L’istituto elargiva sussidi ai meno abbienti
Parghelia ed il Monte di Sant’Anna, tra passato e presente
Si è svolto giorno 21 agosto, presso la sala del Consiglio Comunale di Parghelia, un convegno sulla storia della “Cassa Sussidiaria” dei negozianti e dei marinai. Si tratta dell’istituto Monte Sant’Anna che, fin dal 1786, costituì un importante cassa che elargiva sussidi ai meno abbienti. L’istituto si mantiene da sempre attraverso le quote degli associati.
Ad aprire i lavori del convegno intitolato “Parghelia ed il Monte di Sant’Anna tra passato e presente.
Uno sguardo verso il futuro”, è stato l’avv. Francescoantonio Iannelli, procuratore attuale della Cassa Sussidiaria. Iannelli ha portato i saluti a nome di tutti i “fratelli” iscritti alla Cassa che sono attualmente 21. Dopo aver fatto un sintetico ma puntuale excursus storico sulla nascita della Cassa Sussidiaria, il procuratore ha proposto di modificarne lo statuto al fine di promuovere: la conoscenza storica dell’istituto, la collaborazione con altre associazione aventi obiettivi compatibili, sviluppare l’etica ambientalista e l’attenzione al territorio.
Poco dopo il sindaco Maria Brosio, dopo i saluti ai relatori ed ai presenti, ricorda: ‹‹Come la storia di Monte Sant’Anna dimostra, noi Pargheliesi non siamo indifferenti ai bisogni della comunità; per tanto ancora oggi amministriamo lottando contro l’illegalità e le inefficienze››
La funzione svolta dalla Cassa, fondata da marinai e commercianti nel settecento, era di tipo solidaristico: dava sovvenzioni mensili in caso di bisogno, elargiva pensioni ai fratelli che avevano raggiunto i 60 anni di età ed in caso di decesso l’istituto assicurava le esequie e la celebrazione di messe.
Il prof. Arciprete Giuseppe Florio, ha sottolineato l’assoluta corrispondenza degli intenti della Cassa, con i valori d’ispirazione cattolico-cristiana.
A relazionare sulla sussidiarietà e soccorso nella società settecentesca è stato l’insigne prof. Luigi Maria Lombardi Satriani dell’università La Sapienza di Roma. ‹‹È importante che una comunità rifletta sul proprio passato e Parghelia ha dimostrato da sempre di essere attenta alle indagine microstoriche, capaci di fornire una puntuale ricostruzione del passato e delle dinamiche sociali››. Continua, ‹‹è una visione miope quella di chi taccia queste indagini come passatiste o provinciali, perché sono proprio questi studi capaci di sviluppare il senso critico di una comunità››.
Ripercorrendo il concetto di sussidiarietà legato agli scopi della Cassa Sussidiaria ha affermato: ‹‹Spesso la solidarietà delle classi dominanti nei confronti dei più sfortunati, appare come ostentazione del proprio casato e delle proprie ricchezze; senza creare dunque quel rapporto realmente solidaristico frutto di una condivisione di valori. Ecco perché è utile ripercorrere le vicende storiche specifiche e rilevare quale incidenza hanno avuto sulla comunità››.
Satriani, ha concluso il suo intervento con una riflessione lucida: ‹‹Con questo tipo di convegni si possono ricostruire quadri storiografici e approfondire il passato senza cedere a giudizi dettati dalla nostra emotività. Dunque, subito dopo, dobbiamo riflettere sul senso che oggi può avere questa Cassa Sussidiaria. C’è meno esigenza di un’assistenza prettamente economica, dunque, è giusto pensare alla rielaborazione dello statuto come proposto dal procuratore Iannelli. Ovvero individuare le istanze sottostanti alla solidarietà settecentesca e verificarle in un nuovo quadro di valori espressi dalla società moderna››.
Sono intervenuti poi il Prof. Luciano Meligrana sulla storia della Cassa Sussidiaria dal XVII al XX secolo, il Prof. Antonio Bagnato ha relazionato su Antonio Jerocades (uno dei padri fondatori della Cassa Sussidiaria di Parghelia).
I lavori sono poi stati sospesi nell’ora di pranzo per continuare nel pomeriggio con gli interventi del Prof. Michele De Luca sul lessico urbano e flessioni dialettali in un manoscritto del 700, del Dr. Domingo Prostamo sull’assistenza sociale privata in Calabria in età moderna alla luce della documentazione superstite e del giornalista Avv. Saverio Ciccarelli.
Parghelia si conferma, ancora una volta, centro culturale attento allo studio e alla conoscenza delle proprie radici con sguardo vigile sul futuro della comunità.