Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Domenica delle Palme 2022.
– Questa domenica delle Palme 2022 mentre ci porta negli ultimi avvenimenti della vita di Cristo (la sua passione e morte), inevitabilmente ci porta anche alla passione e alla indicibile sofferenza del popolo ucraino sotto le bombe da quasi due messi di guerra insensata e pazza.
– Quello che colpisce maggiormente è che questa atroce guerra si accanisce in modo violento contro la popolazione civile: un fatto inspiegabile o, se si vuole, strategia diabolica, perché è contro ogni senso di umanità.
– Già la guerra è contro il senso di umanità, ma l’accanimento sistemato e indiscriminato con i civili (compresi bambini e donne) viola ogni senso di “onore militare”.
– Questi episodi di violenza bellica stanno segnando un punto di svolta di questa guerra: ormai tutto il mondo sa e vede cosa sta succedendo, nonostante il negazionismo di comodo.
– La coscienza mondiale si sta muovendo e invita tutti a riflettere sulla necessità di porre al più presto fine ai combattimenti. – E intanto la sofferenza degli innocenti e dei più deboli diventa icona visibile della sofferenza dell’Innocente Cristo che con questa domenica delle palme inizia ad andare incontro alla consumazione del suo sacrificio.
Dal Vangelo della domenica delle palme (Lc 19,28-40)
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.
♦ n quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».
♦ Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
♦ Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
♥ Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli».
♥ Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
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Dalla liturgia di questa domenica.
1. Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’ che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione, per partecipare alla gloria della risurrezione.
2. Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
3. Cristo, che era senza peccato, accettò la passione per noi peccatori
e, consegnandosi a un‘ingiusta condanna, portò il peso dei nostri peccati.
Con la sua morte lavò le nostre colpe e con la sua risurrezione ci acquistò la salvezza.
Lettura lunga della Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca (apri testo).
Preghiera di intercessione per tutta l’umanità.
La Passione di Cristo ci invita a pregare con rinnovata fede che cessi la guerra rea Russia e Ucraina
Pregare:
♦ per tutti i popoli e i loro governanti.
♦ per le vittime di guerre e violenze.
♦ per i profughi, disoccupati e i senza casa.
♦ per i malati e gli abbandonati.
♦ per le nuove generazioni e gli anziani.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
♦ Egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio
l’essere come Dio, ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
♦ Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
♦ Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
(dalla lettera di S. Paolo ai Filippesi).