Cultura e Società Curiosità dalla storia

Curiosità dalla storia: Le donne del re Sole

Fu il 64° re di Francia e regnò per 72 anni: dal 1643 fino alla morte avvenuta il 1° settembre del 1715

Sposò la cugina, amò altre dame di compagnia e in tutto ebbe 18 figli tra i legittimi e i legittimati, ma 12 morirono in età infantile

Le donne del re Sole Luigi XIV, Madame de Maintenon, Duchessa de Fontages, Maria Teresa d’Austria, Madame de Montespan, Louise de la Vallière

Luigi XIV di Borbone, detto il re Sole, fu il 64° re di Francia. Regnò per ben 72 anni, dal maggio 1643 fino alla morte, avvenuta il 1° settembre del 1715. Per la sua durata il suo regno è al 13° posto nella classifica dei regni più lunghi della storia. Fu re di Francia dall’età di appena 5 anni, e solo dopo la morte del cardinale Mazzarino, nel 1661, prese personalmente il potere. Il re Sole ebbe naturalmente i favori di moltissime donne. Si sposò molto giovane, il 9 giugno 1660, con Maria Teresa d’Asburgo infanta di Spagna – sua cugina di primo grado sia da padre sia di madre – in quello che, come avveniva a quell’epoca, fu un matrimonio di convenienza. Pur mantenendo il suo ruolo di regina alla corte di Versailles, Maria Teresa non fu mai amata dal re e fu relegata ad un ruolo di secondo piano. Dopo la sua morte, avvenuta il 30 luglio 1683, Luigi XIV scriverà: «Questo è il primo problema che mi hai dato». Dei 6 figli che ebbe solo uno le sopravvisse, Luigi il Grande Delfino, che però morirà nel 1711, quattro anni prima del padre, lasciando comunque l’erede al trono. Il primo vero amore del re fu Anna Maria Mancini, nipote del cardinale Mazzarino, portata in Francia insieme alle 5 sorelle, a corte chiamate le Mazarinettes, per organizzargli matrimoni vantaggiosi. Marie, così veniva chiamata in Francia, a quanto si dice non consumò il rapporto con il re, ma il loro fu un amore platonico. Lui voleva sposarla ma Mazzarino e la madre di Luigi, Anna d’Austria, gli organizzarono il matrimonio con la cugina Maria Teresa. La prima favorita del re di Francia fu Louise de la Vallière. Era una bella diciassettenne che la regina aveva preso con sé per far piacere al marito. Molti, però, per invidia e gelosia la volevano far fuori. Uno su tutti: Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze del re, che le offrì una grossa somma di denaro perché lasciasse in pace Luigi. Lei lo spifferò all’amante e lui ebbe il pretesto di farlo arrestare. Dal 1664 si faceva vedere poco a corte, perché dopo una caduta da cavallo e l’errore del medico durante l’operazione alla gamba che si era resa necessaria, errore dovuto al nervosismo del chirurgo per la presenza ingombrante di Luigi XIV durante appunto l’intervento, la donna rimase zoppa. D’Artagnan dirà di lei: «La si sfotteva per la sua magrezza e per la sua gamba zoppicante». Ebbe 4 figli da Luigi XIV e nel 1674, il re non l’amava più. Dopo 13 anni di permanenza a corte come favorita del re di Francia, si ritirò in convento dove morì nel 1710. Qualche anno prima che abbandonasse la corte la de La Vallière, un’altra donna era entrata nelle grazie di Luigi: Madame de Montespan. Già sposata, darà al re ben 7 figli. Non è stato definitivamente provato il suo coinvolgimento nell’affaire des Poisons e i casi di avvelenamento a corte. Una fattucchiera, Catherine Monvoisin, detta la Voisin, durante il procedimento per i casi di avvelenamento che sconvolsero la corte di Francia tra il 1670 e il 1680, riferì che la de Montespan aveva comprato da lei dei filtri d’amore destinati a Luigi XIV, nella speranza che tale magia potesse riavvicinarla al sovrano e allontanare in via definitiva la de la Vallière. La de Montespan fu anche accusata di aver partecipato, a quanto pare più di una volta, ad una messa nera: una cerimonia in cui un sacerdote, Etienne Guibourg, avrebbe celebrato il suo rito sul corpo nudo della favorita del re con il cruento epilogo del sacrificio di un bambino. Pur avendo ottenuto nel tempo il favore del re, dopo lo scandalo degli avvelenamenti fu presto sostituita con altre dame di compagnia e, nel 1691, lasciò definitivamente la corte. Lasciò, inoltre, molte delle sue ricchezze in beneficienza e fu un’ottima mecenate di artisti del tempo. Venne sostituita con un’altra fanciulla di cui il re s’invaghì: M.lle de Fontanges. La de Fontanges, di cui si diceva fosse molto bella ma poco intelligente, entrò in scena in un momento in cui, per entrare nei pensieri del re, la concorrenza era agguerritissima. C’era, naturalmente, Madame de Montespan, sua amante ufficiale, e la baby-sitter dei figli del sovrano e della sua amante, Madame de Maintenon. Si dice che sia stata proprio la de Montespan a lasciare il campo libero alla de Fontanges, per distogliere le attenzioni del sovrano da Madame de Maintenon. Il re cedette alla sua bellezza ed ebbero un figlio, che però nacque morto, e anche la dama fece la stessa fine per le conseguenze del parto. Si dice che un giorno, mentre passeggiava a cavallo al fianco del re, perse il berretto e si legò i capelli con una giarrettiera. Il re apprezzò la cosa al punto da invitarla a portare i capelli legati in quel modo. Ne nacque una nuova moda, un’acconciatura popolare a quei tempi, la fontange. Alcuni sostennero che la de Fontanges fu avvelenata dalla de Montespan, e fu proprio allora che venne fuori il processo sugli avvelenamenti, le messe nere e i filtri magici. La donna Sfuggì al processo ma fu allontanata da corte. A corte quindi emerse incontrastata la figura di Madame de Maintenon, vedova, non più giovane, saggia, come già detto sopra governante dei suoi figli, finì per diventare la compagna del re, e alla morte della regina, avvenuta nel 1683, diventò la moglie morganatica di Luigi XIV, ma il matrimonio resterà segreto. Il re Sole ebbe tanti altri amori e tanti altri figli illegittimi con fanciulle di passaggio e altre dame di compagnia, ma da quello che sappiamo Madame de Maintenon pare sia stata quella che più ha contato per lui, e rimarrà insieme a lei per il resto della sua vita. Sopravvissuta a Luigi XIV, alle tante invidie e gelosie  -morirà nel 1719- ormai vecchia dettò il suo geniale epitaffio che vale la pena di riproporre qui di seguito. «Nella lunga esperienza che ho accumulato -giacché ho superato le 80 primavere- ho potuto constatare che la Verità esiste solo in Dio, e il resto non è che questione di punti di vista».

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Redazione
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