Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Dormire con i serpenti.
La storia che viene presentata oggi ha un preciso richiamo: rimanere nel peccato è come dormire con i serpenti, simbolo biblico del male. Ovviamente ci si riferisce al peccato grave, quello che morde la coscienza e dà morte al cuore. Solo una coscienza sveglia, “vigile”, riesce ad avvisarci del pericolo. Diversamente, si finisce col dormire… tranquillamente (?) con i serpenti….
Un farmacista parigino, per preparare alcune sue medicine, andava a caccia di vipere. Le rinchiudeva vive in un recipiente e le portava a casa.
Una sera, tornando tardi, non lasciò le vipere in bottega, ma le portò nella sua stanza e si addormentò placidamente.
Ma dal recipiente, quella volta non ben chiuso, uscirono presto le vipere. Serpeggiando e scivolando, si avvicinarono al suo letto, vi salirono e si nascosero sotto le coperte, al caldo, vicino al corpo del maldestro farmacista.
Al contatto dei viscidi rettili, egli si svegliò di soprassalto e si trovò in una terribile e orribile situazione. Intuendo il pericolo mortale, che correva, se avesse fatto qualche movimento sbagliato, chiamò sottovoce qualcuno e gli disse:
– Metti qui, vicino al letto, una tazza di latte caldo e bene zuccherato.
A quel odore le ghiottissime vipere scivolarono tutte, pian piano, verso il latte.
Così il farmacista fu salvo; ma in vita sua mai più volle sentire parlare di vipere!
(Una storia di B. Girardeau)
Bibbia. Dal libro del Siracide.
Chi applicherà la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perché non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti, perché non si moltiplichino i miei errori e non aumentino di numero i miei peccati (cap. 23,2-3).