Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Dediche al ragazzo morto con la pagella cucita sul cuore.
– Non si è attenuato il ricordo del ragazzo del Mali, migrante morto annegato nel 2015 con la pagella cucita sul cuore di cui si è occupato anche questa rubrica con un articolo pubblicato lo scorso 26 gennaio 2019.
– Quella storia si presentò tanto tragica e nello stesso tempo tanto semplice che il frenetico mondo del web sembrò fermarsi un momento per leggerla e rimbalzarla a suon di condivisioni senza confini. Abbiamo assistito poi a una serie di dediche al triste evento, come la poesia del filosofo Aldo Masullo, vari murales, dediche scolastiche, pietre di inciampo ed anche una promessa di dedica di una scuola.
– Intanto continuano ad arrivare mamme in cerca dei corpi dei loro figli annegati. E la preghiera, a volte, rimane l’ultima risposta.
– Domani, venerdì 20 dicembre 2019, a Parabiago (MI) l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), insieme al liceo Cavalleri, ha ricorda questo ragazzo con una pietra d’inciampo, come invito al dialogo e all’accoglienza. La storia di questo ragazzo dovrebbe lacerare la corazza d’indifferenza e di ostilità, e ricordare inesorabilmente che ‘quelli là’, sono figli, fratelli – uomini come noi.
Morì in mare con la sua pagella al cuore, per lui una pietra d’inciampo a Parabiago (MI).
♦ Era il 18 aprile 2015 quando lui morì, appena 14enne, in mezzo al Mediterraneo durante la traversata della speranza.
Nella tasca interna alla giacca di questo giovane del Mali, rimasto senza identità, la sua pagella, con ottimi voti.
♥ Un dettaglio che fece commuovere tante persone e descrisse la voglia di riscatto e la speranza per una nuova vita.
A tre anni e mezzo di distanza l’ANPI di Parabiago (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), insieme al liceo Cavalleri, ricorda questo giovane con una pietra d’inciampo.
♥ La pietra verrà posata domani venerdì 20, alle 10, al liceo. Sulla targa c’è scritto: “Qui aspettavamo il giovane del Mali morto annegato il18 aprile 2015 portando una pagella sul cuore. Ogni insegnante giusto lo avrebbe accolto”.
♦ «Del ragazzo del Mali non si conosce l’identità, ma una parte della sua storia è stata ricostruita grazie al lavoro di Cristiana Cattaneo (medico legale impegnata a dare un nome alle vittime del Mediterraneo), che nel suo libro ha ricordato questo ragazzino di 14 anni del Mali che nella tasca interna della sua giacca aveva cucito la sua pagella, con tanto di ottimi voti.
♦ Mentre assistiamo inorriditi a ripetuti fenomeni di razzismo, la posa della “pietra d’inciampo” è un messaggio importante che testimonia l’apertura al dialogo e all’accoglienza della comunità scolastica di Parabiago.
ANPI ringrazia la Dirigente Scolastica, il Consiglio d’Istituto e il Collegio Docenti per la significativa testimonianza di valori universali sanciti nella nostra Costituzione (art.2 e 3) che ci pare più che mai utile ribadire e tramandare alle nuove generazioni».
♦ Quella dedicata al giovane studente del Mali non sarà la prima pietra di inciampo che il liceo Cavalleri ospita.
Pochi mesi fa era stata posata la pietra in ricordo dell’indimenticato preside Luciano Bagnato, scomparso prematuramente un anno fa.
(fonte: (fonte: legnanonews.com/, lunedì 16 dicembre 2019).