“Un unico grande comune che accorpi tutti i centri abitati”
Il ruolo della provincia nel coordinamento degli enti locali
Un unico grande comune che accorpi tutti i centri abitati che circondano la perla del tirreno è l’idea sostanziale emersa sabato sera dal convegno promosso dal Rotary club di Tropea.
È stato Adolfo Repice (candidato a sindaco del comune dopo l’esito del ricorso al Tar che porterà due sezioni della cittadina nuovamente al voto) ad avviare l’argomento durante il suo intervento introduttivo, rimarcando l’importanza e l’attualità di un tema, quello dei poli interurbani, del quale è più che mai “doveroso parlare, vista la situazione in cui versano i comuni, ormai ridotti al lumicino. Si rende necessario superare ogni tipo di campanilismo – afferma Repice – e lavorare in sinergia per trovare nuove forme di gestione del territorio che possano affrontare e risolvere tutti i problemi relativi ai servizi al cittadino che da soli non possiamo portare avanti. È per questo – continua – che da qualche tempo, in collaborazione con i sindaci dei comuni limitrofi a Tropea, stiamo lavorando all’istituzione di un referendum per creare un unico comune che sappia agire e operare per il bene dell’intero territorio”. Il convegno, svoltosi presso il Museo Diocesano, si è aperto in presenza del presidente del Rotary club tropeano, nonché organizzatore dell’evento, Francesco Campisi, dei presidenti del Rotary club e dell’Inner Wheel di Vibo Valentia Michelangelo Miceli e Adele Moniaci Sarlo, e dei sindaci dei comuni della zona che, durante la scorsa stagione invernale, sono stati protagonisti di una serie di incontri individuali organizzati dal Rotary in vista di questo ultimo appuntamento conclusivo. Il ruolo della provincia nel coordinamento degli enti locali è stato il tema trattato dal primo relatore dell’incontro, il presidente dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia Francesco De Nisi. L’attuale politica del governo centrale, che tende a lasciare maggiore autonomia agli enti locali comporta tagli importanti per le piccole realtà comunali, “con il conseguente e progressivo depauperamento – afferma De Nisi – delle risorse delle nostre amministrazioni. Le esigenze dei cittadini sono sempre maggiori – prosegue – ma le risorse vengono meno, con risultati devastanti soprattutto nella creazione e gestione dei servizi. La realizzazione di un comprensorio, sulla scia del vecchio esempio di Lamezia Terme, con al centro la città di Tropea, biglietto da visita per tutta la provincia, potrebbe essere una soluzione intelligente per raggiungere un’indipendenza considerevole e per affrontare la sfida del federalismo”. Oltre al presidente Francesco De Nisi, hanno relazionato anche il professore dell’università di Urbino l’avvocato Alberto Clini e l’avvocato Giuseppe Ragadali, esperto in gestioni associate, i quali, in due relazioni puntuali e accurate, hanno illustrato il primo l’autonomia degli enti locali nell’ordinamento costituzionale italiano, il secondo le gestioni associate e il governo locale “multilevel”.