Si lavora per ripristinare l’uso al culto della chiesa
L’appello di Paolino Marchese, priore della Congregazione di San Michele e delle Anime del Purgatorio
«Sono andati distrutti tanti beni che andranno ricomprati, chiedo la collaborazione di tutti i miei concittadini per far fronte alle spese che dovremo affrontare per la riapertura».
È l’accorato appello rivolto da Paolino Marchese, priore della Congregazione di San Michele e delle Anime del Purgatorio, confraternita responsabile dell’omonima chiesa, la cui sacrestia andò distrutta dalle fiamme di un incendio la notte dell’8 agosto 2013 (LEGGI QUI).
«Dopo un anno e mezzo – ha proseguito Marchese – posso dire che siamo vicini alla riapertura, anche se le difficoltà sono innumerevoli: abbiamo trovato veramente un disastro con paramenti sacerdotali distrutti dal fuoco, qualche olio su tela bruciato, molti documenti antichi della congrega carbonizzati».
Il priore ha voluto ricordare anche l’interesse manifestato dai cittadini per la risoluzione dei problemi: «Un elettricista si è offerto per dare una mano e proprio ieri abbiamo finito di riparare l’impianto elettrico della sacrestia, sistemato alla meno peggio. Mentre, per quanto riguarda la chiesa, stiamo aspettando una ditta che aggiusti le tegole perché in un punto penetra ancora acqua».
L’appello della congrega è stato rivolto anche all’amministrazione comunale: «Enzo Nesci si è interessato di contattare l’amministrazione comunale per far fornire la pittura e la manodopera per mettere a posto la sacrestia».
Marchese non si è quindi scoraggiato e, insieme con altri membri del gruppo, si è dato da fare per poter realizzare il suo sogno: «Mi auguro con tutto il cuore che la tradizionale novena di Natale si possa fare perché dopo un anno e mezzo sarebbe un’ottima ripartenza, ma, ripeto, abbiamo bisogno di aiuto».