Attualità

Case senza elettricità

Alloggi Aterp in località Vulcano

Diffide agli assegnatari per morosità

Il danno e la beffa. Mentre, ancora, manca la fornitura di corrente elettrica negli alloggi delle case popolari di contrada Vulcano a Tropea, ora, le 24 famiglie assegnatarie rischiano di perdere il proprio appartamento perchè diffidate dall’Aterp per morosità del pagamento del canone annuo d’affitto. E’ quanto denuncia il consigliere comunale di minoranza Nino Macrì, che con una lettera ha ritenuto necessario informare il Prefetto Ennio Mario Sodano, il Commissario Aterp e il sindaco Antonio Euticchio ma, anche, la Presidenza della Repubblica con i Ministeri di settore e la Regione Calabria. Dopo avere, infatti, stipulato, ad inizio 2007, un regolare contratto d’affitto, pagandone, anche, i dovuti adempimenti contrattuali, gli appartamenti sono stati consegnati privi di rete fognaria, idrica ed energia elettrica. Nonostante tutto, già nel marzo 2007, l’Aterp ha inviato agli interessati il bollettino per il pagamento del canone d’affitto. Dopo l’intervento dell’Autorità Giudiziaria, le sollecitazioni del Prefetto, dei Ministeri dell’Interno e della Solidarietà, due mesi fa sono stati conclusi i lavori di urbanizzazione primaria ad opera del Comune. “Quanto invece – spiega Macrì – alla fornitura di energia elettrica nè l’Aterp nè il Comune provvedevano a pagare l’Enel. Allo stato, però, pare che l’Aterp abbia versato il proprio dovuto mentre il Comune continua a far finta di nulla”. E’ evidente che gli alloggi non sono e non erano in condizioni d’essere abitati. Nel frattempo, però, spiega il consigliere Macrì “due famiglie, già, da due mesi sono accampati nell’appartamento assegnato per evidenti esigenze abitative. E a queste si dovrebbero aggiungere altri quattro nuclei familiari, costretti a sistemarsi come meglio potranno”. Ora la situazione si aggrava. Di fronte alla raccomandata inviata dall’Aterp, alle 24 famiglie, dove vengono invitate e diffidate a pagare il canone, gli assegnatari sono costretti a ricorrere nuovamente alla carta bollata.

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