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Un grande pellegrinaggio e i suoi perché
Anche quest’anno si è tenuto il grande pellegrinaggio da Macerata a Loreto, fatto nella notte dell’8 giugno scorso: “Il cammino dei 100mila: un “grazie” lungo 28 km. In marcia con i fedeli che ogni anno da Macerata vanno a Loreto pregando e cantando senza sosta. Un evento enorme, il più incredibile fenomeno di popolo che accada oggi in Italia. È un pellegrinaggio con 11 ore di marcia notturna ininterrotta. Durante il cammino si leggono le richieste inviate dai partecipanti: il lavoro che manca, un figlio che non arriva, una persona cara defunta, una malattia da superare, una vita da ricostruire. La vita normale di persone che sanno che da sole non ce la fanno.
Un asino per tre frazioni
Occorre aprire gli occhi su come possiamo fare il bene e le cosiddette opere di misericordia corporale e spirituali. Bisogna passare alla pratica e non restare ad aspettare o a parlare. Altrimenti qualcuno rischia di morire.
Un Diacono permanente in Amazzonia
Si chiama diacono permanente un uomo, anche sposato, che si dedica ad aiutare la Chiesa attraverso la vita liturgica, pastorale o nelle opere sociali e caritatevoli. Riceve il sacramento dell’Ordine nel grado di diacono, che imprime in lui un sigillo (‘carattere’) che nulla può cancellare e che lo configura a Cristo, il quale si è fatto ‘diacono’, cioè servo di tutti. – In Amazzonia nell’Alto Solimões è stato ordinato il primo diacono permanente indigeno, Antelmo Pereira Ângelo, sposato, appartenente alla tribù tikuna, la più numerosa del Brasile. Egli sarà uno leader maturi e dotati di autorità in terra amazzonica, che conoscendo le lingue, le culture, l’esperienza spirituale e il modo di vivere delle varie comunità suscitano spazio alla molteplicità di doni che lo Spirito Santo semina in tutti.