Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Caro Papa Francesco… Letterine al Papa.
Le letterine inviate dai bambini a Papa Francesco sono state pubblicate in un volume, già in vendita, e il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei cinquecento bambini assistiti all’interno delle mura vaticane. Tutto può diventare carità e misericordia. – Ormai il rapporto Papa Francesco-bambini è consolidato a fondo: i bambini lo riconoscono e lo abbracciano, anche se qualche volta lo fanno nel pianto, tipico, dei bambini.
♥ «Caro Papa Francesco ti facciamo i nostri più sinceri auguri di buon compleanno. Speriamo che il nostro regalo ti piaccia e che la tua missione sacerdotale continui magnificamente. Per questo ti auguriamo un: Buon Compleanno »
♥ «Caro Papa, fra poco è Natale e allora ti vorrei fare gli auguri in anticipo. Io ti vorrei chiedere: “Ma da piccolo volevi già fare il Papa? come ti è venuta voglia?. Stai ancora con la tua famiglia: hai fatto il presepe? Ho saputo che hai compiuto gli anni il 17 dicembre, lo so che sono in ritardo, comunque auguri!»
♦ Sono alcune delle “letterine a Papa Francesco” scritte dai bambini e recapitate all’ufficio postale del Vaticano. Testi e disegni sono stati raccolti pubblicati nel volumetto curato da Alessandra Buzzetti e pubblicato per le edizioni Gallucci (Roma, 2015, euro 12,90, pagine 150).
Papa Francesco ha dato personalmente il suo consenso alla realizzazione di questo volume, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei cinquecento bambini assistiti all’interno delle mura vaticane, i piccoli pazienti del Dispensario pediatrico Santa Marta, che offre cure mediche, cibo e vestiario alle famiglie bisognose.
♦ «I bambini — ha detto Papa Francesco nell’udienza del 18 marzo 2015 (uno dei testi che introducono il libro) — hanno la capacità di sorridere e di piangere. Alcuni, quando li prendo per abbracciarli, sorridono; altri mi vedono vestito di bianco e credono che io sia il medico e che vengo a fargli il vaccino, e piangono… ma spontaneamente! I bambini sono così: sorridono e piangono, due cose che in noi grandi spesso si bloccano, non siamo più capaci…
Tante volte il nostro sorriso diventa un sorriso di cartone, una cosa senza vita, un sorriso che non è vivace, anche un sorriso artificiale, di pagliaccio. Dipende sempre dal cuore e spesso il nostro cuore si blocca e perde questa capacità di sorridere, di piangere.
♥ E allora i bambini possono insegnarci di nuovo a sorridere e a piangere».
◊ Solo un cuore volutamente chiuso resterà insensibile al sorriso dell’innocenza!
(fonte: Osservatore Romano, 17 dicembre 2015).