Il primo ciak di “Non per tutti è Natale”
di Simonetta Del Prete
foto Salvatore Libertino
Cimino, quindi, mutatis mutandis, ha voluto trasferire il tragico avvenimento leggendolo alla luce degli attuali scenari italiani per denunciare, ancora una volta, le difficoltà e le ingiustizie popolari tipiche del sud.
Sulla sceneggiatura era ovvio che non potessimo ottenere maggiori informazioni, gli ingredienti per eleggerlo ad un buon film ci sono comunque tutti dato che rispettano i connotati più vicini al linguaggio neorealista preferito dal regista, ossia il dramma, la poesia, l’amore, le panoramiche bellezze di Tropea e non ultimo il tanto amato dialetto calabrese.
“Non per tutti è Natale” si svolge a Tropea, la città del regista, dalla quale egli confessa di non essersi mai staccato spiritualmente ma che, al contrario, nella lontananza, gli ha dato un ulteriore motivo per continuare, laddove è possibile, ad esaltarne le bellezze, le ricchezze naturali e le sconosciute potenzialità umane.
Infatti anche per questo film, come per i precedenti, Cimino si è prodigato con provini molto accurati nel selezionare gli attori che ancora una volta sono quasi tutti tropeani. Egli è sicuro, che al di là dell’apatia che regna nella cittadina calabrese, vi è un serbatoio di artisti nascosti nel sottofondo popolare, probabilmente lasciati nel dimenticatoio di un paese che non offre l’opportunità culturale di venire alla luce. I protagonisti del film sono Franco Cimino, navigato interprete di teatro e già rinomato cantante; Maria Grazia Teramo, una professionista del teatro ed il piccolo Simone Scidà, una sorta di “scugnizzo” calabrese. Una grande considerazione è data alla figura del clochard, interpretata dall’espressivo Francesco Esposito, che nel film ricopre un ruolo da saggio quasi profetico la cui maschera funge da trait d’union nell’alternarsi delle scene. Per questo personaggio, a dire il vero, servirebbe una sinossi a parte. Altri, ancora sconosciuti, sono i nomi dei protagonisti di “Non per tutti è Natale”. Volti nuovi, quindi, anzi nuovissimi, presi come sempre ha fatto Bruno Cimino in un contesto impensabile e di ogni estrazione sociale sono stati scelti ed inseriti nel cast di questo film-corto dai tempi di ripresa lunghi. Dopo il primo ciak primaverile, si continuerà a girare nel mese di agosto e nel periodo delle vacanze natalizie. Il lavoro sarà probabilmente ultimato nei primi mesi del 2005.
Bruno Cimino e Salvatore Libertino hanno intrapreso questo nuovo lavoro che segue le numerosissime attività realizzate dall’Associazione Culturale Trophaeum nel corso degli anni.
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