Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Donaci occhi per vedere le necessità degli altri.
– Donaci Signore, occhi per vedere le necessità del mondo e un cuore per amare l’universo che tu ami.
– Donami un cuore di carne, non un cuore di pietra, per amare te e gli uomini; donami il tuo stesso amore per amare veramente, dimentico di me stesso. Signore, ho bisogno dei tuoi occhi: dammi una fede viva.
– E’ una piccola preghiera preghiera che può diventare un esercizio giornaliero, perché le occasioni di fare del bene al prossimo sono infinite: ma bisogna avere occhi che vedano.
– Più che discussioni vuote, vale invece il gesto concreto del bene, anche un piccolo gesto, come quello della storia di oggi. Perché tutti abbiamo sempre bisogno di bene, fosse anche anche di un piccolo gesto.
Aiuto al momento giusto.
♦ Una volta, una donna andò a messa con l’intenzione di prendere la comunione.
Dato che faceva caldo, aveva indossato la camicetta con le maniche corte, non ricordandosi che il sacerdote di quella chiesa era tradizionalista e non dava comunione alle donne con le maniche corte.
♦ Partecipò alla messa e, quando fu il momento della comunione, si accorse del problema.
♥ Allora fece la seguente preghiera: “Guardami, Madonna, io voglio fare la comunione!”
♦ In chiesa c’era una ragazza, che aveva appena ricevuto la comunione, le si avvicinò e le mise la sua giacca a maniche lunghe sulle spalle in modo che lei potesse ricevere la comunione.
♥ Al momento del ringraziamento, la donna aveva almeno tre preghiere da fare: ringraziare Gesù per essere venuto nel suo cuore, ringraziare la Madonna di averla ascoltata e trovare la ragazza che le aveva prestato la giacca.
♥ Sembrò davvero che la ragazza avesse indovinato il suo desiderio.
♦ Ci sono persone che indovinano i bisogni degli altri. Altri sono l’opposto: vivono nel loro mondo chiuso e non vedono le persone bisognose che le circondano.
♦♦ Nella parabola del ricco epulone e di Lazzaro (Lc 16: 19-31), il ricco era talmente occupato dei suoi affari che non vedeva nemmeno il povero Lazzaro alla sua porta. E questo gli costò caro: fu condannato e non entrò in Paradiso.
(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).