I genitori di Caligola erano i nipoti diretti nell’imperatore Ottaviano e di sua sorella Ottavia
Caligola aveva visitato l’Egitto, navigato lungo il Nilo, aveva passeggiato tra le colonne dei templi e visto le navi sacre della dea Iside. Fin dalla sua nascita aveva respirato aria d’Egitto nella casa della nonna Ottavia
Le navi di Nemi erano fatte per sfidare i secoli. Ma perché e chi aveva interesse a realizzare un’opera simile. Su alcuni tubi di piombo c’era, come già abbiamo visto, il sigillo del costruttore: Cesare Augusto Germanico (Caligola), il terzo imperatore di Roma. Ma che se ne faceva Caligola di due navi così grandi nel lago di Nemi? Dobbiamo fare un passo indietro per capire questa storia e ritornare allo scontro tra Marco Antonio e Ottaviano.
Marco Antonio e Ottaviano stanno per scontrarsi per il controllo dell’impero ma nasce un triunvirato: ad Antonio viene assegnato il controllo dell’Oriente, a Ottaviano l’Occidente e a Lepido quello dell’Africa. Per rafforzare la pace tra i due rivali Antonio sposa Ottavia, sorella di Ottaviano. Ma il cuore di Marco Antonio è ad Alessandria dove già da un anno vive la sua love story con Cleopatra. Mentre la moglie Ottavia dà alla luce la figlia Antonia, l’amante Cleopatra gli dà due gemelli. Antonio ripudia Ottavia per sposare Cleopatra ed è il pretesto che Ottaviano aspettava per attaccare Marco Antonio: lo scontro avviene il 2 settembre del 31 a. C. ad Azio. Antonio e Cleopatra fuggiranno abbandonando la battaglia. Qualche mese dopo Antonio si suiciderà credendo alle voci del suicidio di Cleopatra. La regina lo seguirà suicidandosi.
Anche Ottaviano aveva le sue relazioni extraconiugali. Pur sposato e padre di Giulia, cede al fascino di Livia Drusilla, che per assicurare il potere al figlio Tiberio (il secondo imperatore di Roma), non esiterà a eliminare gli eredi di Ottaviano.
La madre di Caligola era Agrippina, figlia di Giulia e nipote di Ottaviano. Suo padre era Germanico, figlio di Antonia e nipote di Ottavia e Marco Antonio. I genitori di Caligola erano i nipoti diretti nell’imperatore Ottaviano e di sua sorella Ottavia.
Il potere, dopo essere passato nelle mani di Tiberio, figlio adottivo di Ottaviano Augusto, ritornerà al legittimo proprietario: il diretto discendente dell’imperatore Ottaviano, cioè Caligola.
Ma cosa c’entra l’Egitto in questa storia che nasce in un piccolo lago della provincia di Roma? L’Egitto era una provincia importantissima da un punto di vista politico ed economico per l’impero romano, tanto che nella divisione augustea era affidata ad un funzionario di ordine equestre. I senatori per poter andare in Egitto dovevano avere l’autorizzazione dell’imperatore e c’era un controllo diretto da parte dell’imperatore.
Germanico, padre di Caligola, aveva ottenuto dall’imperatore Tiberio, successore e figlio adottivo di Ottaviano, il governatorato delle province orientali dell’impero ma l’Egitto non era sotto il suo controllo.
Senza richiedere l’autorizzazione imperiale, Germanico si avventurò in un viaggio clandestino in Egitto con la sua famiglia. Scoperto, la notizia giunse all’imperatore Tiberio il quale temette che il condottiero volesse prendersi il potere. Un inviato imperiale gli contestò la condotta nel governo di quelle province e di lì a poco Germanico morirà. Caligola era solo un bambino ma aveva navigato lungo il Nilo e passeggiato tra le colonne dei templi e visto le navi sacre della dea Iside. Fin dalla sua nascita Caligola respirerà aria d’Egitto nella casa della nonna Ottavia.