L’Istituto Superiore di Tropea, CTI di livello distrettuale, conclude il primo step di un percorso formativo sui BES
La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 ha dato il via ad una più matura sensibilità ai bisogni educativi speciali che gli studenti possono esprimere. Le precedenti norme (L. 104/92 e L.-170/2010) avevano colto le esigenze rispettivamente degli allievi con Diversa Abilità, individuati come soggetti in situazione di handicap, e di quelli con D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) che presentano difficoltà quali dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia. Restavano esclusi dai provvedimenti normativi di tutela, pertanto, tantissimi ragazzi bisognosi di azioni personalizzate quali, ad esempio, quelli provenienti da ambienti svantaggiati dal punto di vista socioculturale o privi, in toto o in parte, del possesso della lingua italiana perché stranieri o, comunque, in situazioni di difficoltà non certificate.
La D.M., da salutare come importante passo in avanti verso la cultura delle Pari Opportunità, ha anche istituito i CTI distrettuali ovverosia i Centri Territoriali per l’Inclusione con il compito di promuovere azioni di sensibilizzazione e di formazione verso le scuole allocate nel distretto socio-sanitario di competenza.
“L’investitura di CTI, per il distretto di Tropea-Nicotera, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato accolto – dichiara la dirigente Lento – con grande soddisfazione e volontà di impegno dalla nostra scuola perché l’attenzione verso gli studenti più bisognosi di cure è in linea con la nostra” mission” ispirata all’insegnamento di Don Lorenzo Milani. E’ per questo che, anche in assenza di specifiche risorse economiche, abbiamo voluto promuovere un’occasione formativa che offrisse l’opportunità di un primo confronto tra tutte le scuole ricadenti nel nostro ambito di pertinenza.” In questa prima fase di formazione si sono realizzati due incontri. Il primo , a cura del neuropsichiatra Bruno Pisani che, nel suo ruolo di presidente della associazione “Mi.Pi.Aci.” ha introdotto il tema dell’approccio comportamentale agli alunni “difficili”. Il secondo, realizzato dalla stessa dirigente Lento, nella sua veste di psicopedagogista, ha affrontato i punti caldi della scuola inclusiva, delineata dalla D.M. ,che, al momento, richiedono di essere analizzati con estrema attenzione per poterne cogliere appieno il valore promozionale degli allievi
“Abbiamo voluto sottolineare l’impegno emancipatore della norma a vantaggio dei ragazzi che possono trovare nella scuola la risposta efficace ai loro bisogni, speciali perché diversi da quelli della maggioranza del gruppo di classe. E’ importante vincere le resistenze che sono ancora forti sia tra i docenti che , tra le famiglie. Se non si superano le remore si perderà un’occasione unica per tanti studenti che, grazie ai percorsi personalizzati che la D.M. prevede, possono sperimentare la sensazione gratificante di successo che li aiuterà non solo a possedere il sapere ma anche a costruire la propria identità evitando il rischio della dispersione scolastica e della devianza” (dichiarazione della dirigente Lento). Il percorso di formazione ha costituito l’occasione per presentare il protocollo d’intesa che la scuola ha siglato con una serie di agenzie formative del territorio .L’accordo ha lo scopo di costituire una rete sociale finalizzata a promuovere nel territorio la logica milaniana dell’ ”educativa territoriale” per affrontare e risolvere a livello comunitario le dinamiche relazionali disfunzionali che possono degenerare in disagi psicologici e devianze.
A siglare il protocollo d’intesa, oltre all’Istituto Superiore, il Centro di Solidarietà Don Mottola – Tropea, il Centro Diurno Peter Pan- Tropea , le associazioni “Mi.Pi.Aci.” – Vibo V. e “Dopo mamma e papà “ – Briatico ,gli Oratori di Briatico,Panaia e Brivadi S.Nicolò ed infine il Centro di Assistenza Anziani di Ricadi.