Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Di “giusti” non ne mancano.
Ieri, 6 marzo 2015, si è celebrata in tutta Europa la giornata europea dei Giusti, volta a ricordare «le persone che hanno salvato vite umane nel corso di tutti i genocidi e omicidi di massa e degli altri crimini contro l’umanità commessi nel XX e XXI secolo e tutti coloro che hanno salvaguardato la dignità umana durante i periodi totalitari del nazismo e del comunismo».
La Giornata europea dei Giusti, approvata dal Parlamento europeo nel 2012 su iniziativa dell’associazione Gariwo, diretta da Gabriele Nissim, ha esteso a tutti i genocidi il concetto di Giusto, elaborato da Moshe Bejski a proposito della Shoah.
Questo ha reso l’idea del giusto, cioè di colui che si assume individualmente la responsabilità di salvare una vita in pericolo in seguito a un atto di violenza di massa o di genocidio, una sorta di ponte per estendere il confronto tra genocidi, carico di incognite teoriche e di resistenze, partendo invece che dalla vittima dal salvatore.
Alla Giornata Europea dei Giusti, ha aderito anche la città di Assisi, che entra a far parte del network internazionale di Gariwo con il suo Giardino dei Giusti, che avrà il suo centro fisico nel cortile del Vescovado e crescerà con progetti e alberi veri e simbolici su tutto il territorio del Comune.
Uno dei nuovi alberi di quest’anno è stato dedicato “agli uomini e le donne della Guardia costiera che rischiano la vita, ciascuno con grande coraggio e abnegazione, da Lampedusa a tutte le coste italiane, per salvare i naufraghi in fuga da fame e violenze”.
(dal web)
Bibbia. Secondo Libro di Samuele.
Davide rivolse al Signore il suo canto: “Il Signore è la mia roccia, la mia fortezza, il mio liberatore, il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la mia salvezza, il mio riparo! Sei la mia roccaforte che mi salva: tu mi salvi dalla violenza. (cap. 22, 2-3).