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Colombia: non più guerra

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Colombia: non più guerra.

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Nel nostro mondo globalizzato e tanto complesso non ci sono solo violenze, attentati e stragi che seminano morte e si presentano sulla tavola della nostra vita con la frequenza del pane quotidiano. Ci sono violenze che finiscono, riconciliazioni che risorgono sopra le morti e sofferenze patite. –  In Colombia da giorni è finita una guerra lunga con il definitivo cessate il fuoco con l’accordo di pace tra Governo e le Farc. Se ne parla poco, ma i frutti sono carichi di speranza.
Leggi precedente articolo del settembre 2015.

Il Governo di Bogotá e i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno concordatolo scorso 22 giugno un definitivo cessate il fuoco. L’annuncio ha segnato un nuovo decisivo passo verso la pace e rappresenta un’importante svolta a una guerra civile che è durata oltre mezzo secolo e che ha lasciato sul terreno 260.000 morti, 45.000 dispersi e quasi sette milioni di profughi. «Abbiamo raggiunto un accordo per un definitivo cessate il fuoco bilaterale che mette fine alle ostilità» dicono Governo e ribelli in un comunicato congiunto.
♦ La storica firma del cessate il fuoco in Colombia è un fatto epocale e insieme con la normalizzazione dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti va sicuramente annoverata tra gli eventi politici più rilevanti nella regione negli ultimi cinquant’anni. L’intesa tra l’Esecutivo di Bogotá e le Farc significa la fine del conflitto più lungo e sanguinoso delle Americhe.
♦ L’intesa verrà ufficializzata nel corso di una cerimonia a cui parteciperanno il presidente della Colombia, Manuel Santos, e il comandante delle Farc, Timoleon Jimenez. Alla cerimonia all’Avana saranno presenti anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, il presidente dell’Assemblea generale, Mogens Lykketoft, e il presidente di turno del Consiglio di sicurezza, l’ambasciatore francese François Delattre. La guerra civile è iniziata negli anni Sessanta del secolo scorso.
I negoziati di pace si svolgono all’Avana dal 2012 e sono decollati l’anno scorso dopo che le Farc hanno proclamato un cessate il fuoco unilaterale. Il Governo Santos vuole indire un referendum per legittimare l’accordo di pace, che comunque deve ancora essere siglato.
I guerriglieri hanno già rimosso i soldati bambino dalle loro fila e le due parti hanno concordato preliminarmente i compensi per rimborsare le famiglie delle vittime e la lotta comune contro i trafficanti di droga.
Ancora da definire invece lo smantellamento delle zone in cui sono ancora presenti 7000 guerriglieri in armi.
(fonte: cf Osservatore Romano)

Ci sono violenze che finiscono, riconciliazioni che risorgono sopra le morti e sofferenze patite. - In Colombia da giorni è finita una guerra lunga con il definitivo cessate il fuococon l’accordo di pace tra Governo e le Farc. Se ne parla poco, ma i frutti sono carichi di speranza.
In Colombia ci sono violenze che finiscono, riconciliazioni che risorgono sopra le morti e sofferenze patite. -Da giorni è finita una guerra lunga con il definitivo cessate il fuoco con l’accordo di pace tra Governo e le Farc. Se ne parla poco, ma i frutti sono carichi di speranza.

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