Compiere i gesti dell’amore ridà fiducia nella vita e nel prossimo. A volte siamo noi ad esserne beneficiari, a volte dobbiamo farlo agli altri, soprattutto a chi è più povero di noi. L’altro è uno per noi, è una opportunità perché possiamo crescere in umanità. Compiere i gesti dell’amore. È importante il gesto, aiutare chi chiede, guardandolo negli occhi e toccando le sue mani. – Santa Teresa di Calcutta: “Forse non potrò mai risolvere il problema della povertà per tutti i poveri del mondo, ma per questo povero che ho davanti devo fare tutto quello che è nelle mie possibilità!”.
Fede e dintorni
Come dai, così riceverai
Il cristiano non può fermarsi al detto “Basta che io non faccia nulla di male”, bisogna che passi alle opere, perché la fede senza le opere è morta, ammonisce San Giacomo. E la Quaresima è il tempo propizio per fare le buone opere. – Gesù nel vangelo di Luca raccomanda: «Date agli altri e Dio darà a voi: riceverete da lui una misura buona, pigiata, scossa e traboccante. Dio infatti tratterà voi allo stesso modo con il quale voi avrete trattato gli altri» ( Lc 6,38). – Anche questa storia della festa al castello è abbastanza significativa!
Il silenzio dinanzi alla calunnia
Oggi sembra che un’accusa ingiusta o una calunnia mandi in tilt le persone più equilibrate: ma è meglio essere accusati da innocenti, anziché fare il male! – Ci sono stati innocenti accusati ingiustamente e calunniati; ma Dio ha fatto risplendere la loro innocenza. E la loro sofferenza? E’ come quella di Gesù condannato ingiustamente. Non è impossibile essere santi!
Liberaci dal Maligno
Mentre il mondo è come assediato dal corona-virus la Quaresima è iniziata con il Mercoledì delle Ceneri: essa invita i cristiani a stare insieme a Gesù nella lotta contro il Maligno, causa della nostra situazione umana “infettata”. spirituale e anche materiale. L’umanità è ferita dal peccato, ma il cristiano che vuole lottare contro il maligno si deve unire a Cristo per ottenere la vittoria. La vittoria sarà il frutto della grazia del nostro Battesimo che ci configura a Cristo che con la sua Croce ha redento il mondo. Un cammino di 40 giorni per sperimentare la grazia e la vittoria di Cristo
Presentazione libro – Don Mottola “Un santo del nostro tempo”
Paolo Martino – Pasquale Russo (acura di) Atti del convegno per il 50° anniversario della sua morte. Tropea 1 giugno 2019 – La diretta streaming La diretta streaming https://www.facebook.com/tropeaedintorni.it/videos/882465148870004/
Il prete: dalle amarezze alla vera gioia
Il sacerdote non vive più per se stesso, ma per Dio e per i fratelli. Il sacerdote non lascia spazio alla tristezza. Egli soprattutto vive con la virtù della speranza, tenendo conto che essa si regge su un’alleanza: Dio gli ha parlato e gli ha promesso nel giorno dell’ordinazione sacerdotale che la sua sarà una vita piena, con la pienezza e il sapore delle Beatitudini. – Così la gioia ruberà sempre spazio alla tristezza che si potrà accumulare col passare dei giorni.
Testimonianze di rinascita dalle dipendenze
Si può uscire dalla dipendenza della droga? della pornografia? del gioco d’azzardo? – Si può… Purché si parta dal cuore. Allora: “Testimonianze con il cuore” perché tutto parte da là, dal cuore. Occorre ascoltare quella voce di Dio che guarisce il cuore. Invocare la materna presenza della Madonna. E accettare serenamente l’amicizia che viene offerta.
Un testimone coraggioso della fede
Un testimone coraggioso della fede. – Il martirio del servo di Dio Rutilio Grande García, un gesuita che non ha mai abbracciato nessuna ideologia ed ha insegnato che la convivenza fraterna e la solidarietà possono rendere presente il regno di Dio in questo mondo. Sacerdote del Salvador fu ucciso il 12 marzo 1977 insieme al catechista Manuel Solórzano e al giovane Nelson Rutilio Lemus. Il sacrificio dei tre martiri ebbe risonanza mondiale, favorendo la fioritura di nuove vocazioni. La santità di popolo di El Salvador cresce col sangue dei suoi martiri.
Mercoledì delle Ceneri e Coronavirus
Mercoledì delle Ceneri nel segno del coronavirus. – «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertitevi e credete al Vangelo». Con questi inviti comincia oggi la Quaresima, il periodo penitenziale di quaranta giorni che precedono la Pasqua cristiana. Il sacerdote impone della cenere sul capo dei fedeli per incoraggiarli all’impegno penitenziale del tempo di Quaresima e per iniziare una vita di risurrezione sui propri peccati. – Dove non si può partecipare a causa del virus, si segua il sacro rito in TV, a casa, in famiglia. – Oggi e in tutta la quaresima preghiamo con fervore il Signore di liberarci da ogni male e, in particolare, dal coronavirus.
Carlo Acutis sarà beato
Carlo Acutis sarà beato. Morì il 12 ottobre 2006 a Monza a 15 anni a causa di una leucemia fulminante. Rampollo di una famiglia di primo piano del mondo finanziario italiano, adolescente prestante, dal carattere vivace e particolarmente socievole, Carlo era un ragazzo che, come si suol dire, avrebbe potuto fare di tutto nella vita. Ma Dio aveva su di lui un piano diverso. Papa Francesco già nel 2019 lo aveva indicato come modello nella Esortazione Apostolica post-sinodale dedicata ai giovani “Christus vivit”. Un suo motto era: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Egli davvero fisse la sua originalità in modo alto. La mamma Antonia Salzano testimonia: “Carlo diceva sempre che voleva diventare santo, un santo semplice”. I giovani possono guardare a lui.
Papa Francesco a “Mediterraneo frontiera di pace”
Mediterraneo frontiera di pace e di amore. Papa Francesco: “La soluzione ai problemi non è sfoderare la spada contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’amore attivo, l’amore umile, l’amore fino alla fine… Oggi Gesù, col suo amore senza limiti, alza l’asticella della nostra umanità”. – Dunque va chiesta anche la grazia di vedere gli altri non come ostacoli e complicazioni, ma come fratelli e sorelle da amare. Infatti “alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore”.
Amate i vostri nemici
Essere santi come è santo il nostro Padre che è nei cieli: questo l’invito esigente che il Signore ci fa oggi. – La predicazione di Gesù non lascia spazio ad ambiguità: amare e perdono senza misura sono il segno distintivo dei cristiani. Ecco allora anche “Amate i vostri nemici!… Pregate per quelli che vi perseguitano!” affinché siamo figli del Padre nostro che è nei cieli. Una vocazione sublime.
Un testamento di amore per le vittime del coronavirus
Li Wen Liang, cristiano, è il coraggioso medico che denunciò il terribile virus, che fu arrestato e poi una volta rilasciato ha consumato la sua vita quale vittima sacrificale del coronavirus. Per primo ne comprese la gravità. e venne perseguitato dalle autorità per aver lanciato l’allarme sui pericoli”. – Venne arrestato e poi rilasciato, prendendosi sempre cura dei pazienti fino a quando anche lui non è stato infettato. – E’ morto la mattina presto del 7 febbraio, lasciando la moglie, anch’essa infettata dal coronavirus (oltre che incinta di 8 mesi del loro secondo figlio). A tutti lascia il suo straordinario testamento spirituale: un eroe? piuttosto un santo!
Beati i miti perché erediteranno la terra
Beati i miti perché erediteranno la terra – Con questa beatitudine Gesù non intende esaltare la condizione sociale dell’uomo, ma la sottomissione religiosa e la fiducia in Dio, che si traduce in pazienza e dolcezza. I miti non “conquisteranno” la terra, ma la “ereditano”. Non si tratta di un semplice territorio, ma di una “terra” che è il Cielo: cioè la terra promessa verso cui noi camminiamo. Papa Francesco ha detto: “Non c’è terra più bella del cuore altrui, non c’è territorio più bello da guadagnare della pace ritrovata con un fratello. Questa è la terra da ereditare con la mitezza!”.
Confraternite di Europa a raduno
L’Europa delle 15mila confraternite si è radunata a Lugano nei giorni 15 e 16 febbraio 2020. Una tappa per crescere insieme. Nell’incontro i partecipanti hanno lavorato alla «Charta 2020», un documento programmatico del loro cammino. Il patrono è il beato Pier Giorgio Frassati. – Fa bene conoscere la struttura e le regole base di una confraternita: ognuno può trovare il suo posto e il suo spazio.
Ministri della consolazione nella Comunità
I ministri della consolazione ormai sono presenti in diverse diocesi italiane. Si può dire che stanno sbocciando come fiori nel deserto della sofferenza umana. – Sono laici – uomini e donne – che concretamente dimostrano di esercitare il carisma della cura e dell’accompagnamento umano e spirituale dei sofferenti, i quali rischiano un isolamento dannoso causato dalla malattia, dal dolore e a volte dalla stanchezza dei propri familiari che possono cedere nel lungo cammino della sofferenza. I ministri della consolazione sono la risposta concreta che la comunità cristiana dopo aver avvertito il desiderio e il dovere di tendere la mano a chi soffre.
La pratica della fede nella Cina del coronavirus
Nella Cina del corona-virus Messe e attività religiose sono state cancellate fino a nuovo ordine dell’Ufficio affari religiosi. Il racconto della vita quotidiana di un villaggio della Cina centrale, nell’era del coronavirus è drammatico, anche a livello di fede: «Vi racconto il Vangelo al tempo del virus. Il virus ci ha isolati, la gente ha paura», racconta un sacerdote, Padre Pietro, sui social che ha potuto utilizzare: «Io vi chiedo di pregare la misericordia di Dio perché questo disastro si conclude il più presto possibile, così che noi cinesi possiamo ritornare alla nostra vita normale e al nostro lavoro».
La pacifica armata della preghiera
Il Papa affida ogni mese alla sua Rete Mondiale di Preghiera (già Apostolato della Preghiera, AdP), le intenzioni che esprimono le sue grandi preoccupazioni per l’umanità e per la missione della Chiesa. – La sua intenzione di preghiera mensile universale è una chiamata rivolta al mondo per trasformare la nostra preghiera in “gesti concreti”. Se qualcuno si pone la domanda: “E io come posso pregare? per chi debbo pregare?” il piano annuale di preghiera lo inviterà concretamente.
Ma io vi dico. Tutto nasce dal cuore.
“Ma io vi dico”. Gesù entra nel progetto di Dio non per rifare un codice, ma per ridare il coraggio al nostro cuore, il coraggio di desiderare il bene e l’amore. Perciò non basta l’osservanza cieca della lettera; occorre la conversione continua del cuore alla Volontà di Dio, della quale Gesù è stato il vero Adoratore. Gesù non consegna una nuova legge fatta di norme e prescrizioni, ma esige un cuore nuovo e uno spirito nuovo per vivere bene ed essere veramente felici con Dio e con l’umanità intera.
Conoscere il male fatto per rifiutarlo
Tra gli uomini “gli uomini cattivi” operatori del Male ci sono stati anche gli Italiani, sia di fede fascista e coloniale, sia di fede comunista “partigiana”. – Comprendere perché si è arrivati a fare tanto male è davvero difficile, ma conoscerlo è doveroso perché non lo si ripeta più. – Così è doveroso conoscere il più grave crimine di guerra italiano, portato alla luce da un libro di Paolo Borruso “Debre Libanos 1937. Il più grave crimine di guerra dell’Italia, 1937”. La più sanguinosa strage di religiosi cristiani compiuta in Africa. – Il brutale massacro di monaci, diaconi e pellegrini copti compiuto in Etiopia su ordine del viceré Rodolfo Graziani, quando l’Italia vestiva la camicia nera. Un eccidio su cui per troppo tempo nel paese è gravato un silenzio imbarazzante. TV2000 ne parlò per prima nel 2016. E per noi oggi è doveroso non dimenticare “Debre Libanos”!