Cultura e Società

Celebrata la cultura del copia-incolla

Il professor De Filippo defraudato del proprio studio

È successo a Girifalco, durante una manifestazione celebrativa su Antonio Migliaccio per i 150 anni dall’Unità

Nella foto il patriota e artista Antonio Migliaccio

Le celebrazioni per l’Unità d’Italia sono state un po’ dappertutto l’occasione per ripercorrere la propria memoria storica e rispolverare le figure di personaggi che, per le loro azioni, hanno il merito di aver dato lustro alla propria città. Succede in ogni comune d’Italia da circa un anno ed è quello che ha fatto anche a Girifalco il sindaco Mario Deonofrio. Tutto degno di risalto, se non fosse per un increscioso fatto verificatosi in occasione delle celebrazioni del grande umanista, pittore e filantropo di origini locali Antonio Migliaccio. Sulla figura di questo personaggio ha sviluppato negli anni approfonditi lavori di ricerca l’artista Giuseppe De Filippo, docente di Storia dell’arte. Già nel 2001, infatti, quando sindaco in carica era proprio Deonofrio, De Filippo realizzò per il Comune uno studio rientrante in un progetto mirato alla valorizzazione della figura di Migliaccio. A quegli studi, rimasti negli archivi comunali per un decennio, gli organizzatori della manifestazione hanno attinto per preparare l’evento, ma soprattutto per la realizzazione di un calendario celebrativo del Migliaccio, nel quale è stata inserita proprio la biografia del patriota scritta da De Filippo. La caduta di stile da parte degli organizzatori sta nel fatto che lo studioso non sia stato affatto contattato né per fornire una consulenza utile all’evento, e neppure per dare indicazioni su come utilizzare i suoi materiali sui quali, per giunta – e fatto assai più grave – non è stata apposta la firma dell’autore!

Nella foto il professor Giuseppe De Filippo

Il giorno della manifestazione sono stati in molti a meravigliarsi per l’assenza di De Filippo, massimo conoscitore di Migliaccio, tra i relatori. Ma dopo aver sentito il discorso di un consigliere comunale sulla figura del patriota girifalcese, i più accorti si sono resi conto che la paternità di quel contributo era di certo da attribuirsi a De Filippo. Il suo lavoro, insomma, è stato utilizzato in modo scorretto, facendo ricorso ad uno squallido copia-incolla. Un’azione, quella fatta dagli organizzatori, che riflette purtroppo le cattive abitudini ormai dilaganti nella nostra società.

«Non mi faccia parlare di questo episodio – ha dichiarato De Filippo alla stampa -, non oggi, che sono al colmo del fastidio. Io posso anche sopportare che mi venga rubata l’autovettura, ma non posso sopportare che mi vengano rubati i sentimenti, lo studio e la ricerca. Mi sento defraudato di qualche cosa che è nel mio intimo». Lo studioso, commentando l’accaduto, svela poi un dettaglio ancor più imbarazzante. «Questi signori hanno copiato pedissequamente la mia relazione, non solo, hanno avuto la sfacciataggine di chiedermi di porre qualche domanda al relatore nel corso della manifestazione. Secondo loro cosa avrei dovuto fare, pormi le domande e darmi le risposte allo stesso tempo?».

 

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it