Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Custodire il senso del pudore.
Lo sfrenato e incontrollato uso dei social media amplifica oltre misura le debolezze e le fragilità delle persone, soprattutto nelle giovani generazioni, che però hanno davanti a sé i modelli viziati degli adulti. Così è capitato all’opinione di scoprire foto fin troppo spinte di ragazze, anche minorenni, che giocano pericolosamente sui social media con la loro intimità, o vederle finire nelle fauci di assatanati del sesso per essersi esposte incautamente. E succede che l’uso di questi mezzi (che sono meravigliosi) si ritorce contro le persone stesse. I figli delle tenebre, infatti, sono furbi e ne sanno quanto il diavolo. – Custodire il senso del pudore in una società come la nostra può apparire fuori del tempo, ma restituisce alla persona un alone di dignità vera, profonda, che attira ancora.
♦ Dal vangelo di questa domenica (cf Mt 25,1-10)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa… – Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Far ritornare il senso del pudore
♦ Papa rancesco affronta il grande e complesso tema dell’emergenza educativa nel capitolo VII di Amoris laetitia. Dopo aver sollecitato i genitori a scelte di paziente realismo («Il percorso ordinario è proporre piccoli passi che possano essere compresi, accettati e apprezzati», n. 271), dedica un’ampia riflessione all’educazione sessuale, soltanto accennata nei documenti sinodali.
♦ Papa Francesco però è consapevole che in un’epoca «in cui si tende a impoverire e banalizzare la sessualità» (n. 280), genitori ed educatori devono essere aiutati ad offrire una proposta coerente sul rapporto decisivo tra amore, vita e generazione.
♥ Anche, e forse soprattutto nella sessualità, è urgente una gerarchia di significati che, da una parte riesca a superare il tecnicismo delle “funzionalità biologiche” (informazioni che oggi i ragazzi raggiungono senza difficoltà anche se con non poche contraddizioni), e dall’altra le ambiguità del cosiddetto sesso sicuro, quella preoccupazione finalizzata ad evitare gravidanze e malattie, che agli occhi di troppi genitori sembra l’unico obiettivo da raggiungere.
♥ Papa Francesco invece invita ad allargare lo sguardo. Non esita a parlare della necessità di recuperare il senso del pudore, ma senza moralismi, e spiega che l’obiettivo finale è quello di inquadrare la sessualità nella logica del dono che si nutre di stima, rispetto, e accoglienza.
Luciano Moia, Direttore di “Noi, “famiglia&vita” (Avvenire)
Da ricordare
♥ Non basta che nella vita si sia acceso il lume della fede, è necessario alimentarlo e per questo bisogna avere sempre con sé l’olio della preghiera, dello studio della Parola di Dio, della carità.
♥ Non basta aver scelto di essere cristiani, è necessario munirsi dei mezzi per vivere come tali.
Madre purissima, prega per noi.