Fede e dintorni

Domenica delle Palme in tempo di coronavirus

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Domenica delle Palme in tempo di coronavirus.

– Con questa domenica iniziamo oggi la “grande settimana” in cui con tutta la Chiesa celebriamo i misteri della passione, morte e risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo.
– Come il popolo di Gerusalemme siamo invitati a sollevare i nostri rami, riconoscendo che il Messia così tanto atteso è tra noi. Ma, subito dopo, anche a batterci il petto, perché quel Gesù che si è donato a noi è anche il Servo sofferente, l’uomo della croce, che la nostra ingratitudine ha sottoposto ai tribunali umani e alla condanna.
– La Settimana Santa quest’anno la viviamo per la prima volta in modo mai sperimentato prima, toccati dal dolore universale dell’umanità in lotta con il contagio del coronavirus e sentiamo più vere che mai le parole della Liturgia: «Guarda Dio onnipotente, l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale, e fa’ che riprenda vita per la passione del tuo unico Figlio.»
– Oggi è la Domenica delle Palme, senza chiesa e senza… palme, cioè senza i tradizionali amati ramoscelli d’ulivo, simbolo della fede in Colui che viene morire per l’umanità per darci pace e salvezza. – Ma ugualmente, nella lettura dei testi e nella preghiera in famiglia possiamo accompagnare Gesù nel suo ingresso a Gerusalemme: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».

Dal Vangelo della domenica delle palme (Mt 21,1-11)
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.
♦ Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”».
♦  Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
♦ I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada.
La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

*****
In questi giorni e soprattutto in questa Grande Settimana le nostre case saranno la Chiesa in cui vivere il mistero di Cristo che soffre, muore e risorge. Vivremo in famiglia la Pasqua del Signore, una “Pasqua che non potremo dimenticare”.
♦ La Domenica delle Palme prevede tre formulari di celebrazione e in questo tempo di pandemia sono state date direttive quale formula scegliere in una celebrazione ridotta, condizionata dalla forzata assenza del popolo.
♦ Ma in casa si può recuperare la partecipazione dei bambini alla lettura della Parola di Dio, alla preghiera e a preparare i relativi simboli religiosi che possono essere evidenziati anche dal balcone di casa (messaggi, disegni…).
♥  Tutti in famiglia, uniti nella preghiera in questo tempo di prova. – La fede non ci risparmia il dolore ma ci dona il sollievo di sapere che il Signore è qui con noi e ci aiuta a portare le nostre croci.

Lettura lunga della Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo (apri testo).

Una breve riflessione
♥  Gesù entra in Gerusalemme, ma entra anche nelle città del mondo, entra nella nostra vita, per farci uscire dalle nostre schiavitù e renderci più umani e solidali.
♥  Il volto di Gesù, mite ed umile, è quello di un Re tra gloria e morte: sarà prima accolto con festa e gioia, poi sarà crocifisso.
♥  Gesù entra in Gerusalemme come re, ma l’unica corona che gli metteranno sul capo sarà quella di spine; per scettro avrà una canna e per mantello un drappo rosso da burla.
♥  Oggi palme e rami d’ulivo in segno di festa, poi nell’orto degli ulivi in preghiera e sudare sangue per l’angoscia della morte.
♥  Solo un Dio poteva vivere e morire così!  Lo comprese bene un soldato romano, il Centurione, che, vistolo soffrire e morire così, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”
Anche noi vogliamo essere riconoscere Gesù e stargli più vicini, soprattutto in queste ore tristi di sofferenza mondiale per il Codiv-19.
♥  Stiamo vicini a Gesù e e le cose andranno meglio. Risorgeremo con Lui!

Signore Gesù, abbi pietà dei sofferenti colpiti dal virus,
conforta gli agonizzanti,
dona speranza a coloro che sono disperati. Amen.

Oggi è la Domenica delle Palme, senza chiesa e senza… palme, cioè senza i tradizionali amati ramoscelli d’ulivo, simbolo della fede in Colui che viene morire per l’umanità per darci pace e salvezza. – Ma ugualmente, nella lettura dei testi e nella preghiera in famiglia possiamo accompagnare Gesù nel suo ingresso a Gerusalemme: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». E soprattutto possiamo e dobbiamo pregare per tutti i sofferenti del Codiv-19 e per i medici e operatori sanitari che stanno in prima linea contro il virus.

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