrazione credo sia ormai un dato acquisito, difficilmente ribaltabile nello scorcio di mandato che rimane all’armata che ci amministra oramai da tre anni». A differenza delle altre volte, Macrì ha voluto infatti evitare di affrontare ogni singola problematica di cui la città soffre, poiché le ritiene «facilmente verificabili». Per questo invita tutti a fare «un giro per la zona marina a scendere dalla scalinata di largo Galluppi».
Dopo un rapido accenno alle condizioni della città con l’estate alle porte, Macrì ha voluto toccare un secondo argomento, inerente le recenti dimissioni di Antonio Piserà, peraltro neo consigliere comunale, da responsabile del gruppo di Protezione Civile, ritenuto dall’esponente del Pdl «un altro fulmine a ciel sereno». La faccenda è tutt’alto che semplice, e probabilmente potrà avere seri strascichi in seno all’amministrazione comunale. Macrì ha espresso solidarietà da parte del suo gruppo consiliare ad Antonio Piserà «che stimo sinceramente – ha detto – per l’impegno che ha sempre profuso per la nostra cittadina» e lo ha elogiato per «quanto fatto, assieme agli altri volontari, in occasione della recente valanga di fango». In seguito si è soffermato sulle motivazioni addotte da Piserà per le sue dimissioni. Piserà, infatti, parlò di «forti pressioni da parte dell’assessore Valeri», di «ingerenza perpetratasi in maniera continuativa da diverso tempo» e infine dell’impossibilità «di portare avanti con serenità ed imparzialità il sevizio affidatomi»
Secondo Macrì «all’assessore Valeri sfuggono una serie di aspetti normativi tutt’altro che trascurabili esplicati, peraltro, in una nota ufficiale del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso» con la quale erano stati chiaramente avvisati coloro i quali pensavano di poter fare della protezione civile una sorta di “tappa buchi” da utilizzare per sopperire alle altrui deficienze. A Valeri vengono infatti contestate dal Macrì alcune sue uscite pubbliche in cui ebbe modo di affermare che il gruppo di Protezione civile locale avrebbe potuto «rappresentare altresì un valido ausilio per la viabilità e l’accoglienza dei turisti» e nelle quali si augurò «che il nuovo Gruppo possa essere utilizzato anche durante la stagione estiva nei momenti di forte traffico». Sono frasi pronunciate da Valeri in una conferenza stampa del 31 ottobre 2007 e in una manifestazione al tenutasi al Museo Diocesano nel dicembre dello stesso anno. «Questi deliri – ha commentato Macrì – la dicono lunga sulla sua competenza e al contempo, lo spero, faranno comprendere alla cittadinanza la levatura di chi è chiamato ad occuparsi di funzioni particolarmente delicate ed importanti». Inutile dire che durante la conferenza il consigliere di Identità in progress ha più volte chiesto le dimissioni di Valeri. «Le dimissioni di Piserà – ha proseguito Macrì – nascono, giustamente, proprio da questo, da un deprecabile tentativo dell’assessore Valeri, mi auguro senza il coinvolgimento del corpo dei vigili urbani, di utilizzare impropriamente, arbitrariamente ed illegittimamente i volontari ei mezzi della protezione civile per ovviare alle gravi inefficienze del suo assessorato. Ritengo, tuttavia, che Antonio Piserà, proprio per quanto dallo stesso dimostrato e per non darla vita all’assessore al traffico, debba ritornare su suoi passi. Potrà senz’altro contare sul nostro supporto ad ogni livello».