Cultura e Società Politica

Comunali 2018: l’intervista a Rosa Accorinti

La candidata della lista “L’Altra Tropea” con L’Andolina sindaco ha risposto alle nostre domande

«Se ho scelto di candidarmi è per l’amore viscerale che nutro per la mia cittadina, da sempre oggetto del mio vanto al di fuori del nostro territorio»

Rosa Accorinti – foto Libertino

Rosa Accorinti, conosciuta anche come Rosita, è un avvocato del foro di Vibo Valentia con studio proprio a Tropea, dove si occupa della materia penale e civile grazie alla pregressa esperienza acquisita con il praticantato forense svolto, tra Tropea e Lecce, presso due rinomati studi legali e con i quali è cresciuta professionalmente a partire dall’anno 2003. Da anni è impegnata nel sociale grazie alla sua partecipazione attiva in associazioni volte a creare eventi di valorizzazione ed intrattenimento sul territorio: in passato come Presidente dell’Associazione “Musicalmente” , e oggi come socio dell’Associazione “TropeaEventi”.
Questa è la prima volta che si affaccia attivamente nel mondo politico essendo da sempre della convinzione che “ gli avvocati debbano occuparsi di processi e non della rappresentanza politica attiva”

Perché ha scelto di candidarsi alle comunali del 21 ottobre prossimo?
«Se ho scelto di candidarmi è per l’amore viscerale che nutro per la mia cittadina, da sempre oggetto del mio vanto al di fuori del nostro territorio. L’odierna situazione di evidente degrado, economico e sociale, del Paese mi ha portata ad unirmi alla Lista civica “L’Altra Tropea” con L’Andolina Sindaco per contribuire a riscattare Tropea, aiutandola a riappropriarsi al più presto del suo nome e della sua immagine per farla ritornare la “Perla che è sempre stata”»

In caso di vittoria alle lezioni del 21 ottobre, in quale ambito pensa di poter dare il suo contributo alla nuova amministrazione in base alla sua competenza-professionalità?

«Certamente farò quello che ho sempre fatto nel mio lavoro di avvocato, e cioè ascolterò le problematiche di tutti al fine di trovare, assieme agli altri consiglieri e al Sindaco, soluzioni a misura di ogni singolo tropeano e non solo, evitando che, come spesso accade, i diritti di alcuni possano nuocere a quelli di molti e viceversa. La comunicazione “con il cittadino e per il cittadino” dovrà essere una prerogativa della nostra amministrazione al fine garantire l’effettiva vivibilità di Tropea e soprattutto la vivibilità a Tropea».

Sono sicuramente tanti i problemi della città. Quali secondo lei i primi tre problemi più urgenti da affrontare?

«Allo stato attuale il nostro Paese si trova letteralmente in ginocchio e ha così tante problematiche che sicuramente ci vorrà molto tempo per riportarlo addirittura a livello zero quale punto di partenza. Il grave degrado economico, in cui Tropea è sprofondata man mano in questi due anni dal commissariamento, ha portato il nostro Paese nella condizione di non poter garantire ai cittadini addirittura la continuità dei servizi ordinari. E di ciò non mi meraviglio se penso che le casse del nostro Comune, oggi, sono così misere che addirittura la Polizia Municipale non può usare i mezzi di servizio in quanto non dispone della capacità economica per acquistare semplicemente la benzina. La nostra Tropea si presenta come il Palazzo Sant’Anna, la sede comunale, abbandonata a se stessa e piena di ferite che necessitano al più presto di un intervento di recupero. Per chi entra negli uffici del Comune si sarà reso ben conto che, mai come oggi, il Palazzo Sant’Anna rispecchia la crisi che il nostro Paese sta attraversando: e certamente la presenza di muffa nel tetto delle stanze dell’Amministrazione a causa delle continue infiltrazioni di acqua, non sono il miglior biglietto da visita per una città piena di storia e turistico.
Certamente, nel momento in cui Tropea ritornerà ad amministrarsi da sola, sperando che i cittadini tropeani votino alle elezioni del 21 ottobre con assoluta coscienza e responsabilità al fine di evitare che tale martirio della cittadina si ripeta, necessari saranno le iniziative di rivalutazione del territorio e per il territorio che riportino nuovo splendore alla sua immagine e che contribuiscano, altresì, ad aumentare la sua capacità economica. A tal punto importante sarà l’individuazione di Fondi Europei.
Tropea non è solo il luogo dove abbiamo la nostra casa ma è la nostra casa e la sua vivibilità certamente sarà il nostro punto di forza per garantire l’ospitalità al turista».

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Redazione
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