Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Correzione, atto impegnativo di amore.
– L ‘ammonizione del fratello che pecca è una forma sublime di carità e ci fa simili a Cristo che, per salvarci, ha donato tutto sé stesso.
– Bisogna perdonare sempre al proprio fratello. Ma questo perdono va dato nella carità, attraverso la correzione fraterna che ha come primo obiettivo non l’umiliazione del peccatore ma la sua riabilitazione.
– Non si deve non escludere nessuno dalla salvezza, senza prima aver tentato ogni mezzo per correggerlo dal suo errore o dal suo peccato. Ma nessun’altra punto è più delicato della correzione fraterna.
– La regola data da Cristo per la vita e la conduzione della comunità è quella di tenere presente la gradualità del procedere. Ognuno deve lasciarsi guidare dalla preoccupazione di salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona del fratello. – Se il fratello persiste nell’errore, non sarà il giudizio della comunità in quanto tale a condannarlo, bensì il fatto che egli stesso si autoesclude dall’assemblea dei credenti, come avviene nella scomunica pronunciata dalla Chiesa: essa non fa altro che constatare una separazione già avvenuta nel cuore e nel comportamento di un cristiano.
Dal Vangelo di questa domenica (Mt 18,15-20).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
♦ «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
♦ In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Dio vuole che tutti siano salvi.
♥ “Dio non vuole che neppure uno di questi piccoli si perda”, perché è parte del suo popolo.
Attraverso il Battesimo ogni cristiano è costituito membro del popolo sacerdotale, profetico e regale.
La missione profetica consiste nell’annunciare il nucleo fondamentale del Vangelo, che Gesù riassume nelle parole programmatiche all’inizio della sua vita pubblica: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 4, 17).
♥ E questo un monito che si configura anzitutto come trasmissione dell’insegnamento di Gesù, per il quale “cambiare testa”, cioè mentalità, e dirigerla verso il Vangelo è condizione essenziale per avere la buona coscienza di vivere secondo la volontà di Dio ed entrare così nella vita eterna.
♥ L’insegnamento, sostiene Gesù, non può essere solo esterno, senza coinvolgimento interiore, deve accompagnarsi alla consapevolezza che la vita è un cammino, frastagliato di errori e cadute, che però attraverso il perdono donato e ricevuto diventa sempre l’occasione per rialzarsi e progredire nel bene.
Tutto questo crea un circuito per il quale la salvezza non è fatto individuale, ma comunitario, perché
♥ «Dio vuole che tutti siano salvati» (1Tm 2,4). In questo itinerario verso la salvezza la misericordia reciproca è fondamentale!
(don Tiberio Cantaboni in ladomenica.it)
Un pensiero di S. Alfonso.
La correzione fraterna è un delicato impegno per il cristiano.
♦ “Ogni peccato mortale in cui il nostro prossimo sta per cadere, o già è caduto ma non ancora ne è risorto, è materia di correzione. E ciò vale anche il nostro prossimo per ignoranza invincibile sta per trasgredire la legge,naturale o positiva.
♦ Tutti sono “tenuti” a correggere il prossimo; ma più strettamente son tenuti i superiori, i confessori, i genitori, i mariti, i curatori, i padroni e i maestri.
♦ Ma più strettamente i vescovi e i parroci sono tenuti alla correzione, non solo per carità, ma anche per giustizia: anche con pericolo della vita, sempre che dalla correzione si può sperare frutto.
Breve preghiera.
O Dio, donaci un cuore e uno spirito nuovo, perché ci rendiamo sensibili alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell’amore, compendio di tutta la legge. Amen.