Attualità Fede e dintorni

Compassione che converte

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Compassione che converte.

Papa Francesco, qualche giorno fa, ha richiamato i sacerdoti a stare vicini con misericordia e compassione alle coppie di giovani che decidono di vivere insieme senza sposarsi. Una piccola grande rivoluzione per permettere all’amore di vincere.  L’amore è la vera via dell’uomo: se le parole dell’amore attraggono, tuttavia sono i gesti dell’amore a conquistare il cuore. Un amore sincero, pratico, che non escluda nessuno, neppure gli “irregolari”, è il primo impegno di chi si professa cristiano e può essere la testimonianza più attraente per convertire alla piena comunione con Dio e la con la sua Volontà. Può risultare indicativa la conversione di San Pacomio.

♦ In una calda giornata del secolo IV dell’era cristiana, un soldato romano entrava con la sua legione in Tebe d’Egitto. Egli era di famiglia pagana e si chiamava Pacomio.
I suoi compagni, spossati dalla fatica e dalla fame, già cominciavano a cadergli d’intorno, quand’ecco dalle case e dai vicini recinti uscire uomini, donne e fanciulli, che, mossi a compassione, recavano soccorso e con sollecitudine delicata e paziente, chi medicava le ferite e chi forniva cibi e vivande per ristorare questi soldati nemici.
Pacomio domandò chi fossero quegli ignoti benefattori e gli fu risposto che erano cristiani.
Nella notte Pacomio non dormì, meditò e pianse. Egli sentì che entrava in una grande, divina luce, in una grande e divina onda e vita di dolcissima e di sovrana carità. Sentì nel suo cuore l’amore di Gesù, testimoniato dalla carità di quei cristiani.
♦ Sentì che solo con il vangelo la pace si sarebbe diffusa in tutto il mondo.
Pacomio quella notte non dormì: l’Amore lo sovrastava: Gesù lo chiamava a se con la dolcissima e celeste forza della carità. Non potendo più resistere, uscì dalla sua tenda e rivolto verso il cielo esclamò:
– O Dio dei cristiani, che insegni agli uomini a tanto amarsi l’un l’altro, anch’io voglio essere uno dei tuoi adoratori !
Si fece quindi battezzare e si ritirò con i Padri del deserto per vivere la santità nella fraterna e dolce carità.
(fonte: da una lettera di Don Orione, 24 giugno 1922).

Pacomio (292 – 9 maggio 348) è stato un monaco egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cenobitico. Elaborò la più antica “regola” per la vita comunitaria nota ad oggi ed è considerato il fondatore della prima abbazia, nel 320 circa, presso Tabennisi nella regione della Tebaide. Viene venerato come santo da diverse chiese cristiane tra cui la cattolica, la ortodossa e la copta.

Sono i gesti dell’amore a conquistare il cuore. Un amore grande, pratico, che non escluda nessuno, neppure i nemici, è il primo impegno di chi si professa cristiano e soprattutto è la testimonianza più attraente per invitare alla piena comunione con Dio.

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