Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
È lui che m’importa.
Epifania, festa dei doni… Il dono è segno di amore; il papà rende felice il suo bambino con il dono che tanto attende… Ma, a volte, rimane perplesso osservando che il bambino mostra più entusiasmo e interesse per il dono per per lui stesso.
La bella storia che segue può indicarci come relazionarci seriamente a Dio, fonte di ogni dono.
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Un gran re attraversava il deserto. Lo seguiva la corte, in carovana.
L’oasi ormai non era lontana, quando cadde un cammello, rompendo il baule, che portava sul dorso.
Una cascata di pietre preziose, di fulgidi diamanti, si sparse sulla sabbia.
Con gesto regale il re disse:
– Miei sudditi, fermatevi pure a raccogliere gemme e preziosi. Lascio tutto per voi. Io proseguo il cammino.
E fece un lungo tratto di pista, pensando d’essere solo.
Chi non si ferma a raccogliere tesori?
Eppure sente un rumore di passi. Si volta: lo segue ancora un servo, un servo fedele.
Gli chiede:
– Perché anche tu non ti sei fermato a raccogliere perle e brillanti? Avresti potuto diventar ricco per sempre.
Risponde il servo:
– Io seguo il mio re! È lui che m’importa!
E sorrise con uno sguardo d’amore.
(Firdusi, poeta persiano sec. XI)
Bibbia. Seconda lettera di S. Pietro.
La sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà per mezzo di Colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza… Ma soprattutto grazia e pace sono state concesse a voi in abbondanza per la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro (cap. 1,2-3).