Certi gesti estremi di amore ci richiamano l’immenso amore di Cristo che ci ha amato fino a donare tutto se stesso: ma non sempre trova corrispondenza di amore. E al sacrificio della sua vita data per noi si aggiunge la nostra ingratitudine.
Fede e dintorni
Significativo recupero di ex voto religiosi
Milano – Oltre cinquemila dipinti ex voto ritrovati dai Carabinieri e restituiti ai legittimi proprietari (santuari, chiese…). L’indagine, nata quasi per caso grazie al “fiuto” di un militare e alla sua passione per l’arte, iniziò nel 2015 e, dopo un grande lavoro di ricostruzione, è arrivata a conclusione nei giorni scorsi. Le opere ritrovate raffigurano momenti di vita famigliare, lavorativa o di devozione, commissionati da fedeli in segno di ringraziamento per una grazia ricevuta: «tracce preziose di una storia di fede, del vissuto del popolo di Dio».
Le sorprese della Provvidenza
Ci sono casi nella vita che fanno gridare al miracolo. Qualcuno dirà: “Sono semplici coincidenze”; ma a chi credeveramente, la semplice coincidenza è la risposta di Dio alla sua fede. Se Dio ha fatto una promessa, niente e nessuno potrà impedire che essa si compia; solo la nostra incredulità e il nostro dubbio sono l’unico ostacolo per impedirci di vedere la gloria di Dio.
Amare il prossimo salva la propria vita
Il freddo patito in questo inverno, insieme alla storia di oggi, ci induce a considerare i disagi di tante persone che continuano a soffrire a causa del freddo intenso e di altre emergenze. Esse sperano di trovare solidarietà e cuore aperto. Un vero cristiano non chiude gli occhi e soprattutto il cuore a chi soffre e sa che ogni opera di bene che farà ad un bisognoso lo farà allo stesso Gesù: “Ero nudo e mi avete vestito, affamato e mi avete dato da mangiare!”
Il giorno di Mamma Natuzza
La grande celebrazione, con l’inizio del Processo diocesano per la beatificazione di Natuzza Evolo, si è svolta sul sagrato della nuova Chiesa, davanti alla spianata di Villa della Gioia gremita di fedeli. Il vescovo diocesano Mons. Luigi Renzo ha portato anche la sua commossa testimonianza personale più recente. Poi la prima sessione dell’inchiesta diocesana presieduta dal vescovo Luigi Renzo con il giuramento dei membri del tribunale ecclesiastico.
Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra
Le motivazioni per uccidere “legalmente” il prossimo storicamente hanno fatto un cammino di liberazione, anche religioso. La vita è un valore che nessuna motivazione può annullare. Ma ancora ai nostri giorni sono forti le tensioni: si continua ad uccidere. Sopratutto si tenta di uccidere il bene (il perdono, la misericordia). Perché? Perché il male ha paura del bene e sa che ne esce sconfitto; perché l’odio si accanisce contro l’amore che perdona, sapendo che non riuscirà mai ad amare. E nell’amore c’è la vera vita! E perché Dio è Misericordia. Papa Francesco ha una espressione stupenda: «Dio perdona non con un decreto, ma accarezzando le nostre ferite del peccato»
Migliaia di fedeli alla “Villa della Gioia” di Paravati
La cerimonia solenne che ha aperto la causa di beatificazione di Natuzza Mons. Luigi Renzo: «Natuzza è vissuta con questo stile di distacco e di umile abbandono nelle mani del Signore. Ci ha lasciato la sua testimonianza di donna, di mamma e di cristiana innamorata di Gesù, al punto da sacrificare tutto a questo scopo. […]
Prendersi cura di ciò che è più importante
Qual’è la cosa più importante nella nostra vita? Le risposte saranno certamente varie, perché vari e diversi sono gli interessi delle singole persone e si potrebbero ricostruire graduatorie senza numero: la ricchezza, la fortuna, il successo, la carriera, la famiglia… Nel Vangelo di Matteo (6, 21) Gesù dice: “Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore”. – La gloria di Dio è l’uomo vivente – diceva S. Ireneo, che aggiungeva – E l’uomo è felice quando vede Dio!
Cerimonia d’inizio del processo di beatificazione di Natuzza Evolo
Diretta streaming anche dalla pagina facebook di tropeaedintorni.it Si prevedono centinaia e migliaia di pellegrini provenienti da diverse regioni italiane che fin dal mattino visiteranno la tomba di Mamma Natuzza e i luoghi della Villa della gioia Il giorno tanto atteso da migliaia di devoti e fedeli di Mamma Natuzza è quasi arrivato. Domani, sabato […]
Un timbro per i più poveri in Vaticano
La carità di Papa Francesco ai tanti poveri che egli soccorre si manifesta con una fantasia che sorprende sempre: pizze, gelati, docce, barbiere ecc… E le medicine? Sopratutto di quelle hanno bisogno i poveri e non hanno possibilità di comprarle. Ma anche a questo ha pensato Papa Francesco: i poveri che non possono comprarle, le avranno gratuitamente, grazie ad un particolare timbro che Papa Francesco ha affidato all’équipe sanitaria che opera sotto il colonnato di San Pietro. Quel timbro sulla ricetta medica è un vero lasciapassare per i poveri.
La ragazza che non sopportava suo padre
Papa Francesco nelle recente Esortazione post-sinodale “Cristo vive!” si rivolge a ai giovani: “Al mondo non è mai servita né servirà mai la rottura tra generazioni. Sono i canti di sirena di un futuro senza radici, senza radicamento. È la menzogna che vuol farvi credere che solo ciò che è nuovo è buono e bello. L’esistenza delle relazioni intergenerazionali implica che nelle comunità si possieda una memoria collettiva, poiché ogni generazione riprende gli insegnamenti dei predecessori, lasciando così un’eredità ai successori”.
Importante capire i bambini
“I bambini ci danno lezioni conitnue: perché si fidano di mamma e papà e non hanno paura di dipendere da loro”. Un bel richiamo per gli adulti che del loro Padre celeste non hanno tanto fiducia. – Gli adulti dovrebbero impegnarsi a comprendere di più i bambini e non mortificarli con pose fin troppo moralistiche. Una società senza bambini è triste e grigia! – La Madonna benedica le nostre famiglie e assista i loro figli, come ha assistito il Bambino Gesù.
Buone opere come vanità
La tangente della vanità delle buone opere, un pericolo per chi vuol fare il bene. – Come si fa a pagare una cena duecento euro e poi far finta di non vedere un uomo affamato all’uscita dal ristorante? E come si fa a parlare di digiuno e penitenza e poi non pagare i contributi alle collaboratrici domestiche o il giusto stipendio ai propri dipendenti ricorrendo al salario in nero? C’è il rischio continuo di cadere nella tentazione della «tangente della vanità» delle buone opere. (Papa Francesco). – “Quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. (Mt 6, 1,3-4).
Un cameriere guadagnò un ristorante
Una simpatica storia riferita a un Napoleone in difficoltà, insegna che è utile accogliere chi è in difficoltà. La Lettera agli Ebrei, nella Bibbia, ricorda al cap 13, 2 “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Gesù stesso si nasconde nel povero, nell’affamato, nella vedova, nel figlio abbandonato e così via. Accogliendo loro, accoglieremo Gesù; riceveremo il centuplo sulla terra, e poi il paradiso.
Il Padre misericordioso
La nostra società deve cercare la riconciliazione con la vita nella famiglia voluta da Dio: papà, mamma, figli. – No all’utero in affitto, nuova frontiera dello schiavismo, mero atto commerciale, che prevede lo sfruttamento di donne, spesso in stato di indigenza, per realizzare il capriccio egoistico di alcuni soggetti e per sviluppare il business degli allevamenti di essere umani”. Alcune organizzazioni ormai non hanno alcuna vergogna di offrire “listini” di donne disposte ad affrontare una gravidanza per conto di altri soggetti (coppie etero sterili, coppie omosessuali, single). La misericordia del Padre celeste scenda sulla famiglia e su chi la cerca con cuore sincero.
La famiglia ostaggio di politiche contrapposte?
Al XIII Congresso mondiale sulla Famiglia in corso a Verona, il vescovo della città, Monsignor Giuseppe Zenti, ha detto con chiarezza: “In comunione con la Chiesa e con Papa Francesco desiderio dire che la famiglia è mirabilmente descritta nella Bibbia come unione tra un uomo ed una donna che generano i figli. La Famiglia è un’opera d’arte di Dio. Ci sono altre forme come le unioni civili che hanno un grande valore: non ci deve essere scontro, ma dialogo e rispetto reciproco”. – Una preghiera quotidiana della famiglia e per la famiglia aiuterà credenti e non credenti a rispettarsi serenamente.
India. Sentenza riparatrice in beneficenza ai poveri
“I poveri li avrete sempre con voi”, avverte Gesù (Marco 14, 7). Per vederli, i poveri, bisogna avere occhi e cuore, come chiesa, comunità e società. Solo se siamo disposti a vedere con il cuore, troveremo le tante vie della solidarietà, come quella di questa storia dei nostri giorni: devolvere in cibo e altri aiuti umanitari ai bambini poveri e orfani il risultato dei contenziosi legali che affliggono quotidianamente tanti esercizi pubblici, aziende di lavoro e privati cittadini.
Pastore buono e sentinella
Mons. Munzihirwa, testimone della verità, simbolo della resistenza pacifica di un popolo che dice NO alla guerra. – Denunciò in modo chiaro il Ruanda, colpevole di «un saccheggio in atto da 30 anni» con il sostegno «di alcune potenze occidentali che si sarebbero servite della sua posizione geografica per assicurarsi il controllo sul futuro politico, economico e strategico del Congo». Era un testimone particolarmente scomodo e, per questo, andava eliminato. Si attende con fiducia il riconoscimento ufficiale del martirio.
Imparare dalle fragilità
Dalla storia dei due vasi cinesi impariamo che le nostre fragilità, le nostre “crepe”, dalla misericordia di Dio possono essere trasformate in dono per gli altri. Basta affidarsi a Lui. Anche il peccato, perdonato e redento, aiuta a costruire una vita nuova e bella. – Il segreto di una vita matura è riparare le ferite degli uomini e del mondo, farsi balsamo per quelle ferite, anche quando sembra che non possano guarire (cit).
Guarire dalla depressione con la fede
Diceva padre Giovanni Semeria (1867-1931), di cui è in corso il processo di beatificazione: “Le malattie sono tutte brutte, i malati bisogna compatirli tutti e sempre. Ma la malattia della depressione compatitela molto”. – Grazie all’umiltà di chiedere aiuto in quel malessere e alla vicinanza assidua di varie persone riacquistò la salute e si diede alle opere di carità. E visse una vita piena. – Anche don Patricello, testimone dei nostri giorni, ne è convinto e incoraggia von la sua storia.