Manca l’allaccio della corrente
L’Enel si rifiuta di intervenire perchè l’impianto di località Argani non è stato ancora messo in sicurezza. Il sindaco rassicura: il 28 maggio avremo la consegna della struttura a regola d’arte.
Sembra un cane che si morde la coda, tra rimbalzi di responsabilità e domande senza risposte, a Tropea, l’unico dato certo è che ancora il depuratore Argani sembra una struttura fantasma. In piena fase preparatoria per la stagione estiva, il dubbio amletico, che puntualmente ci si pone ogni anno, ormai da oltre dieci, è sapere se la depurazione sarà all’altezza delle esigenze turistiche. Di certo si sa solo che i depuratori attivi, si spera bene, saranno, come l’anno scorso, solo due. Quello consortile in località la Grazia, dove scaricano parte di Tropea, Parghelia e Zaccanopoli, e che andrebbe potenziato, e l’altro della Marina del Convento, con la condotta a mare e la struttura a cielo aperto, che regala ai turisti un’immagine non certo da cartolina. Consapevoli tutti, dal Comune alla Provincia, e quindi all’Ato, e così alla Regione, tutti hanno voluto il depuratore Argani, per annullare Marina del Convento e portarvi anche parte del Comune di Ricadi. Ad oggi, però, nulla di questo. A sentire i protagonisti della vicenda non si capisce bene chi ha fatto cosa e a chi tocca chiudere il giro delle responsabilità. A scandire i tempi, negli anni, le ipotetiche consegne dei lavori che, puntualmente, trovano freni. Tra i tanti responsabili, quello dell’anno 2008 è l’Enel, che non dà il collegamento elettrico. Ma la storia è lunga. Sette anni fa, la messa in opera è stata, giustamente, bloccata dal Comune che si è opposto alla scarico praticamente in spiaggia. Segue, quindi, la lenta costruzione della condotta sottomarina. E siamo a tre anni fa, con un altro tentativo di consegna, accompagnato da un ennesimo nulla di fatto. Il tassello mancante sembrava l’assenza di collegamento alla linea elettrica. La realtà però era ben altra. Perchè il vero blocco lo impose proprio l’Enel, che si rifiutò di procedere all’allaccio dato che la struttura non rispondeva a quanto stabilito dalla legge 46/90, che definisce i criteri per la messa in sicurezza dell’impianto. E si riparte coi lavori, quindi. O così si dice. Perchè la realtà dei fatti porta a sei mesi fa quando, puntualmente, alla consegna dell’impianto, con tanto di messa in sicurezza e di energia elettrica, manca di nuovo tutto. Di fatto non c’era, nonostante le rassicurazioni dell’Ato, la messa a terra dello scarico per l’energia elettrica. E siamo ai giorni nostri. E forse luce sarà. O così dicono, come altrettante volte hanno detto. E c’è anche una data certa di consegna, il 28 maggio prossimo. “Dopo tante insistenze – dichiara Antonio Euticchio, sindaco della città – e soprattutto grazie al Prefetto Ennio Sodano, che ha seguito personalmente la questione presso gli enti preposti, questa volta ci siamo. A giorni avremo la consegna della struttura a regola d’arte, compresa di fornitura elettrica”. A questo punto, se la storia e le promesse non si ripetono, dovremmo esserci. Dopo i venti giorni per la messa a regime, Argani dovrebbe funzionare. “Nel frattempo – spiega il sindaco – per stare tranquilli, il depuratore di Marina del Convento sarà attivo, solo per quest’anno, per garantire una maggiore copertura nel caso in cui Argani dovesse avere problemi”. E i problemi forse ce li avrà. Il dubbio è legittimo. Dato che una struttura, ferma da oltre sei anni, è decisamente a rischio usura, e facilmente non funzionante. A questo punto, non è scontato pensare che la messa in moto sia così semplice. E che la depurazione sia un problema risolto.