Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Dimmi come guardi… e ti dirò che sei.
Non tutti guardiamo allo stesso modo: infatti diverso è il risultato della stessa cosa che guardiamo. Dimmi come guardi… e ti dirò che sei. – Come guardiamo, così giudichiamo gli altri.
Ognuno che guarda, lo fa guardando a modo suo, pensando a modo suo, proiettando sugli altri pensieri suoi…
Alla fine, guardando e giudicando a modo suo, ognuno inconsapevolmente finisce col rivelare se stesso.
Sì, è proprio vero: Guardare gli altri rivela se stessi. Ed è una vera sorpresa poi scoprirsi buoni, comprensivi o acidi, cattivi…
Dalla semplice storia che segue abbiamo qualcosa da imparare.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano.
♦ «Sono un papà e una mamma» pensò una bambina innocente.
♦ «Sono due amanti», penso un uomo dal cuore torbido.
♦ «Sono due amici che s’incontrano dopo molti anni», pensò un uomo solo.
♦ «Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare», pensò un uomo avido di denaro.
♦ «E’ un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra», pensò una donna dall’anima tenera.
♦ «E’ una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio», pensò un uomo addolorato per la morte dì una figlia.
♦ «Sono due innamorati», pensò una ragazza che sognava l’amore.
♦ «Sono due uomini che lottano all’ultimo sangue», pensò un assassino.
♦ «Chissà perché si abbracciano», pensò un uomo dal cuore asciutto.
♥ «Che bello vedere due persone che si abbracciano». pensò un uomo di Dio.
♥♥ Ogni pensiero rivela a te stesso quello che sei. Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte più cose su te di qualsiasi maestro.
(fonte: Il libro degli esempi: fiabe, parabole, episodi per migliorare la propria vita – Piero Gribaudi editore).
Dal Vangelo di Matteo
Dice Gesù: «La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso» (Mt. 6, 22-23).