Il “Liquid paper” di Bette Nesmith Graham
Fu una impiegata di banca a brevettarlo nel 1958: per correggere i suoi strafalcioni mescolò lo smalto per unghie con le tempere per produrre lo stesso colore della carta dell’ufficio
Texas, anni Cinquanta, per la precisione l’anno è il 1958. Fu allora che Bette Nesmith Graham pensò di brevettare la sua invenzione, il “Mistake out” (Via l’errore), ribattezzata “Liquid paper”. In poco tempo creò una impresa che produceva ogni anno oltre 20 milioni di boccette di bianchetto. Nata (Bette Clair McMurray) a Dallas nel 1924 – il padre occupato in un negozio di ricambi d’auto, la madre, pittrice dilettante, gestiva un negozio di maglieria – visse a San Antonio e, dopo aver divorziato dal marito (Warren Audrey Nesmith), con la madre e la sorella (il padre morì nel 1950) si trasferì a Dallas, dove trovò impiego in una banca. Bette, però, ogni giorno usava la macchina da scrivere e faceva tanti strafalcioni. Fu allora che trovò una soluzione ingegnosa per celare questi errori, anche grazie alle dritte della mamma pittrice: mescolò lo smalto per unghie con le tempere per produrre lo stesso colore della carta dell’ufficio. Il risultato fu che i colleghi chiesero a Bette di rifornire la banca delle boccette del correttore miracoloso. La Nesmith a questa “vernice correttiva” continuava ad apportare miglioramenti nella cucina di casa, trasformata in laboratorio, con l’ausilio dell’insegnante di chimica del figlio Michael. Licenziata nel 1958 perché aveva inserito il nome dell’azienda “Mistake Out Company” sulle lettere della banca, la Nesmith brevettò quello stesso anno la sua invenzione. Raggiunto il successo negli anni Settanta, morì nel 1980.