Da Bordeaux a Roma a piedi con due asini: il viaggio di una famiglia francese per incontrare Papa Francesco.
La famiglia francese Payelle ha affrontato un viaggio a piedi lungo otto mesi da Bordeaux a Roma per vedere Papa Francesco. Una coppia di medici con tre bambini insieme a due asinelli hanno raggiunto il Vaticano. I pellegrini sono arrivati in Piazza San Pietro sabato scorso, il giorno della celebrazione di Sant’Antonio Abate, giorno nel quale sono stati benedetti gli animali. C’è da notare che nella Capitale la famiglia Payelle ha lasciato a bocca aperta i cittadini che l’hanno immortalata al suo passaggio per le strade della città. Una scena tenera e significativa.
Fede e dintorni
Dio non si lascia vincere in generosità
Dio non si lascia vincere in generosità. Egli semina la sua presenza nel nostro mondo, poiché «in questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi» per primo. Il suo amore ci dà la certezza profonda: siamo cercati da Lui, siamo aspettati da Lui.” – Per cambiare il mondo in meglio bisogna fare del bene e farlo anche a chi non è in grado di ricambiarci, come ha fatto il Padre con noi, donandoci Gesù.” – Dio, che non si lascia vincere in generosità, si serve di ognuno di per aiutare i fratelli.
Mamma Lucia, la mamma dei morti in guerra
“Seppellire i morti”, “Pregare per i morti”: sono opere di misericordia che Mamma Lucia, molto religiosa, ha sentito in maniera impellente. Si dedicò con amore materno a ritrovare i resti dei militari caduti e a ricomporli in cassette di zinco. Il suo obiettivo era quello di restituire le salme alle loro madri o di consentire loro un facile ritrovamento delle stesse. Diceva: “Sono tutti figli di mamma!” – Le cassettine di zinco venivano trasportate nella Chiesa di Santa Maria della Pietà, la chiesa più antica del Borgo Scacciaventi di Cava, ed è lì che Mamma Lucia si recava a pregare ogni mattina fino al 1980, anno in cui, a causa del terremoto, la chiesa fu dichiarata inagibile. – Gli alti riconoscimenti ricevuti hanno messo in luce l’umanità amorosa e pietosa di Mamma Lucia, senza scalfire minimamente la sua umiltà.
Il diacono e il vescovo balbuziente
La festa di San Vincenzo di Saragozza, diacono e martire, ci ricorda come non servono necessariamente qualifiche per diventare maestri e guide nella comunità cristiana. Basta un amore sincero e la volontà di testimoniare senza tradimenti il Vangelo.- Quando il Vescovo e il diacono Vincenzo vennero arrestati, probabilmente nell’anno 304 durante la violenta persecuzione anticristiana scatenata da Diocleziano, apparve chiaro che tra i due il più “pericoloso” era Vincenzo, il cui eloquio era accompagnato dalla solida volontà di non cedere al persecutore. Pertanto fu costretto a subire atroci torture che lo portarono alla morte.
Un calzolaio di eccellenza
In un piccolo paesino dell’entroterra lucano, Sant’Arcangelo (PZ), si fabbricano le scarpe per il regista cinematografico Francis Ford Coppola e per altre celebrità. Infatti, nella sua Bottega del calzolaio (in via Isabella Morra), Gianfranco Montano è riuscito a realizzarsi disegnando e creando scarpe maschili (ma non solo) su misura in modo artigianale e originale da attrarre larga clientela su scala internazionale. E le star internazionali vanno a farsi le scarpe da questo artigiano che per amore della sua arte ha lasciato il lavoro che aveva a Nord. “Ritrovare le radici… costruire il futuro… Indicare ai più giovani che si può essere creativi anche senza la necessità di espatriare. Una bella storia.
Benedizione degli animali in Piazza San Pietro
Come ogni anno, nella festa di sant’Antonio abate del 17 gennaio, Piazza San Pietro è stata quasi una “stalla sotto il cielo” nella tradizionale benedizione degli animali. E la Chiesa è ben contenta di continuare la tradizione; anzi la prevede nel “Benedizionale” ufficiale: “Invochiamo dunque la benedizione di Dio sopra queste creature e rendendo grazie al Creatore che le ha poste al nostro servizio, chiediamo di poter camminare sempre nella sua legge e di non venire mai meno alla nostra dignità umana e cristiana”.
Ecco colui che toglie il peccato del mondo!
Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”. Risuona in questa domenica il mirabile annuncio. Cristo è l’Agnello innocente, l’Agnello mite, l’Agnello vittorioso sulla stessa morte. Noi siamo chiamati a seguirlo.S. Alfonso chiedeva: “Dimmi Gesù mio, Agnello di Dio, dove vai carico di cotesta croce dopo aver aver tanto sofferto?” – Tu mi rispondi: “Vado alla morte, ed io vado contento, perché vado a morire per salvarti e per farti intendere l’amore che ti porto”. – “Mio Signore, la tua morte è la speranza mia”.
Settimana di preghiera e gentilezza
La Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani di questo anno ha un tema accattivante:“Ci trattarono con gentilezza” (Atti degli Apostoli 28, 2): una storia di divina provvidenza e al tempo stesso di umana accoglienza proposta dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo, che hanno preparato il materiale della Settimana di preghiera. Una storia riportata alla fine del libro degli Atti degli Apostoli e ambientata proprio a Malta e sul mare tempestoso che la circonda. – Alla gentilezza e accoglienza di ieri si contrappone l’indifferenza di oggi; l’indifferenza di chi, di fronte all’attuale crisi migratoria, si volta a guardare dall’altra parte. Si deve pregare e fare gesti concreti di unità. L’augurio per tutti noi e per le nostre Chiese è di rafforzare l’accoglienza cristiana e viverla con i gesti del Vangelo.
Siamo ricchi di doni, ma scontenti
La nostra vita è ricca dei doni che il Signore ci ha elargito. A noi resta il compito di scoprire, ogni giorno, ciò che riceviamo gratuitamente per valorizzarlo. – Infatti, Dio ha elargito molti doni anche a noi, ma spesso i nostri occhi sono incapaci di riconoscerli, o ce ne sentiamo padroni. – Dobbiamo sentirci preziosi agli occhi di Dio con i doni che egli ci dato. Egli ci ha amati in modo unico e speciale e noi dobbiamo imparare ad amare e donare con gratuità.
Tutti hanno una missione nella vita
Può sorprendere, ma tutti nella vita hanno una missione: nessuno è inutile. E nella vita di tutti i giorni facciamo fatica a pensare alla nostra missione. Distratti e pressati da mille urgenze e faccende, perdiamo di vista quello che sentiamo essere la ragione della nostra vita. Anche il cristiano ha la sua missione. Papa Francesco nel 2016 ebbe a dire: “Ogni cristiano ha una missione, stupenda e destinata a tutti. Ma è ostacolata dal maligno”. – Una volta che si capisce qual è la missione tutto il resto diventa relativo e secondario.
Le prove della vita e le nostre reazioni
Anche se in maniera diversa, tutti possiamo reagire positivamente alle difficoltà, facendo ricorso alle nostre personali risorse e decidendoci umilmente a chiedere aiuto a chi ce lo può dare, prima di tutto alla preghiera che ci mette in contatto con Dio, Gesù, la Madonna, i nostri Santi Protettori. – Con semplicità e verità. – Oh se pensassimo almeno un po’ a quante difficoltà vanno incontro i cristiani perseguitati nel mondo! Eppure sono proprio loro a mantenere giovane il volto del cristianesimo.
Tra schiavi e lebbrosi: il beato redentorista Donders
Il Beato Pietro Donders (1809-1887), olandese, ha speso la sua vita nella Guyana olandese, colonia penale, oggi stato indipendente col nome di Suriname. E’ stato operatore di misericordia nel tempo dell’oscuro e crudele colonialismo europeo. Fu un vero uomo di Dio ed oggi ancora può ispirare su come impegnarsi nel servizio de i più abbandonati. – Giovanni Paolo II lo ha beatificato in San Pietro il 23 maggio 1982, nel 250° anno giubilare della Congregazione del SS. Redentore.
Il foglietto della messa domenicale
L’anno prossimo compirà 100 anni il caro e prezioso «foglietto» della Messa che aiuta i fedeli a seguire la liturgia domenicale, sostenendo l’ascolto della Parola che è sempre necessario nell’assemblea cristiana. Il foglietto delle Paoline, «La Domenica», è uno strumento per i fedeli creato dal beato Alberione, e oggi si avvicina allo storico anniversario. E sono molti i fedeli che, al temine della messa, chiedono di portare il foglietto agli ammalati che hanno in casa. Anche qui, nonostante ci siano le tante trasmissioni televisive della Messa, il foglietto è gradito, perché pratico e sintetico.
La domenica del Battesimo 2020
La festa del Battesimo di Gesù celebra la pubblica manifestazione del mistero di Cristo ed è anche la celebrazione del nostro Battesimo, che riceve efficacia dal battesimo di sangue del Redentore che muore sulla croce per la nostra salvezza. – Dopo che Gesù ebbe ricevuto il battesimo nel Giordano, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».- Così il battezzato è l’uomo nuovo per la nuova umanità! Dice San Leone Magno: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”. – Rinnoviamo oggi le promesse del nostro Battesimo.
Lasciarsi sedurre da Dio
Non è un mistero: l’uomo di ogni tempo è sottoposto ogni giorno al rischio della seduzione. Ma ci si può anche lasciar sedurre da Dio, come diceva il profeta Geremia: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre… Nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”. (Ger 20,7) – San Paolo invita: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”- In altre parole “Innamoratevi di Dio”.
Aiutare, ma con lo stile del Natale
L’esperienza del Natale ha messo in evidenza la grande delicatezza di Dio nei riguardi dell’umanità: “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi per mezzo dei profeti, ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio” – . Il suo Figlio, Verbo eterno e Unigenito, non si è presentato con la potenza della sua gloria, ma con la tenerezza di un Bambino per attrarre l’amore degli uomini. – Si deve fare il bene; ma occorre che chi lo fa, impari la strategia del Natale: avvicinarsi alla persona per amarla.
Che vocazione: dal basket alla clausura
Che storia quella di una promessa della pallacanestro italiana, che dai campi di basket è passata alla clausura! E Oriana Milazzo ora è suor Chiara Luce delle Sorelle povere di Santa Chiara. Questa storia dimostra che mentre si assiste ad un calo di presenze nei seminari e nei noviziati, ecco spuntare vocazioni suscitate dalla chiamata del Signore. – «Chiedo per amore di Dio di essere ammessa alla professione dei voti temporanei in questa fraternità di sorelle povere di Santa Chiara per seguire la via della povertà e dell’umiltà del Signore Gesù Cristo ed essere con questa comunità un cuore solo e un’anima sola».
7 gennaio, celebrato il Natale ortodosso
Mentre la maggioranza dei cristiani in tutto il mondo ha celebrato il Natale al 25 dicembre e con l’Epifania, 6 gennaio, hanno concluso le feste natalizie , una parte di cristiani ortodossi, lo hanno celebrato ieri 7, gennaio. – Perché questa disparità di date? E’ questione di calendario differente: calendario gregoriano per i cattolici e calendario giuliano per gli ortodossi; non una volontà scismatica, anche se cambiano le tradizioni e il modo di festeggiarlo. – L’uso del calendario giuliano (dal nome di Giulio Cesare che lo promulgò nel 46 a.C.) fu sostituito nel 1582 da papa Gregorio XIII con il calendario chiamato, appunto, gregoriano, più preciso dal punto di vista astronomico.
Mio padre fa il fabbro
A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? I giovani devono imparare ad apprezzare il lavoro dei genitori, anche il semplice lavoro domestico. Così potranno gustare la gioia per i loro sacrifici. Diceva un giovane: “Ho lavato le mani di mio padre ed anche pulito e ordinato la sua bottega: ora so cosa significa riconoscere e apprezzare. Senza i miei genitori, non sarei quello che sono oggi. Nell’aiutare mio padre, mi sono reso conto quanto difficile e duro è fare qualcosa di mio. Sono giunto ad apprezzare l’importanza e il valore di aiutare la famiglia”.
Epifania, Dio si manifesta a chi lo cerca
“Siamo venuti dall’oriente per adorare il Re”. – Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero. – O Dio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. – La Giornata Missionaria dei Ragazzi, che si celebra oggi, ci ricorda che tutti siamo migranti su questa terra, tutti siamo chiamati a camminare su un’altra strada, quella della condivisione, della comunione, in cui, riconoscendo Gesù in ogni persona, amico o forestiero, gli apriremo il nostro scrigno per offrire i tesori del nostro cuore.