Politica

Il Segretario dell’UDC di Tropea scrive

In riferimento alle notizie di stampa secondo le quali l’UDC di Tropea avrebbe già stipulato degli accordi con alcune forze politiche e movimenti locali in vista delle prossime elezioni comunali,  per una corretta informazione intendo precisare che, allo stato, nessuna determinazione al riguardo è stata assunta.

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Chi è contro Vallone è fuori dal Pdl

Chi è contro Vallone è fuori dal Pdl. Questo, in sintesi, è quanto è emerso nell’incontro tenutosi nella sede del Pdl a Vibo Valentia e che ha visto tra i partecipanti i coordinatori provinciali Valerio Grillo e Francesco Bevilacqua, il coordinatore cittadino di Tropea Giuseppe Lonetti e il consigliere provinciale e componente della direzione regionale Giovanni Macrì.

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Crescono i consensi per Repice

L’ex vicesindaco Sandro Cortese  plaude alla candidatura di Repice Si allargano i consensi verso la candidatura a sindaco di Adolfo Repice già sostenuto ufficialmente  dai Socialisti di Giorgio Centro, dall’Udc, dai movimenti che rappresentano i Verdi, gli Autonomisti Calabresi Liberi, i giovani di PubblicaMente.

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Callipo scrive

“Il Pd va verso le primarie e, a questo punto, dico: fa bene. E aggiungo: buon viaggio! Credo che non ci sia altro da dire su questo evento e che non sia più utile definirle farsa, perché tutti abbiamo capito di che si tratta. Siamo maturi e vaccinati, è tempo di assumerci ognuno di noi la nostra parte di responsabilità come cittadini della regione più povera d’Europa. Mi spiacerebbe, però, che le primarie coprissero i nodi reali con cui la Calabria è costretta a fare i conti.

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Repice vs Vallone

Lo scorso febbraio avevamo inaugurato la sezione sondaggi con questo quesito: “Chi voterai alle prossime consultazioni elettorali? Chi vorresti come sindaco di Tropea tra Adolfo Repice e Gaetano Vallone?”. Vi riproponiamo lo stesso quesito, facendo ripartire il sondaggio da dove era rimasto. Rispondi al nostro sondaggio*! [poll id=”3″] *Il presente sondaggio non è garantito al […]

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Adolfo Repice: “Mi candido”

È ufficiale la sua volontà di concorrere alla carica di Sindaco di Tropea. Nello scorso weekend era giunto in città, dopo l’incoraggiamento del comitato “PubblicaMente”, per confrontarsi con i vari gruppi politici. Pare che gli attestati di vicinanza siano stati decisivi per la scelta di Repice, il quale afferma: ‹‹Decido di sciogliere le riserve perché ho capito che le condizioni per potermi candidare ci sono, è inutile indugiare ancora››.

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Oggi lo scioglimento della riserva

Slitta di qualche giorno lo scioglimento della riserva che Adolfo Repice aveva preannunciato per ieri mattina, dopo aver analizzato l’esito degli incontri avuti nel pomeriggio di domenica  con i rappresentanti della parte del Pd che fa riferimento ad Antonio Euticchio, dei Socialisti di Giorgio Centro, dei Verdi rappresentati da Pasquale Scordo e dell’Udc

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Il manifesto di PubblicaMente

Alternativi. Così si definiscono i membri di PubbicaMente, il comitato costituitosi qualche mese fa a Tropea in vista delle elezioni comunali. Questo è stato il loro slogan sin dall’inzio, cioè di essere alternativi “a teoremi concepiti nell’ottica di creare o consolidare veri e propri micro e macrosistemi di potere”, a contrapposizioni, ostilità, divisioni, disgregazioni, “che sono la proiezione di una società ammalata, incapace di guardare al futuro” e “di individuare e valorizzare risorse proprie”. E’ con queste parole che si apre un manifesto affisso ieri lungo le strade della cittadina tirrenica, con il quale il comitato inizia a comunicare con la popolazione che ancora non ne conosce i principi e, probabilmente, per preparare gli iscritti a quella che sarà limminente scelta di campo. Prendendo inoltre le distanze da coloro che alimentano una stratificazione sub-culturale “per mezzo di clientele, proteggono gli amici, minacciano, emarginano, tentano di zittire, di delegittimare”, i giovani di PubblicaMente pensano “che sia il momento di mettere a disposizione degli altri e della città la passione per il dialogo, per l’ascolto, per il senso critico”

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Censore incontra i cittadini di Tropea

Il consigliere regionale del Pd, Brunello Censore, ha incontrato, domenica scorsa, in un partecipato incontro gli iscritti del circolo di Tropea. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Michelangelo Mirabello, Giuseppe Mazzitelli, Antonio Euticchio, Peppino Romano, Saverio Simonelli, Gerardo Barone Adesi, Carmela Seva e Dina Ruffa. Dagli interventi è emersa la volontà di riunificare le varie sensibilità esistenti all’interno del Partito democratico per combattere, insieme, «l’avversario politico rappresentato dalle forze che si rifanno al berlusconismo ed all’antimeridionalismo di Bossi». Censore ha spiegato come si è delineato il suo mandato elettorale dal momento dell’elezione fino ad oggi. «Non voglio fare nessun consuntivo in quanto il mio lavoro non è assolutamente finito – ha affermato- ma voglio parlare di un work in progress, sempre supportato dall’apporto di tanti giovani che hanno costituito una specie di laboratorio territoriale efficace e produttivo».

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Prove tecniche di candidature

L’ipotesi di candidatura a sindaco di Tropea dell’on. Angela Napoli non è abbandonata, anzi, alla luce delle dichiarazioni del coordinatore cittadino del PDL, Giuseppe Lonetti, secondo cui Gaetano Vallone non è il candidato del partito, è maggiormente in piedi perché l’onorevole potrebbe sentirsi più libera nella sua decisione di candidarsi che, ricordiamo, aveva rimesso alle indicazioni del suo partito.

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PD – Circolo di Tropea

Nella tarda serata del 3.2.2010 si è conclusa la prima riunione, convocata dal coordinatore Sandro D’Agostino, del circolo del PD di Tropea.
Il coordinamento si è trovato d’accordo nel ritenere aperta una nuova pagina del PD tropeano, all’insegna della ritrovata unità in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali e comunali.
Rinnovamento e discontinuità le parole d’ordine per prepararsi ad affrontare le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale della città di Tropea.
La priorità è quella di andare verso scelte condivise con i numerosi iscritti, tant’è che nei prossimi giorni verrà resa nota la data in cui il coordinamento deciderà di incontrare i propri simpatizzanti per confrontarsi con tutte le sensibilità di cui il partito si compone.

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Non vero l’assunto di Lonetti

In riferimento alla nota stampa diramata dal neo coordinatore cittadino del Pdl tropeano, arch. Giuseppe Lonetti, si rendono obbligatorie alcune considerazioni:
Effettivamente la lista che sto curando, assieme a numerosi amici di primo piano del Pdl, sarà una lista civica anche se il 100% dei candidati appartiene all’area di centro-destra.

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Giochi aperti per formare le liste

Giochi ancora tutti aperti sui tavoli delle formazioni politiche e dei nuovi movimenti formatisi in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio
comunale. E’ soprattutto all’interno del Pd che si registrano le maggiori difficoltà nell’individuazione di un candidato sindaco in grado di coagulare il
maggior numero di consensi non solo tra la popolazione ma anche all’interno degli iscritti al partito dove permangono divisioni  per la perdurante grave
frattura creatasi  fra l’ex sindaco Antonio Euticchio, gli esponenti del suo stesso partito,  che sedevano sui banchi dell’opposizione durante la sua
amministrazione,  e i   consiglieri  di maggioranza che lo hanno sfiduciato determinando di fatto le sue forzate dimissioni.

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La Provincia inventa 5 Circondari*

Il 6 marzo la Provincia di Vibo Valentia compie 18 anni. E apprestandosi a conquistare la maggiore età, si è riprodotta con successo: per partenogenesi, come le alghe dello splendido mare calabrese. Da un solo ente sono così nate altre cinque piccole Province, chiamate Circondari. Ciascuna con presidente, vicepresidente, e relativo consiglio circondariale.
Sull’abolizione delle Province, promessa in campagna elettorale, è stata messa una pietra sopra. Come pure sui consorzi di bonifica, i tribunali delle acque, i commissariati per gli usi civici, i bacini imbriferi montani… Che però, dopo aver tagliato i tagli, almeno non si creassero nuovi enti, era davvero il minimo. Evidentemente non in quel pezzo di Calabria che nel 1992 è stato sottratto per legge alla Provincia di Catanzaro e reso autonomo. Il 30 dicembre 2009, mentre si preparavano i botti di Capodanno, il consiglio provinciale di Vibo Valentia ha pensato bene di approvare un regolamento che suddivide il territorio della Provincia in cinque Circondari. Che cosa sono? Enti intermedi fra le Province e i Comuni che erano stati istituiti nel 1859 dal ministro dell’Interno del Regno di Sardegna Urbano Rattazzi, per essere poi soppressi nel 1927. Nel 2000 il testo unico degli enti locali li ha tuttavia formalmente riesumati e in giro per l’Italia ne è spuntato di nuovo qualcuno.

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Calabresi Autonomisti Liberi

Presentato ufficialmente domenica mattina nella biblioteca comunale il movimento “Calabresi Autonomisti Liberi Calabria” che intende gareggiare con suoi rappresentanti nella prossima competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale.

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Gli Autonomisti si presentano

Tonino Simonelli lancia il suo messaggio ai cittadini di Tropea, invitandoli a partecipare al dibattito organizzato per stamane alle 10.30 nella biblioteca comunale “Albino Lorenzo” dal movimento politico “Calabresi Autonomisti Liberi” (CALabria). «Popolo di Tropea – scrive il referente per la cittadina tirrenica – non delegare, ma partecipa attivamente alla scelta del governo della tua città».
Secondo Simonelli Tropea ha bisogno di «essere amministrata da persone umili, che amano e conoscono bene i problemi del territorio e dei cittadini», poiché «per troppo tempo abbiamo creduto alle promesse fatte dai balconi, che hanno dato come risultato un’immagine di Tropea livellata verso il basso».

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Pubblicamente è un’alternativa

Da “Pubblicamente” arrivano le prime puntualizzazioni sulle insistenti voci circolanti da giorni, che vedrebbero il comitato avvicinarsi al Pd. «Smentisco – chiosa Francesco Arena – queste voci». Il rappresentante del gruppo, che in caso di una lista autonoma formata dal gruppo sarebbe il candidato a sindaco, ribadisce che «in una situazione simile a quella vociferata o se si connotassero simili architetture, il sottoscritto prenderebbe le distanze da siffatte ipotesi».