Fede e dintorni

Anello di fidanzamento per la mamma

Mamma Dolores, mamma coraggio, mamma del noto calciatore Ronaldo: «Ha affrontato molti dolori e ha fatto molti sacrifici, ma è stata più forte di tutto. Dio l’ha ricompensata». –  E in questi giorni hanno fatto clamore le lacrime di Ronaldo per il padre, che nella vita si è arreso: “Non mi ha mai visto ricevere premi”. Un padre sconfitto dall’alcol e perdente nella vita. Un padre che alla fine della sua vita stava per ritrovare un po’ di orgoglio nel successo del figlio. Solo che di questa storia ha visto solo l’inizio. E le lacrime di Ronaldo cercano di riscattarne la figura.

Cultura e Società Fede e dintorni

Istituto degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore – Tropea

25° anniversario della morte della Serva di Dio Irma Scrugli Domenica 22 settembre 2019 alle ore 18:00 celebrazione della Messa nella Chiesa Concattedrale di Tropea Il 22 settembre p.v. ricorre il 25° anniversario della morte della Serva di Dio Irma Scrugli,avvenuta nel 1994 a Tropea. Nata a Tropea il 4 settembre 1907, Irma Scrugli apparteneva […]

Fede e dintorni

La gente ama il suono delle campane

Che contraddizione! Una società laica, come la nostra, sembra non amare il suono delle campane. La gente comune, di cui è composta la società, invece ama il suono delle campane e non vorrebbe essere privata di un suono che accompagna la sua giornata. Una ipersensibilità laicista vorrebbe silenziarle del tutto, ma l’amore della gente le vuole mantenere ancora vive, almeno nelle ore in cui è permesso farlo secondo il decreto locale di ogni diocesi.

Fede e dintorni

Insieme le reliquie dei Santi Apostoli Pietro e Andrea

Roma, Vaticano, 29 giugno 2019: la delegazione del Patriarcato di Costantinopoli riceve il reliquiario con le reliquie di San Pietro che furono rinvenute nella famosa nicchia funeraria scoperta nel 1952 insieme ad un prezioso graffito che recita, in greco «Pietro è qui». – Le reliquie sono poste in un reliquiario donato a Bartolomeo I e sono accompagnate da passo della Prima lettera di Pietro: “Cristo morì per voi, lasciandovi un esempio da seguire” (1Pt 2,21).

Fede e dintorni

La gioia di ritrovare chi si è perduto

Gesù ci rivela il vero volto di Dio che è misericordia. Gesù racconta tre parabole che ci presentano un Dio instancabile nella ricerca dell’uomo: la pecorella smarrita, la moneta perduta e il padre misericordioso. I tre racconti ci aiutano ad assaporare il mistero di Dio, ricco di misericordia, che non abbandona mai le sue creature; un Dio che non ci lascia mai in pace finché non troviamo pace in lui (S. Agostino).

Fede e dintorni

La coscienza ci tiene svegli

La coscienza è la presenza di Dio nell’uomo;quando ascolta la sua coscienza, l’uomo prudente può sentire la voce di Dio che gli parla. Una coscienza senza Dio è un tribunale senza giudice. In genere una coscienza retta non inganna mai; resta la vera guida dell’uomo. Essa sta all’anima come l’istinto sta al corpo. La grazia di Cristo opera anche in ogni uomo che, seguendo la retta coscienza, cerca e ama il vero e il bene, ed evita il male. La coscienza non ci impedisce di commettere peccati, però, ci nega il piacere di goderceli.

Fede e dintorni

Il doodle di Google per Ruth Pfau

Il 9 settembre scorso Google col suo doodle di apertura, ha ricordato la figura e la nascita 90 anni prima a Lipsia di Ruth Pfau. Un segnale per sottolineare il rilievo che l’opera della religiosa ha avuto e continua ad avere, diventando esempio di impegno contro la lebbra ma ancor più contro la discriminazione che l’accompagna. Ruth , una suora medico tedesca, ribattezzata la ‘Madre Teresa pachistana’ per la sua instancabile lotta contro la lebbra. Davvero felici di averla conosciuta grazie ad un semplice doodle (scarabocchio, appunto) di Google: uno scarabocchio che ha aperto la porta un bene immenso che ha illuminato una parte di umanità. Nel 1988 il governo pachistano le concesse la cittadinanza pachistana e dopo la sua morte, avvenuta il 10 agosto 2017, la onorò con funerali di stato.

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La Beata Maria Celeste Crostarosa redentorista

La Beata Maria Celeste Crostarosa, redentorista, fu una donna intimamente libera, una mistica innamorata, una madre e maestra, libera e fedele, posseduta da Dio e vicina ai fratelli. Ha cantato Dio con la forza dell’amore, della preghiera e dell’intelligenza. Ha vissuto nella ricerca dell’Assoluto, dell’amore per Dio e per ogni fratello. La nostra società dovrebbe imparare a conoscere questa grande donna per la eccezionale ricchezza della sua umanità e spiritualità.

Cultura e Società Fede e dintorni

Processione Madonna di Romania, Tropea 9 settembre 2019

Anche quest’anno la città ha commemorato in modo solenne la sua celeste Patrona. Il video in HD Monito del Vescovo a difendere la città da quelli che le vogliono male, per custodirla nella bellezza, dignità e civiltà Secondo la tradizione secolare, la città di Tropea ha voluto esprimere coralmente la propria devozione verso la sua […]

Fede e dintorni

Suora italiana salva-bimbi in Messico

L’unione fa la forza e i bambini hanno una vita migliore – Una suora siciliana, suor Elisabetta Petruzzella, e una ex manager, Marilena Moneta, una milanese sposata in Messico discendente del premio Nobel per la pace Ernesto Moneta, iniziano a collaborare a favore dei bambini di San Marcos Jilotzingo. Ogni mese Marilena prende il fuoristrada, indispensabile per le disastrate strade messicane, e porta quaderni, penne e giochi a San Marcos. Dal terreno comprato dalle suore, nasce un asilo per i bambini che conosceranno una realtà ben diversa dalla vita in strada. “E’ bello far vedere ai bambini che il mondo è anche altro!”.

Fede e dintorni

La preghiera e l’azione

“Ora et labora”, “Prega e lavora!” – Un po’ di questa sapienza farebbe ad evitare i dannosi stress quotidiani; se lasciamo da parte la preghiera, e ci dedichiamo solo all’azione, gireremo attorno a noi stessi, senza andare avanti e ciò che è peggio, caderemo nell’abisso”. – La preghiera unita al lavoro realizza miracoli: trasforma e feconda ogni opera che ci accingiamo a fare.

Fede e dintorni

Gesù e la sequela radicale

Papa Francesco viene salutato seminatore di pace e di speranza non solo dai popoli africani presso i quali si è recato in visita in Mozambico, Madagascar e Mauritius, ma anche dai popoli di tutto il mondo ai quali egli si rivolto: “Invito tutti ad unirvi alla mia preghiera perché Dio, Padre di tutti, consolidi in tutta l’Africa, la riconciliazione fraterna, unica speranza per una pace solida e duratura” – Pace, speranza e riconciliazione sono il filo conduttore del suo viaggio ancora in corso attraverso ncontri politici, pastorali e interreligiosi. La spera c’è ed anche tanta. Ma occorre pregare per la buona volontà dei potenti.

Fede e dintorni

Akamasoa e Padre Pedro aspettano Papa Francesco

Madagascar. Akamasoa da discarica di Antananarivo, capitale del Madagascar, a città di vita vera, nuova, aperta all’universalità. E’ quanto ha realizzato Padre Pedro Opeka, missionario lazzarista argentino, già ottimo giocatore di calcio. Ha realizzato questo miracolo sociale e religioso in una periferia maleodorante, dedicando interamente la sua vita. L’incontro con Papa Francesco sarà un incontro di festa, di gioia, di quella vera gioia che solo i poveri riscattati sanno trasmettere.

Fede e dintorni

La preghiera come guarigione

La preghiera è come una medicina, un balsamo del corpo e dello spirito. Anche la scienza ha largamente dimostrato che la pratica religiosa può influire sullo stato di salute, facendo ammalare meno e guarire prima… Più che la guarigione fisica, o al di là della guarigione fisica, Dio guarisce l’anima della persona perché sia felice e abbia la pace, anche nella malattia.

Fede e dintorni

Iman in Nigeria salva 262 cristiani

Abubakar Abdullahi, iman in Nigeria, salva 262 cristiani. Per questo il Dipartimento di Stato americano gli ha consegnato un premio prestigioso, “The International Religios Freedom Award”, perché dimostra come tra i musulmani ci siano molte persone ricche di senso della carità, pronte a rischiare la propria vita per salvare quella dei cristiani, nonostante la furia omicida dei musulmani radicali estremisti. Dopo i ripetuti attacchi terroristici, per andare a messa, i cristiani sono costretti a farsi accompagnare da una scorta, come si vede nei video che sono sul web.

Fede e dintorni

Notre-Dame, il perdono del vescovo ucciso

L’ arcivescovo francese di Parigi, Mons. Sibour, fu assassinato il 3 gennaio 1857 nella cattedrale di Notre-Dame, durante la festa di Santa Genoveffa, da un ex sacerdote di nome Jean-Louis Verger, che aveva beneficato il giorno prima. Nel 1853 aveva celebrato il matrimonio di Napoleone III di Francia. L’assassino si mostrava convinto di aver fatto un grande gesto per la Francia, perché vedeva nel Vescovo un’assoluta fedeltà alla sede di Roma. – Il vescovo, spirando, disse: “– Perdono di cuore! Aiutate quell’uomo e la sua famiglia!”.

Fede e dintorni

La leggenda di Eva e di Gesù Bambino

Il peccato originale mise l’uomo (Adamo) e la donna (Eva) di fronte a Dio non più come sue creature, ma come suoi “concorrenti”: essi accolsero la tentazione di diventare come Lui. Ma poi i loro occhi si aprirono e scoprirono di essere “nudi”, spogliati della grazia divina e diventati “brutti”. – Dio non li volle perdere e decise una grande invenzione d’Amore: mandare il suo Figlio tra gli uomini ad insegnare come essere figli. La liturgia, pensando al grande amore di Dio per l’umanità, canta nella notte del Sabato Santo: “«Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande Redentore!» – Così l’uomo redento rinasce e diventa più bello.

Fede e dintorni

Quando l’amore si fa cura

Dopo 31 anni in stato vegetativo, accudito dai genitori nella casa di famiglia a Collebeato (Brescia), il cuore di Cito, così era chiamato Ignazio Okamoto, ha smesso di battere il 25 agosto 2019. Il papà ha come sintetizzato: «I suoi 31 anni di silenzio pieni d’amore… La vita è così. Va vissuta, non ragionata» – Ignazio aveva subito, quando era ventenne, un incidente automobilistico. – Era accudito con amore dalla famiglia a casa. – La rivoluzione cristiana dell’amore che cura – In una società in cui la malattia comportava l’esclusione sociale senza ritorno, le parole e i gesti di Gesù hanno portato Dio nella vita di tutti, soprattutto di quelli che soffrono. Una vita che va vissuta, aiutata, amata.