Si celebra il 1° settembre 2019 la “XIV Giornata mondiale del creato”. Un’occasione per riflettere a 360 gradi sull’importanza di salvaguardare la natura e l’ambiente in cui viviamo. Per farlo serve un’azione coordinata e solidale. È necessario intervenire, infatti, sia a livello personale sia a livello comunitario, e occorre far presto. Il creato soffre e in alcune zone la situazione si fa insostenibile. Ma se il creato soffre, la vittima predestinata a soccombere è l’uomo, al tempo stesso vittima e carnefice. La natura che deturpa per motivi economici, sociali ed egoistici non manca mai di presentare il conto, ma purtroppo i primi a pagare sono sempre i poveri.
Fede e dintorni
Per non ridurci ad essere farisei
Gesù ancora oggi ammonisce in particolare gli “uomini religiosi”, cioè quei credenti che a causa della loro osservanza e pratica religiosa si convincono in cuor loro di essere giusti di fronte a Dio e finiscono per disprezzare gli altri. Gesù ammoniva i farisei: “Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che tra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole” (Lc 16,15). L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore. Eppure, ancora oggi, com’è facile rimanere intrappolati in atteggiamenti da fariseo!
L’angelo dei disabili mentali del Sudafrica
Straordinaria è la storia di Domitilla Rota, l’angelo dei disabili mentali del Sudafrica, vissuta insieme al marito Daniel Hyams incontrato nel bergamasco quando era un giovane soldato sudafricano in fuga. Insieme diedero vita a centri per la cura e l’assistenza ai minori e a disabili mentali. Alla loro opera è stata riconosciuta la dimensione sociale e spirituale dall’allora presidente sudafricano Nelson Mandela. Domitilla soleva dire che ognuno di noi è chiamato ad essere le mani di Gesù. Un’opera che ha messo al centro la sacralità della vita, fiore coltivato nella Casa del piccolo Eden, dove cura e accompagnamento diventano amore e speranza. Domitilla, ora, è in cammino verso la beatificazione.
L’amore per i poveri guarisce
Tristezza, depressione e noia caratterizano la vita di tante persone, anche giovani, perché non riescono a trovare un senso vero alla loro vita. E finisce col diventare una malattia difficile da curare. Occorre impegnarsi ad aiutare queste persone in difficoltà a ritrovare il gusto della vita e la gioia di donarsi agli altri. Il volontariato nel bene è una grande possibilità di ritrovare ciò che si era perduto. Chi si impegna a dare gioia agli altri, riceve in pienezza la gioia della vita.
Santa Monica, una mamma di riferimento
Santa Monica fu una mamma discreta, tenace, che seppe soffrire e attendere che il figlio aprisse gli occhi e camminasse con i propri piedi sulle strade di Dio. – Avere una mamma santa è più che avere una mamma “per amica”. E non pare esagerato l’accostamento che lo stesso S. Agostino fa vedendo nella mamma quasi una icona della Chiesa di Dio che veglia sui suoi figli, soffre per loro e prega per la loro salvezza.
Come riconoscersi peccatori
Riconoscersi peccatori è necessario, anche se cambia il modo di esprimerlo. C’è chi si batte il petto, c’è chi si mette in ginocchio, c’è chi non osa alzare lo sguardo per incrociare quello di Cristo o andando in chiesa rimane discretamente dietro una colonna. L’apostolo Pietro arrivò perfino a dire a Gesù: “Signore, allontanati da me perché sono un peccatore” (Lc 5,11). Ognuno può esprimersi con i gesti che gli facilitano la “personale confessione”. Un celebre pittore, Rembrandt, trovò il suo personalissimo modo.
Tutti uniti per salvare l’Amazzonia
In questi ultimi giorni la Chiesa in tutto il mondo ha levato unanime il grido perché si salvi l’Amazzonia dai rovinosi incendi che la stanno consumando. Ieri c’è stato anche l’appello di Papa Francesco per l’Amazzonia: fermare al più presto gli incendi. E’ cresciuta la pressione internazionale, l’emergenza è sul tavolo del G7 in corso a Biarritz, in Francia. E finalmente è scattato il piano per fermare i roghi con il dispiegamento di oltre 44 mila soldati affiancati da mezzi aerei, navali e terrestri. Ma la vigilanza deve continuare costante: è in gioco il futuro dell’umanità.
La porta stretta della vera vita
La porta stretta della vera vita è per l’uomo nudo ed essenziale, che lascia giù tutto ciò di cui si gonfia: ruoli, portafogli gonfi, l’elenco dei meriti, i bagagli inutili, il superfluo. La porta è stretta, ma è sempre aperta. – La porta stretta significa significa rispettare la natura e i diritti di chi l’abita – La porta stretta significa rinunziare ai propri cattivi interessi perché tutti possano vivere. – La porta stretta apre alla vera vita.
Bambini e animatori tutti in scena
“Bella Storia”. La missione dell’associazione, guidata da Maria Rosaria Cortese Anche quest’anno l’oratorio estivo organizzato dal Centro di solidarietà “don Mottola” Anche quest’anno, come ormai avviene da diverso tempo e in coincidenza con la chiusura delle scuola Primarie, ha preso vita l’oratorio estivo organizzato dal Centro di solidarietà “don Francesco Mottola”, presso i locali dell’ex […]
Il parroco ucciso dai nazisti per salvare il paese
Don Alcide Lazzeri, il parroco di Civitella in Val di Chiana ucciso dai nazisti il 29 giugno 1944: fu la prima delle 244 vittime della rappresaglia nazista e disse: «Uccidete me e lasciate libero il mio popolo». Ma non fu ascoltato. La strage fu seguito dall’oltraggio alle ostie consacrate e al cadavere del sacerdote che fu bruciato. Ma quel giorno nacque una vocazione: un chierichetto, presente alla strage, diventerà sacerdote e vescovo, mons. Luciano Giovannetti, oggi 85 anni. Il 29 giugno scorso c’è stata l’apertura della causa di beatificazione con l’arcivescovo diocesano mons. Riccardo Fontana. Oltre alla medaglia d’oro il comune di Civitella in Val di Chiana ha intitolato la piazza a don Alcide Lazzeri.
La Beata Margherita, cieca e disabile
La Beata Margherita da Città di Castello (1287-1320), di nobili origini, viene abbandonata dalla sua famiglia perché cieca, zoppa e gobba. Margherita si rivolge al Terz’Ordine di San Domenico, alla cui regola la sua vita si uniforma perfettamente, nella penitenza e nella preghiera. Gravemente disabile, oggi può essere di aiuto a molti; il suo è un messaggio potente contro la cultura dello scarto della nostra società. Intanto a Città di Castello tutti aspettano e sperano le sua canonizzazione.
La purezza del cuore
Oggi la castità non sembra interessare molto, perché per molti versi è fraintesa e confusa con la verginità. Tuttavia conserva un fascino che attira, perché mette in evidenza un cuore libero dalla libidine e profumato di vero rispetto per sé e per gli altri. La castità abita prima di tutto nel cuore, non semplicemente nei nostri atti esterni. La persona pura nel suo cuore diventa oltremodo attraente.
Al via la nave ospedale “Papa Francesco” in Amazzonia
Papa Francesco ha spesso ricordato come la Chiesa sia chiamata “ad essere un ‘ospedale da campo’, accogliendo tutti, senza distinzioni o condizioni”. Ora con questa iniziativa, la Chiesa si presenta ora anche come un ‘ospedale sull’acqua’, “che porterà la Parola di Dio e offrirà accesso a una salute migliore alle popolazioni più bisognose, specialmente le popolazioni indigene e fluviali, che vivono lungo un tratto del Rio delle Amazzoni per 1.000 chilometri”. Si tratta di oltre 700 mila abitanti di località amazzoniche raggiungibili solo per via fluviale, nello stato brasiliano del Pará.
I bambini e la morte
I bambini morti ce li immaginiamo già come angeli in cielo, in senso religioso o poetico. A tutti i bambini e non solo loro, piacerebbe vivere per sempre. Anna Frank scrisse nel suo diario: “Mi piacerebbe poter vivere dopo la morte”. Ed è quello che vuole Dio, che ha ci ha creato per l’eternità. Desideriamo e chiediamo per noi l’eternità beata. Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità! Noi vivremo in eterno tutto quanto abbiamo donato agli altri: perciò vale la pena investire qui”.
L’uomo che salvava i disperati
Don Ritchie, l’Angelo del “The Gap”, l’uomo australiano che in oltre 40 anni ha salvato 160 persone che volevano suicidarsi gettandosi dalla cima della scogliera detta “The Gap”. Donald si è spento nel 2012 nella sua casa vicino al The Gap a 86 anni. L’anno precedente gli era stato conferito il premio come eroe locale dell’anno e gli era stata consegnata la medaglia dell’Ordine dell’Australia, il più alto titolo onorifico del Paese.
Il fuoco di Gesù, i discepoli oggi, Nadia Toffa
Nadia Toffa e il fuoco di Gesù – Gesù dice : «Sono venuto a portare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» Il fuoco e lo zelo per la salvezza del’umanità, fatta di uomini e donne con le loro storie di dolore e di sofferenze. Di questo fuoco è rimasta accesa Nadia Toffa, che non si è risparmiata per lottare contro ingiustizie e oppressioni. Una “iena” che azzannava il male e nello stesso tempo una tenera colomba: semplice, gioiosa, libera da ogni compromesso ella arrivava diritto al cuore di chi l’ascoltava. – La malattia (il cancro) ha vinto il suo corpo a 40 anni, ma il suo spirito si è trasfigurato nella luce del suo Signore. Ed ora è nel mondo della luce, anche se il nostro occhio conserverà l’immagine di una semplice bara bianca. – Questa donna lascia un grande insegnamento: come bisogna affrontare la vita sia nei momenti allegri che in quelli difficili. Perciò non si deve temere di avere presente questa donna, forte, coraggiosa, tenace, dolce e di grande professionalità con la quale ha sempre svolto il suo difficile lavoro di giornalista non allineata con abnegazione ed impegno. Ed ha avuto il coraggio di correre fino all’ultimo!
Dio ti aiuta, ma tu fai la tua parte
Fai la tua parte e non lamentarti con Dio! La preghiera non è un gettone da inserire nel distributore di grazie. Dio già ci ha dato abbastanza perché ci mettiamo all’opera. E quando avremo fatto la nostra parte con i doni che lui già ci ha donato, allora potremo gridare fiduciosi: “Aiutaci, Signore!”.
Voler bene, redenzione in atto
Santa Teresa di Calcutta,1910– 1997, religiosa albanese, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. – Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l’ha resa una delle persone più famose al mondo. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II. E’ stata proclamata santa il 4 settembre 2016: un evento mondiale. – La via che ha seguito è stata quella di amare concretamente la persona abbandonata che incontrava. Amarla fino a farle sentire che quell’amore veniva da Cristo, che ha dato la sua vita per tutti.
Tropea, la processione in mare del 15 agosto non si svolgerà
A causa delle avverse condizioni meteo Il programma alternativo sarà il seguente: nel pomeriggio (ore 16:30) le statue saranno comunque poste sotto il portico del Santuario, dove rimarranno per la venerazione dei fedeli fino alla celebrazione della Santa messa (ore 19:30) Il 15 agosto, nel giorno di Ferragosto, la Chiesa celebra la solennità dell’Assunzione […]
Assunzione: il pensiero alla patria celeste
Oggi, 15 agosto, solennità di Maria SS. assunta in cielo. Mentre siamo immersi nello splendore e nel caldo del sole di ferragosto, liberiamo la nostra nostalgia del cielo e cantiamo di cuore: “Al cielo, al cielo, al ciel! Andrò a vederla un dì!”