Cultura e Società

Chiusa la settimana della musica

Più di mille persone hanno visitato il giardino

Aversano: “Maggiore attenzione per gli artisti”

Emilio Aversano nel giardino della musica

Si è conclusa mercoledì, con uno strepitoso successo di pubblico, la “Settimana internazionale della musica da camera”, manifestazione di apertura del più ampio programma di “Armonie della Magna Graecia”. La stagione concertistica, promossa dal maestro Emilio Aversano e dalla sua associazione culturale “Amici del Conservatorio”, giunge quest’anno alla quattordicesima edizione, grazie al patrocinio dell’assessore provinciale Michele Mirabello e del Comune di Tropea. Come per le serate precedenti, alla serata conclusiva sono accorsi tantissimi amanti della musica da camera, tanto da costringere gli organizzatori ad aggiungere ulteriori posti a sedere un po’ dappertutto e a far sistemare anche in piedi, tra gli angoli del giardino, gli ultimi arrivati.

Maria Concetta Lo Bianco

Oltre al buon esordio della virtuosa giovane pianista Maria Concetta Lo Bianco, accompagnata da Aversano nell’esecuzione del concerto in fa minore BWV 1056 di Bach, a lasciare estasiati i presenti è stato il talentuoso maestro Aversano, che ha eseguito tutti di fila, e rigorosamente a memoria, ben tre concerti, uno più impegnativo dell’altro, da Schubert a Beethoven, per finire con Chopin. E non poteva che concludersi con una straordinaria performance del suo ideatore, questa prima parte della stagione concertistica, che si è svolta nel pittoresco giardino del seminario vescovile di Tropea. Molto apprezzata dal pubblico è stata la scelta di dar vita a un evento musicale sotto il cielo stellato, tra fiori e antichi alberi, immersi in un insolito silenzio tra gli antichi edifici del centro storico cittadino. «In sette giorni –ha affermato Nicola Stumpo, che ha curato la location – il giardino vescovile è stato visitato da oltre mille persone».

Il pubblico della serata conclusiva

Nelle precedenti serate, si erano esibiti artisti provenienti da ogni parte d’Europa e, tra questi, anche ottimi giovani musicisti italiani. Ad aprire la manifestazione era stata infatti la pianista bulgara Kameliya Naudenova, interessante musicista laureatasi alla Royal Academy of Music di Londra. Poi è stata la volta del baritono Thomas Humphreys e del pianista bulgaro Raya Kostova, che hanno intrattenuto il pubblico durante la seconda e la quarta serata. Kostova si è esibito anche sabato scorso con la violinista Ralitsa Naydenova, con musiche di Schubert, Tchaikovsky e Brunch. Lunedì, invece, il pubblico ha potuto assistere all’alternarsi dei concerti dei due pianisti messinesi Antonia e Franccesco Comito, che hanno concluso la serata suonando a quattro mani, mentre martedì scorso, sotto l’attenta direzione del maestro Verio Sirignano, si sono esibiti il “Veipo Flute Choir” e il “Veipo Vocal Ensemble”.
«Tutti questi ragazzi – ha affermato Aversano – sono riusciti a mostrarci la vera bellezza, quella interiore. Peccato che sempre più spesso a essere premiata sia soltanto la bellezza esteriore. La cultura, però, non è fatta di sole sfilate e passerelle, ma anche della passione di chi, per raggiungere questi risultati, per inseguire la perfezione, si sacrifica in ore e ore di esercitazione, arrivando a non uscire di casa, a perdere addirittura il contatto con se stessi. Per queste vite dedicate alla musica, alla cultura, ci dovrebbe essere maggiore attenzione da parte delle istituzioni centrali».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it