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Orgoglio da ridimensionare
Un santo diceva che ogni giorno bisogna stare con la scopa in mano e spazzare dal nostro cuore l’imbarazzante orgoglio. “È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; ed è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli”. (Sant’Agostino).
Quando muore il Pastore
Napoli ha dato l’addio al vescovo Salvatore Angerami, l’«ingegnere di Dio», perché quando ha ricevuto la vocazione svolgeva già la professione di ingegnere elettronico. Aveva 63 anni ed ha affrontato un duro calvario di malattia. Vescovo ausiliare e Rettore del Seminario, Mons. Salvatore Angerami, era un buon pastore che ha seguito la formazione dei giovani seminaristi. L’ultimo atto è stato l’ordinazione di 13 sacerdoti, egli l’ha seguito dal letto d’ospedale sabato 29 giugno. Ora egli canta la sua gioia davanti al trono dell’Altissimo, come annunzia il suo stemma episcopale “Voluntas tua, Letitia mea” (la tua Volontà è la mia gioia).
L’IMMACOLATA IN TEMPO DI CORONAVIRUS
La solennità dell’Immacolata oggi, 8 dicembre 2020, avviene nei limiti imposti dalle autorità civili e religiose per la ripresa del coronavirus. Lo stesso Papa Francesco ha notificato per tempo che non sarà presente all’annuale celebrazione in piazza di Spagna in onore dell’Immacolata per evitare possibili assembramenti: ma farà un atto di devozione personale. – Il contagio del virus Covid-19, oltre a farci soffrire, è in grado di illuminarci sul mistero della Immacolata: ella è stata completamente libera dal “virus del peccato originale”, perciò è la tutta bella”, la “tutta santa”. – Noi cristiani, guardando all’Immacolata, sentiamo che il compimento della nostra vita sta nel riconoscerci benedetti da Dio, da lui scelti per essere santi e immacolati alla sua presenza. – Il serpente tentatore ci lascia soli davanti a noi stessi e al nostro fallimento. Maria ci fa stare davanti a Dio. Lì c’è tutta la nostra gioia.