Fede e dintorni

Celebrata la 2a Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Celebrata la 2a Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani.

– Oggi è il giorno dei Santi Gioacchino ed Anna, nonni di Gesù. e domenica 24 luglio 2022, vicina a questi santi, in qualche modo, tra le tante iniziative in corso ed eventi a livello planetario (guerra in corso, nuova diffusione del virus, il caldo soffocante…), si è celebrata nel mondo cattolico la 2a Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani.
– Nel messaggio preparato per l’occasione, papa Francesco, oggi in partenza per il Canada, aveva offerto a chi è avanti negli anni un progetto esistenziale per essere artefice della rivoluzione della tenerezza: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal. 92, 15).
– Tutte le diocesi, le parrocchie e le comunità ecclesiali sono state chiamate a celebrare questa Giornata.
– L’invito a prestare ascolto alla saggezza degli anni, propria dei nonni, si rivela particolarmente significativo nel contesto del cammino sinodale che la Chiesa ha intrapreso da un po’ di tempo.

A cominciare dalla Basilica di San Pietro.
♦ Alle ore 10,00 nella basilica di San Pietro il cardinale Angelo De Donatis ha presieduto la celebrazione eucaristica per mandato del Santo Padre, in partenza per il Canada.
Due sono stati i modi principali per partecipare alla Giornata, suggeriti dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita: celebrando una Messa oppure visitando gli anziani soli.
♦ Il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita ha fornito alle diverse diocesi una serie di materiali e suggerimenti pastorali e liturgici, disponibili sul sito web del Dicastero.
Tra le raccomandazioni, “quella di visitare o accompagnare gli anziani soli. La Chiesa ha concesso infatti l’indulgenza plenaria per questo atto a coloro che lo compiono nei giorni vicini al 24 luglio.
In questo senso, il Santo Padre afferma nel messaggio della Giornata che “visitare gli anziani soli è un’opera di misericordia del nostro tempo”…
«Nel tempo estivo si interrompono tante attività, ma molti anziani non vanno in vacanza. Rimangono in città, nei nostri quartieri e a volte si sentono ancora più abbandonati. Sarebbe bello quindi, in occasione di questa giornata – è l’auspicio del cardinale vicario di Roma –, pensare ad un momento semplice e significativo per gli anziani.
♦  Diverse parrocchie, l’anno scorso hanno proposto una Messa serale all’aperto (il sabato o la domenica), con la benedizione degli anziani e, a seguire, un intrattenimento musicale e la condivisione della cena.
♦ Per questa occasione Papa Francesco ha esortato a visitare gli anziani in casa o nelle case di riposo. Semplici gesti di attenzione compiuti con amore e carità pastorale daranno coraggio e luce a tante persone sole».

La Giornata mondiale.
Papa Francesco nel 2021 ha stabilito che questa Giornata si celebrerà ogni anno la quarta domenica di luglio, intorno alla festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.
Quest’anno, si è celebrata il 24 luglio. Lo stesso giorno, il Papa ha inizia un viaggio apostolico in Canada (anche se in carrozzella), durante il quale è prevista una visita al santuario di Sant’Anna e un incontro con giovani e anziani in una scuola elementare di Iqaluit.
La cura degli anziani e il loro dialogo con le nuove generazioni è una preoccupazione costante del Santo Padre, che ha dedicato buona parte delle udienze del mercoledì di quest’anno a una catechesi sulla vecchiaia.
Inoltre, l’intenzione di preghiera che Francesco affida a tutta la Chiesa attraverso la Rete mondiale di preghiera del Papa per questo mese di luglio è proprio per gli anziani.

“Nella vecchiaia daranno ancora frutti (Sal 92, 15).”- Parole che intendono sottolineare come i nonni e gli anziani siano un valore e un dono sia per la società che per le comunità ecclesiali. La vecchiaia non è una malattia ma un privilegio (Papa Francesco). Parole che sanno di gioia e speranza: la vecchiaia non è «una malattia», perché «la vita è un dono, e quando è lunga è un privilegio, per sé stessi e per gli altri». Sul piano della fede gli anziani, soprattutto i nonni, «sono l’anello indispensabile per educare alla fede i piccoli e i giovani». Allora vale la pena includerli negli nostri orizzonti pastorali delle nostre comunità. L’invito a prestare ascolto alla saggezza degli anni, propria dei nonni, si rivela particolarmente significativo nel contesto del cammino sinodale che la Chiesa ha intrapreso da un po’ di tempo.

Condividi l'articolo