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” Vita di don Giussani”
Don Giussani fondatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, scomparso nel 2005, ricordato recentemente in ” Vita di don Giussani” – edito da Rizzoli e scritto da Alberto Savorana. L’imponente volume costituito da più di mille pagine non è una semplice biografia, ma un insieme di elementi tratti da documenti, interviste, lettere, carteggi, testimonianze che disegnano la lunga e variegata esperienza terrena di questo uomo di fede, quest’ultima considerata da don Giussani il punto di partenza dell’esperienza religiosa, come incontro con una “Persona”.
Parghelia, gli appuntamenti di settembre
Sono già iniziati da parte dell’ Amministrazione a cura di questo Assessorato gli “Incontri di settembre”, un mese dedicato principalmente ad eventi culturali e di riflessione. Ed infatti, nei giorni 6 e 7 settembre si sono già svolte due giornate di studio sul tema delle migrazioni. L’iniziativa, realizzata nel solco dell’ormai decennale tradizione della Scuola Estiva di Alta Formazione, è stata promossa dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e dal Centro Studi Storici e Sociali del Comune di Parghelia, presieduto dal professor Luciano Meligrana, che è stato anche coordinatore del seminario. Ha tenuto le due relazioni il professor Francesco Soverina, dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Hanno seguito le lezioni cinquanta corsisti (adulti, giovani laureati e diplomati, studenti delle scuole secondarie superiori). L’assessore alla Cultura del Comune di Parghelia, dottoressa Anna Sambiase, ha portato i saluti del Sindaco, avvocato Maria Luisa Brosio, e di tutta l’Amministrazione Comunale.
Tropea, orme medievali
I fraterni legami con l’autore consiglierebbero di astenermi da considerazioni e commenti sulle sue ricerche ed in specie sul suo ultimo lavoro “Tropea, orme medievali – Segni templari tra storia e leggenda”, edito da Giuseppe Meligrana Editore.
La consapevolezza, però, di essere in presenza di uno studioso dal bagaglio culturale notevole e dalla ritrosia disarmante, che rifugge sistematicamente la platea, mi inducono a rompere ogni indugio ed abbandonare quella cautela d’obbligo in questi casi.
Le osservazioni, poi, di amici competenti e sinceri, che hanno letto il lavoro trovandolo di interesse eccezionale, sorprendente per Tropea, hanno confermato quanto gli scritti di Luciano Del Vecchio costituiscono ormai un riferimento essenziale per chiunque voglia penetrare ed approfondire la storia di una città contrassegnata da una civiltà irripetibile.