Ancora sul parcheggio multipiano di località “Contura”
“Un concentrato di mistificazioni, dissimulazioni ed ambiguità”
Il recente comunicato stampa del Sindaco Repice: un concentrato di mistificazioni, dissimulazioni ed ambiguità che rende più che doverosa la replica.
Inizierò dalle conclusioni. Auspico che sull’affaire del parcheggio sotterraneo o, per meglio dire, del centro commerciale con pertinenziale parcheggio multipiano, intervenga al più presto la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, tante e tali sono le criticità che emergono coinvolgendo, a mio modo di vedere, oltre all’amministrazione comunale di Tropea (sempreché l’opera fosse approvata dal Consiglio Comunale nei termini prospettati dal Sindaco) anche e soprattutto la SUAP e, più in particolare, la commissione di valutazione che, a mio avviso, non avrebbe dovuto aggiudicare la gara ad un proposta d’intervento difforme dall’oggetto dell’appalto originario e, in quanto tale, da scartare.
E’ doveroso ricordare, infatti, come il Comune di Tropea sia ricorso alla procedura del project financing per realizzare, con capitali interamente privati, e gestire un parcheggio multipiano interrato, su un’area che il Piano Regolatore Generale classifica come ZONA F (attrezzature pubbliche sottozona F/7 viabilità e parcheggi e sottozona F/4 verde urbano ornamentale), a fronte della corresponsione di un canone annuo di € 96.000,00 circa, per 95 anni. Un’operazione che, condivisibile in astratto , purtroppo, per come avevo previsto ed annunciato, nei termini “metropolitani” in cui è stata concepita (il sindaco Repice, decontestualizzando, ritiene che un progetto economicamente conveniente e realizzabile a Torino ben si possa adattare a Tropea) non ha trovato i favori del mercato, tanto che l’ATI, la cui legittima proposta è stata poi illegittimamente scelta dalla SUAP, ha presentato un progetto difforme da quello originario poichè consistente nella realizzazione di un centro commerciale a due piani fuori terra, con annesso parcheggio multipiano ed area verde. Il tutto in spregio allo strumento urbanistico ed al progetto appaltato dal Comune nonché al testo unico sugli appalti (D.Lgs. 163/2006 art. 153) che ammette il ricorso alla finanza di progetto per la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità inseriti nel piano triennale o nell’elenco annuale delle OO.PP. dell’amministrazione appaltante.
Non sono in grado di entrare nei particolari dell’opera poiché il nuovo progetto e la relativa relazione sono alla stato top secret. Il Comune, infatti, si è detto sfornito della relativa documentazione, mentre la SUAP, che in un primo momento aveva comunicato per le vie brevi il trasferimento di tutti gli atti al Comune, oggi sostiene di non poterla fornire a chicchessia a causa delle limitazioni previste dall’art. 13 del codice degli appalti. Le informazioni che posseggo sono, pertanto, parziali e trovano la loro fonte oltre che nel video di 50 minuti, in cui il Sindaco (non saprei dire come in possesso degli atti, vista la loro segretezza), al cospetto di un folto pubblico, illustra, plastico alla mano, il “centro commerciale grandi firme” – così lo definisce – con annesso parcheggio multipiano ed area verde, nei molteplici articoli di stampa che hanno affrontato l’argomento. Allo stato, quindi, non sono in grado di dire neppure quale sia l’importo del canone annuo – definito consistente da Repice – che l’ATI andrebbe ad offrire al Comune per la successiva gestione di tale opera. Verosimilmente sarà almeno il triplo rispetto agli € 96.000,00 originariamente prospettati dal Comune nel bando per la sola gestione del parcheggio.
Or dunque, nel prendere atto della smentita del Sindaco sulla natura dell’opera, “non è poi vero – dice il nostro – che sarà realizzato un centro commerciale” e della confusione che regna nella sua mente in merito alle sorti del mercato ortofrutticolo, che “quasi certamente (che cosa vuole dire?) rimarrà dov’è attualmente”, non posso non stigmatizzare questo tentativo di correzione di rotta che rappresenta il frutto dell’essere stato beccato ancora una volta con le mani nel vasetto della marmellata.
Ebbene, al pari del Sindaco ritengo anch’io che solo chi non opera non sbaglia. Penso, però, che ci si un abisso tra il fraintendimento in buona fede ed inconsapevole, l’infrazione per ignoranza della legge e, infine, l’errore scientifico determinato dalla cosciente volontà di favorire terzi a scapito dell’interesse collettivo ponendo in atto operazioni diaboliche condite col fumo necessario a mandare in estasi i soggetti meno scaltri e, se vogliamo, più semplicioni. Come il Sindaco, inoltre, ho sempre condannato la demagogia ed il populismo ma non bisogna cedere alla tentazione, propria di quella politica di sinistra cui il dott. Repice appartiene, o forse apparteneva, di bollare subdolamente come populisti e strumentali i legittimi interventi di denuncia dell’opposizione.
Fatta questa osservazione, devo dire che sentir gridare alla demagogia chi sta tentando, con una serie di effetti speciali, di contrabbandare come pubblica e strategica per il progresso della città di Tropea, la cessione a titolo gratuito, forse dietro versamento di un modesto canone annuale, ad un privato, di un’area di 6.100 mq, nel pieno centro cittadino, per realizzare un centro commerciale con pertinenziale parcheggio multipiano, lascia veramente basiti. Effettivamente essere accusati di populismo da chi offre cittadinanze onorarie agli attori di Hollywood, promette di realizzare scuole con piscine olimpioniche ed alberghi a 7 stelle su fabbricati non propri, messi in vendita a mò di fontana di Trevi del mitico Totò, e l’elenco sarebbe ancora molto lungo, fa proprio morire dal ridere, se si prescinde dalle tragiche conseguenze a carico della comunità che tutto ciò configura.
Quanto agli aspetti in diritto, mi rendo conto che la chiave che utilizzo per la lettura e per l’interpretazione delle norme giuridiche è agli antipodi rispetto a quella impiegata dal Sindaco Repice e da tanti dei suoi accoliti, pertanto, pur convenendo sull’apparente legittimità formale dell’iter procedurale seguito nell’affaire “parcheggio multipiano”, rimango, invece, fermo sulle mie posizioni in merito ai dubbi e ai convincimenti già espressi circa la proposta presentata dall’ATI atteso che la medesima, stravolgendo l’originario progetto e, per di più, contrastando col vigente strumento urbanistico, non poteva essere considerata semplicemente migliorativa e, pertanto, risultare aggiudicataria dell’appalto.
Tornando ancora alla demagogia, al populismo e alle strumentalizzazioni, temi tanto cari al nostro Sindaco, non posso non evidenziare come nessuna delle opere pubbliche da lui millantate nel recente comunicato stampa sia farina del suo sacco risalendo le medesime alle precedenti amministrazioni comunali che, in molti casi, le avevano addirittura già cantierate. Idem per la raccolta differenziata col sistema del porta a porta. Stesso discorso per le iniziative culturali, mentre, in tutta sincerità, disconosco ciò che Repice, a parte la festa dell’emigrante, abbia fatto per il sociale. Quanto al leasing in costruendo per la realizzazione del polo scolastico da mille ed una notte, operazione che ancora non conosco nei particolari, ribadisco il mio convincimento secondo cui il Comune di Tropea, verosimilmente, non sarà in grado di far fronte all’enorme canone annuale di affitto e, al contempo, che avrebbe potuto e dovuto attingere ai fondi regionali e nazionali (il Governo col piano per il SUD ha stanziato per le infrastrutture scolastiche fondi per decine di miliardi di euro) per la costruzione o per la semplice messa in sicurezza delle scuole elementari e medie mentre a tutt’oggi gli studenti del primo ciclo languono, e chi sa per quanto ancora, in condizioni indegne di diritto violato.
Non mi soffermo, infine, non essendo questa la sede né avendo esigenze di arringhe autodifensive, sull’incisività della mia azione politica. Ricordo solo che delle mie iniziative si è occupato anche il Corriere della Sera e che, facendo parte dell’opposizione, non dispongo dei presupposti per essere incisivo in merito alle politiche di sviluppo per la nostra provincia e, in particolar modo, per la nostra costa. Condivido, quindi, l’implicito giudizio negativo dato da Repice sulla politica provinciale e lo invito a rivolgere le proprie legittime lamentele al suo partito, sempreché si ricordi quale sia.
Per finire, nel prendere atto delle molteplici posizioni che parrebbero accomunarci, nonché del travaglio politico che sembrerebbe portare il Sindaco, quanto alla Calabria, sempre più vicino al PDL, lo invito a chiarire ufficialmente, ed una volta per tutte, la sua collocazione politica così da deporre l’ascia di guerra ed iniziare, in un clima di ritrovata serenità, un nuovo tipo di confronto nell’interesse superiore della nostra Tropea, sempre che per lui la politica non sia “strumento personale a scapito dell’interesse collettivo”, questa sì “condicio sine qua non” di qualsiasi collaborazione!
Consigliere Provinciale Pdl
Componente della Direzione Regionale del Pdl