Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Deserto e vita interiore.
Oggi l’educazione sia scolastica che familiare sembra non tenere conto della vita interiore, i bambini e i giovani non sono guidati a riconoscerla e ad ascoltarla, ma vivono bombardati da messaggi esterni (informazioni, nozioni, musiche, social network, messaggini…) che la zittiscono, spesso per sempre.
Così la solitudine diventa vuoto e angoscia, e non occasione di ascolto e di scoperta interiore.
♦ L’acacia del deserto.
L’acacia del deserto è un bel cespuglio. Allieta gli occhi di coloro che attraversano questa regione arida.
Quando è vista da vicino, ci si accorge che non è così alta. I suoi enormi rami, invece, crescono in senso orizzontale, a pochi passi dalla sabbia rovente.
♦ A prima vista, non si può spiegare come essa possa stare in mezzo all’aridità cocente del deserto. Questa meraviglia, tuttavia, può essere facilmente comprensibile a chi conosce che le radici di acacia raggiungono la profondità di quaranta metri nel terreno, assorbendo filamenti di acqua che scorrono negli strati sotterranei.
♥ In questo mondo di consumismo, di aggressività, di edonismo e di ambizione, dobbiamo vivere radicati in una vita interiore, nutrita dalla preghiera, al fine di trovare la forza di vivere da buoni servitori del Regno di Dio.
♦♦ La vita interiore è la vita dello spirito che riguarda i sentimenti e i pensieri intimi: viverla nel silenzio e nell’umiltà aiuta ad ascoltare più facilmente la voce interiore e l’ammonimento della coscienza che darà all’uomo la garanzia di vivere da umano.
♥ Ma attenzione: chiunque vuol vivere una vita interiore e contemplativa senza preoccuparsi del suo prossimo, non ha né vita interiore né contemplazione ( Jan van Ruysbroeck).