Un libro fa riemergere dal passato le memorie di una Tropea che non c’è più
Dopo aver tracciato l’itinerario del commercio della cipolla rossa di Tropea, svoltosi prima lungo il Mediterraneo e, successivamente, verso gli S.U e l’Europa, è naturale dare qualche informazione sulla tipologia della cipolla di Tropea e, soprattutto, sulla provenienza del suo seme. A tale proposito, la maggioranza delle pubblicazioni sinora apparse, anche quelle non di carattere commerciale, ha indicato nei lontani Fenici le popolazioni che avrebbero portato dalle loro terre, in epoca imprecisata, il seme di questa varietà nelle zone costiere del circondario di Tropea. Numerose leggende hanno accompagnato le varie ipotesi sull’arrivo del seme e sempre è emerso il suo collegamento con il mare. Nelle campagne di Parghelia, sino al 1807 casale di Tropea, luogo dove sarebbero avvenute le prime coltivazioni, circolava la leggenda che il seme originario della cipolla, in dialetto locale “cipuimi”, sarebbe stato portato molti anni prima da un marinaio del paese, di ritorno da una località sconosciuta. A conferma della solidità di queste leggende popolari, i contadini nelle annate in cui la vendita della cipolla non era era stata pari alle attese, solevano imprecare in dialetto contro” à lindinea chi portau à simenza”( contro il pipistrello che ha portato la semenza). Con il passare degli anni, l’intreccio tra leggende riportate e verità storiche ha costituto il naturale sfondo al rilievo economico della cipolla rossa, per cui il pittore calabrese Enotrio cogliendo, negli anni Sessanta, il clima che si respirava nel circondario di Tropea attorno alla sua lavorazione e al suo commercio ha composto una poesia dialettale dal titolo significativo “Cipuja e storia”: Dicinu ca nta terra adduvi chiantaru cipuj, camparu pè mill’anni greci, arabi e normanni.
Dicono che nella terra
dove è stata piantata
la cipolla, sono vissuti
per mille anni greci,
arabi e normanni.
Al di là delle poesie e delle leggende, la caratteristica principale di questa varietà di cipolla rossa, coltivata in origine nei territori di Tropea e Parghelia, è la dolcezza, dovuta alla qualità del seme e a un microclima particolare che caratterizza le zone di produzione. Questa cipolla, descritta alla fine del Settecento dai Viaggiatori scesi in Calabria, ha sostituito nel vibonese, nel corso dell’Ottocento, la coltivazione del cotone, creando le condizioni per lo sviluppo economico dell’intero Circondario di Tropea. Tra i primi a dare una descrizione particolareggiata di questo tipo di cipolla è stato, negli anni Trenta, l’ agronomo vibonese Bruno Giordano che, inviato dal Governo del tempo nei comuni di Tropea, Parghelia, Ricadi, Zambrone e Briatico per organizzare i corsi teorico pratici per i contadini, ebbe modo di esaminare per cinque anni consecutivi (30/35)lo svolgimento delle attività agricole e di descrivere i particolari metodi usati nella coltivazione di questo ortaggio. Giordano, oltre a delimitare l’area delle prime coltivazioni di questa varietà di cipolla rossa “nei comuni del litorale vibonese compreso tra Capo Vaticano e le foci del fiume Angitola”, ne ha descritto tre sottovarietà: 1)Rotonda schiacciata (à farticchio) dolce 2)Rotonda ovale ( a campana) 3) Rotonda allungata ( à melenzana). Ha inoltre operato una distinzione tra la cipolla precoce (prumentia) e quella più tardiva (pusterara).
Questa tipologia, ha costituto la base delle variazioni successive, dovute al rinnovamento dei sistemi di coltivazione che hanno portato all’individuazione di nuove zone di produzione e di nuove tipologie.
Sommario
Presentazione
Il 12 agosto presentazione del il libro del concittadino Pino Vita
(di A. Sambiase)
Riassunto
“La treccia rossa”, la storia della cipolla di Tropea
(di S. Libertino)
Tematiche
1. Piazza Vittorio Veneto e la storia della cipolla rossa
2. Storia del commercio della cipolla rossa
3. L’esportazione della cipolla negli U.S. e la cesta di Bagnara
4. Cipolla tra storia e leggende: da dove è arrivato il seme?
5. L’esportazione della cipolla di Tropea nel dopoguerra (1945/1970)