Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Da soli non ci si diverte.
La persona umana fondamentalmente è relazionata agli altri: la famiglia, i compagni, gli amici… Ben presto si fa l’esperienza che stare da soli non si sta bene, anche nel gioco. La gioia non può restare dentro e vuole trovare uno sbocco. Ognuno di noi può essere collaboratore della gioia dell’altro. – Ma in questo c’è da tenere lontano la tentazione dell’egoismo e della prevaricazione, altrimenti subentra il (quante volte vero!) detto. “Meglio soli, che male accompagnati”.
Chi cammina con Gesù impara ogni giorno come dare gioia agli altri.
Sofia e la palla
♦ Sofia, una bambina vivacissima, ha ricevuto una palla come regalo di compleanno. Una palla tutta colorata e bella.
Allegra e felice, la bambina scende nel cortile della casa per giocare con la palla. La tira al muro e la riprende. La getta in su e la raccoglie senza farla cadere a terra … Inventa mille modi per giocare con la palla.
♥ Ha giocato per più di mezz’ora. Infine, sentendo la stanchezza e la solitudine, tira la palla in un angolo e rientra in casa. E’ frustrata, vuota e triste. Giocare a palla da sola non è divertente! Manca qualcuno con cui giocare e condividere le risate, le grida e la gioia.
- A nessuno piace vivere da solo, ci vuole almeno un amico.
- Ma il vero amico di cui avere bisogno di avere è Dio. Egli vuole essere il nostro amico, e lui riempie tutto il nostro desiderio di vivere e gioire.
- E ancora: insieme a lui, ci rivolgiamo al nostro prossimo, soprattutto ai più piccoli, con un bel sorriso sulle labbra e una felicità stampata sul volto.
♥ “Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme!” (Sal 133,1).
♥ “La moltitudine dei credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune” (At 4,32).
♥ L’egoismo fa male, intristisce e distrugge.