Pioggia di critiche “costruttive”

Carnevale Tropeano

La Scuola primaria propone migliorie

Non si può fare a meno di aprire questa lettera senza fare i complimenti a tutti Voi membri dell’Ascot di Tropea per la manifestazione organizzata in occasione del Carnevale di quest’anno. E’ stato emozionante notare con quanto entusiasmo e con quanta fantasia la cittadinanza, tropeana e non, abbia partecipato attivamente contraddicendo qualunque pessimistico pronostico. Tropea ed i tropeani hanno infatti sconfitto anni di uova e schiuma lasciando il posto ad una gran festa di musica e colori che fa ben sperare anche per il futuro. La Scuola Primaria di Tropea, da sempre impegnata nell’organizzazione di piccole manifestazioni, ha accolto con entusiasmo l’idea di partecipare a questa manifestazione e con lo stesso entusiasmo hanno risposto gli alunni nonché i loro genitori, tutti impegnati in questo progetto educativo, utile anche per lo sviluppo socio-culturale dei bambini. I genitori hanno altresì affrontato tutte le spese economiche ed hanno offerto la più completa collaborazione senza mai tirarsi indietro e soprattutto diventando con i docenti, agli occhi dei bambini, testimoni del cambiamento tropeano. Si ritiene comunque opportuna, oltre ai ringraziamenti quanto mai doverosi, formulare delle proposte, scaturite da CRITICHE COSTRUTTIVE, nella speranza che non debbano trascorrere altri decenni prima di poter rivedere una simile manifestazione. Si propone dunque per le prossime occasioni di:

1) Transennare il percorso della sfilata per far sì che gli spettatori non invadano lo spazio costrigendo i partecipanti a sgomitare per poter procedere;

2) Stabilire un criterio di ordine di comparsa nella sfilata tale da fare in modo che i diversi gruppi siano ben visibili (Es. primo gruppo: scuola dell’infanzia, secondo gruppo: scuola

elementare in ordine di classi, terzo gruppo: scuola media e cosi via. collocando in ultimo i carri sia per la mole sia per gli scarichi dei mezzi di traino);

3) Dimezzare le spese consentendo l’esibizione sul palco dei vari gruppi (con un tempo consentito prefissato) anzichè pagare giocolieri o maghi o gruppi di cantanti: tale risparmio consentirebbe di dare almeno una targa a tutti i gruppi partecipanti;

4) Stabilire delle regole chiare, precise e soprattutto uguali per tutti: quest’anno vigeva infatti il divieto di esibizione sul palco per i vari gruppi ma improvvisamente ad una scuola di un comune limitrofo è stata consentita l’esibizione (è necessario che i bambini ma anche agli adulti capiscano che se esistono delle regole lutti le devono rispettare). E’ stato difficile spiegare la differenza di trattamento agli alunni;

5) Fare in modo che i nomi dei giurati e soprattutto i criteri di valutazione dei gruppi (tra i quali si suggerisce L’ORIGINALITA’) utilizzati dagli stessi giurati per la premiazione siano noti a tutti i partecipanti sin dalla data di iscrizione al concorso per maggiore trasparenza;

6) Consentire ai giurati di poter esaminare accuratamente tutti i gruppi partecipanti; la giuria quest’anno era infatti collocata sul palco e molti gruppi non sono stati nemmeno visti così come dichiarato in via confidenziale da diversi giurati i quali si sono trovati costretti a girare per le vie della nostra cittadina alla ricerca di gruppi e carri che, dopo la sfilata, non potendo avere accesso alla Piazza Vittorio Veneto, si erano ormai sfaldati. Dal momento che il Carnevale è una manifestazione culturale che deve essere riscoperta per un miglioramento culturale e morale della cittadinanza, si ritiene opportuno ricordare che uno degli obiettivi primari deve essere il divertimento e la partecipazione attiva dei BAMBINI che sono e saranno i futuri TROPEANI.

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Redazione
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