Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Donare sangue è opera di misericordia.
♥ I gesti o le opere di carità, lungo i secoli, si sono rivestiti di varie forme. Alle tradizionali opere di misericordia coporale e spirituale (sono 14 in tutto) oggi occorre aggiungerne di nuove, perché l’elenco, anche se indicativo, non può essere esaustivo. Massima attenzione e considerazione meritano la donazione del sangue e degli organi. Gesù ha detto: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
♦ Per la sua natura disinteressata, anonima e gratuita, la donazione del sangue oggi può essere considerata un’opera di misericordia, un gesto di carità verso chi soffre. Lo hanno ricordato con la loro presenza all’udienza giubilare del 20 febbraio scorso i venticinquemila iscritti alla Federazione che riunisce le principali associazioni italiane. Guidati dal presidente nazionale, Aldo Ozino Caligaris, i volontari rappresentavano Avis, Fidas, Fratres e Cri.
♦ Il Giubileo di chi dona il proprio sangue, celebrato con Papa Francesco il 20 febbraio, a Roma, ha evidenziato un atto che molti ormai considerano un’opera di misericordia corporale. In Italia i donatori sono 1.700.000; ma la situazione ha bisogno di maggiore attenzione, perché in Italia il sangue non si può vendere; si può raccogliere attraverso le donazioni volontarie.
♦ Ogni giorno in Italia si stima che vengano effettuate 8500 trasfusioni e che ci siano circa un milione e settecentomila donatori, che fanno la loro donazione con periodicità (fino a 4 volte nell’anno). Perché c’è un ostacolo: il sangue donato dopo 42 giorni scade. Inoltre è convinzione diffusa che il miglior contenitore del sangue non sono le sacche e i frigoriferi dove conservarlo, ma il corpo umano: è lì che si conserva meglio.
♦ Da questi dati veloci si evidenzia che occorreranno nuove strategie per il futuro.
Alla Udienza giubilare del 20 febbraio, nell’ottica della solidarietà, significativa è stata anche la presenza di un migliaio iscritti della Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica onlus (Fiagop).
♦ In prima fila, una rappresentanza di bambini malati di tumore provenienti da tutti i centri oncologici in cui operano le onlus della Federazione. L’incontro è avvenuto a cinque giorni di distanza dalla Giornata internazionale del bambino con il cancro che ricorreva il 15 febbraio. Toccante l’incontro del Papa con i piccoli ammalati.
(fonte: dal web 20 febbraio 2016).