Egr. Ass. Mario Sammartino
Sua sede c/o Comune di Tropea
Caro Mario,
perché mai dovrei essere contrariato per le affannate argomentazioni di replica che hai offerto a un mio contributo di qualche giorno fa? Non hai scritto nulla, nulla oltre a generici proclami di più o meno buone intenzioni. L’unico dispiacere può conseguire ai toni altezzosi che hai usato e che non ti sono mai appartenuti; spero che l’assunto “titolo” politico di Ass. S.martino non offuschi la gentilezza e la consueta simpatia del Dott. Sammartino. Per quanto mi riguarda, non cerco consensi o visibilità, di certo non li perseguo attraverso la politica cui mi lega solo sincera passione. Gli insegnamenti che ho avuto mi spingono a ricercare soddisfazioni principalmente nella vita quotidiana fatta di affetti e lavoro. Ma torniamo alla passione e quindi alla politica. Sul Porto confermi quanto affermavo: avete dichiarato la vostra incompetenza a gestire la struttura Porto, tant’è che ricercate competenze private che evidentemente non vi appartengono. Evenienza anche accettabile purché spieghiate come ciò debba avvenire e quali sono i privati cui intendere rivolgervi. L’importante è che sia chiaro che non si torna al passato. Per sgretolare la cortina di segreto mantenuto circa i vostri intendimenti sulla gestione del Porto di Tropea abbiamo lavorato con il gruppo consiliare di minoranza e non tarderemo a incalzarvi per avere le risposte che rifiutate di darci.
Sei troppo intelligente per non comprendere la differenza che passa fra la vittoria per decisione giudiziaria delle elezioni (che non ho contestato) e le decisioni personali da assumere secondo la propria morale. Chiedi ai componenti della tua maggioranza che hanno sottoscritto un ricorso per invalidare il voto dei loro familiari e ti diranno cosa intendevo dire. Avete gridato per oltre un anno – dico voi perché vostra ed esclusivamente vostra è stata la recriminazione – che le elezioni erano irregolari poiché viziate dall’ammissione al voto di svariati soggetti diversamente abili. Vi ho chiesto, atteso che la giustizia amministrativa vi ha riconosciuto un solo voto di vantaggio, di spiegare perché oggi sia venuta meno la problematica che vi assillava. Siete a conoscenza di guarigioni miracolose? Ripeto non si tratta di dare una giustificazione in diritto del problema, ma di offrirla dal punto di vista della morale. Il concetto è profondamente diverso come certamente avevi già compreso. Comprendo che non puoi pronunciarti perché non avete argomentazioni, d’altronde l’unica risposta al quesito posto sono le dimissioni di chi vuole essere coerente con le proprie dichiarazioni; il resto è il silenzio mantenuto sul punto. L’essere coerenti con ciò che avete dichiarato è una qualità che non vi posso riconoscere.
Per il resto spero di essere smentito dai fatti della vostra Giunta. Le premesse non sono incoraggianti: moltiplicazione dei tavolini lungo il corso e sul lungomare, musica assordante fino a tarda notte, incapacità a gestire l’emergenza rifiuti.
Sarebbe questo il rigore che invocavate quando criticavate la nostra amministrazione?
Con immutata amicizia e simpatia.