Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Dio è come lo zucchero.
Dai bambini c’è da imparare, e quanto! La loro fresca intuizione apre piste inesplorate dal cuore. Sì, perché i bambini conoscono immediatamente col cuore, e quanto più il cuore è innocente tanto più vasta sarà la conoscenza che potrà raggiungere. Perciò Gesù prendeva i bambini a paragone, per entrare nel Regno di Dio: “Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli (Matteo 18,3). – I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso (Christian Bobin). Ecco una bella storia con una graziosissima risposta.
♦ Mancavano 5 minuti alle 16. Trenta bambini, tutti della 5a elementare, quel pomeriggio, erano eccezionalmente irrequieti, agitati, emozionati, chiassosi, rumorosi. Alle ore 16 in punto arrivò la maestra per iniziare l’esame scritto di religione.
Immediatamente un silenzio generale piombò nella sala dove erano seduti i bambini in attesa delle domande.
♦ 1a domanda: “Chi mi sa dire con parole sue chi è Dio?”, cominciò a dettare la maestra;
♦ 2a domanda: “Come fate a sapere che Dio esiste, se nessuno l’ha mai visto?”.
Dopo 20 minuti, tutti avevano consegnate le risposte.
La maestra lesse ad una ad una le prime 29; erano più o meno ripetizione di parole dette e ascoltate molte volte: “Dio è nostro Padre, ha fatto la terra, il mare e tutto ciò che esiste”
♦ Le risposte erano esatte, per cui si erano guadagnati la promozione.
♥ Poi chiamò Ernestino, un piccolo vispo bambino biondo, lo fece avvicinare al suo tavolo e gli consegnò il suo foglietto, dicendogli di leggerlo ad alta voce davanti a tutti i suoi compagni.
Ernestino, temendo una pesante umiliazione davanti a tutta la classe, con la conseguente bocciatura, cominciò a piangere. La maestra lo rassicurò e lo incoraggiò.
♥ Singhiozzando Ernestino lesse: “Dio è come lo zucchero che la mamma ogni mattina scioglie nel latte per prepararmi la colazione. Io non vedo lo zucchero nella tazza, ma se la mamma non lo mette, ne sento subito la mancanza. Ecco, Dio è così, anche se non lo vediamo. Se lui non c’è la nostra vita è amara, è senza gusto”.
♦ Un applauso forte riempì l’aula e la maestra ringraziò Ernestino per la risposta così originale, semplice e vera. Poi la maestra completò: “Vedete bambini, ciò che ci fa saggi non è il sapere molte cose, ma l’essere convinti che Dio fa parte della nostra vita”.
Non dimenticare mai di mettere questo “zucchero” nella tua vita!
(fonte: dal web)