La riapertura di Via Umberto I, che dopo il recente restyling si presenta come il nuovo salotto buono per gli amanti dello shopping, rappresenta per l’amministrazione un’occasione per rispondere ai recenti attacchi subiti dall’Ascot. Il vicesindaco Sandro Cortese interviene per dire che «questo piccolo traguardo parla da sé. Siamo stati accusati di non far nulla, eppure quest’opera va ad aggiungersi ad altri lavori, come quelli di manutenzione del depuratore a mare, che mancavano da circa venti anni, o i tanti piccoli accorgimenti presi per migliorare la viabilità e il traffico, o ancora gli interventi di pulizia e messa in sicurezza della rupe. Ma sono ancora molte le cose che faremo. Comunque, come ricorda lo stesso sindaco, Via Umberto I, verrà ultimata con l’impianto elettrico ed un sistema per incanalare l’acqua piovana che andrà a risolvere proprio alcune problematiche manifestate dagli esercenti presenti in fondo alla Via». Concluso il discorso sulle opere, Cortese affronta poi i punti trattati di recente sui manifesti susseguitisi sui muri di Tropea. «Lasciando perdere il primo manifesto, scritto dai consiglieri dei due gruppi di minoranza, un mero attacco alla persona del sindaco senza serie motivazioni e sconclusionato, e lasciando perdere anche il terzo manifesto, firmato da uno pseudo “Comitato di cittadini”, condivido i primi due inviti del gruppo di minoranza “Identità in progress”, quello rivolto all’amministrazione, di darsi da fare perché Tropea torni nel posto che merita, e quello alla cittadinanza, affinché si renda più partecipe alla vita politica di Tropea, perché possa così vedere come il nostro lavoro viene portato avanti». Per quanto riguarda ciò che ha scritto l’Ascot, Cortese ammette che «forse quel manifesto rispecchia le esigenze di una parte della cittadinanza» e quindi «sappiano i fautori del manifesto che le terremo in considerazione, ma non tacciano o cerchino di nascondere ciò che è stato fatto dall’amministrazione Euticchio. Forse l’aver pubblicizzato poco i nostri risultati è una pecca che dovremo risolvere, per questo lancio un invito a tutti i cittadini: non leggete i manifesti, che rappresentano solo delle provocazioni, ma andate a sfogliare i quotidiani locali, per sentire le voci di tutti, sia chiaro: degli uni e degli altri». Il vicesindaco, analizzando i punti riportati sul manifesto, ricorda poi «l’assidua e innegabile presenza di tutti i consiglieri comunali tra e con la gente, come dimostrazione del sano “rapporto promesso ai cittadini”. Sul piano religioso e delle tradizioni, non vanno dimenticate la partecipazione del comune alla festa dei “Tri da’Cruci”, ed il ripristino, dopo ben venti anni, della festa dedicata al quartiere di San Giuseppe. Siamo stati inoltre sempre al fianco delle scuole e partecipi a moltissimi progetti scolastici, soprattutto sul tema della legalità, per promuovere l’eccellenza dei nostri istituti. Sul piano culturale il Comune di Tropea ha patrocinato ogni iniziativa di un certo livello, al fianco, ad esempio, dell’Accademia degli affaticati per il “Premio letterario città di Tropea” o delle varie associazioni, come la giornata della sicurezza stradale promossa dalla “Paola e Dario”. Le associazioni presenti sul territorio, tra l’altro, in un solo anno sono già aumentate. Dal punto di vista turistico qualcuno forse dimentica che per Tropea abbiamo fatto passare l’Evento nazionale Erasmus, ma forse lo fa chi non ha saputo organizzarsi per sfruttare l’occasione». Cortese conclude toccando un altro punto che lo riguarda più da vicino, le Politiche sociali, affermando che «l’assessorato che rappresento è stato sempre vicino alle esigenze della gente, presente agli appuntamenti istituzionali, come il “Piano Regionale degli Interventi e dei Sevizi sociali e indirizzi per la definizione dei piani di zona 2007-2009”, ed ha portato avanti una lotta all’abbattimento delle barriere architettoniche coinvolgendo tutte le associazioni del territorio sposando la causa dei più deboli fino ad ottenere l’attenzione della Regione».
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