Fede e dintorni

Coronavirus. Tristezza dei funerali, ma speranza di eternità

Incredibile quello che i nostri occhi stanno vedendo in questi giorni. I morti che vengono sepolti in fretta, file di bare in attesa di essere portate all’ultimo approdo. E a Bergamo, città sommamente colpita dal contagio, non c’è più posto per le salme al cimitero: 70 mezzi militari portano le salme a cremare in altre regioni. Ma anche da “veloci” testi del rito di sepoltura o di congedo, comprese le orazioni della benedizione del sepolcro o delle ceneri viene alla luce il mistero della morte e risurrezione del Signore. “Io sono la Risurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà!” (Gv 11, 1-45).

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La preghiera della Chiesa Italiana nel giorno di San Giuseppe

In questa emergenza sanitaria- A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa Maria. – I Vescovi italiani hanno invitato i fedeli per questa sera alle ore 21,00 ad unirsi in famiglia per la preghiera del Santo Rosario. E’ il giorno di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e Patrono di tutta la Chiesa. – L’appuntamento vuole avere il significato simbolico di una supplica che nella fede unisce l’intero Paese, coinvolgendo fedeli, famiglie, comunità religiose, unite anche alla proposta di esporre alla finestra delle case un piccolo drappo bianco o una candela.

Cultura e Società Fede e dintorni

Tropea: la Novena alla Madonna di Romania

Per i fedeli tropeani, l’audio di ogni singola parte della Novena O Vergine pietosissima di Romania, per quel tenero amore onde ci donaste la Preziosa Immagine, che porta sì glorioso vostro titolo; degnatevi ottenerci dal Signore il gran dono del santo timore di Dio, affinché per esso l’anima nostra ammaestrata, possa efficacemente fuggire il peccato […]

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Coronavirus. La preghiera del sindaco di Venezia

«Madonna della Salute, consacriamo al Tuo Cuore Immacolato la città di Venezia e le nostre terre venete“. L’atto di affidamento è stato composto dal Patriarca Moraglia. – Così la città è stata affidata a Maria, come molti anni fa, fu affidata al Santissimo Redentore quando a Venezia nell’estate del 1575 scoppiò una terribile epidemia di peste mietendo in due anni circa 50.000 vittime. – Simili preghiere non sono rare. In tante città italiane vengono rivolte dai governanti alla Patrona o Patrono della città nel giorno della loro festa. A maggior ragione lo si fa quando ne va della salute e del bene di tutti.

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Coronavirus. Papa Francesco, buon pastore per tutti

n questo tempo di crisi causato dal coronavirus, Papa Francesco si sta mostrando buon Pastore, attento alle necessità e sofferenze di tutti. Ha accettato docilmente di “essere ingabbiato”, come lui stesso ha detto, rinunziando ad affrontare le manifestazioni pubbliche (udienze, angelus, ecc…) Ma, coraggiosamente, ha voluto farsi “pellegrino” di preghiera per le vie di Roma, per andare a chiedere con fiducia alla Madonna prima e poi al Crocifisso la fine della pandemia. La sua vicinanza alla sofferenza di tanti italiani si è manifestata nei giorni scorsi anche con una consistente donazione alla Caritas Italiana, perché possa far fronte al suo impegno verso le persone più fragili.

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Un Redentorista nel cuore dell’Europa

La missione continua di San Clemente – Ieri, 15 marzo, è stato il giorno bicentenario della morte di san Clemente Maria Hofbauer (1751-1820), redentorista, Patrono di Vienna e di Varsavia. Sconosciuto a molti, oggi sta guadagnando interesse nell’accoglienza dei cristiani di Europa, perché ha vissuto la sua straordinaria avventura umana e spirituale come missionario di «di frontiera» nel cuore dell’Europa che stava vivendo notevoli problematiche dovute alle guerre napoleoniche, alla restaurazione operata dal Congresso di Vienna. In quei tempi critici egli si occupo’ di orfani, di ragazzi allo sbando e senza cultura e mestieri e poi perfino della classe alta e colta, ma dal pensiero cristiano debole, riuscendo a dare risposte concrete.

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Con la Samaritana al pozzo

La sete di amare e di salvare la persona spinge Cristo a chiedere alla donna Samaritana: “Dammi da bere”. Il Figlio di Dio viene a noi come un mendicante, bisognoso di ciò che noi possiamo dargli: permettergli che egli ci salvi col suo amore. Di questa ansia d’amore carica di salvezza fu animato in tutta la sua vita il missionario redentorista San Clemente Maria Hofbauer (1751-1820), di cui proprio oggi ricorre il Bicentenario della sua morte. Oggi è Patrono di Vienna e resta un vero modello per noi tutti chiamati oggi ad accogliere il grido dei feriti che si leva dalle nostre città, e portare ovunque la gioia del Vangelo.

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Coronavirus, Papa Francesco prega la Madonna del Divino Amore

“Possa tornare la gioia dopo questo momento di prova” è stata la Preghiera di Papa Francesco rivolta alla Madonna del Divino Amore, al cui Santuario il cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis ha inaugurato le celebrazioni eucaristiche quotidiane alle ore 19,00, senza fedeli e in diretta in streaming sulla pagina Facebook diocesana. – Una scelta per venire incontro ai fedeli costretti a casa per evitare il contagio da Coronavirus. – Le dirette streaming delle celebrazioni religiose si stanno dimostrando uno strumento gradito ai fedeli.

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Coronavirus: fiducioso ricorso alla Madonna

I bambini hanno sempre sulle labbra il nome della mamma e ad ogni spavento che provano, subito gridano forte: “Mamma, mamma!”. – O Maria dolcissima, Madre amorevolissima! Tu desideri proprio questo: che noi, diventando bambini, ti chiamiamo sempre nei pericoli e ricorriamo sempre a te, che ci vuoi aiutare e salvare, come hai salvato tutti i figli che sono ricorsi a te (S. Alfonso). – Preghiamo sempre la Madonna nostra Madre, ma soprattutto nella particolare circostanza che stiamo vivendo a causa del contagio del virus Covid-19). È la Madre che Gesù ci ha donato dalla Croce.

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Coronavirus, da emergenza a opportunità

Al di là dei disagi e delle sofferenze che comporta, questo tempo del coronavirus diventa per l’umanità una opportunità a purificare le proprie percezioni, idee, convinzioni. Diventa un invito di passare dell’io al noi, per essere solidali e vivere sinceramente la reciprocità. Le inevitabili vittime e sofferenze saranno occasioni per ridare priorità a quei valori che la civiltà dei consumi ha stravolto. L’arcobaleno di un un futuro migliore è davanti ai nostri occhi. “Andrà tutto bene!” (nella foto: Lo stupendo arcobaleno è apparso tre giorni fa a Roma, sulla chiesa di S. Alfonso a via Merulana).

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Fare il bene in tempo di coronavirus

In questi giorni di forte diffusione del contagio tutti possono fare l’opera di bene, semplicemente mettendo in pratica le indicazioni che le autorità civili e religiose ci chiedono di fare e non di essere indifferenti o, peggio ancora, strafottenti. – Sua maestà il corona virus ci invita al rispetto reciproco per il bene di tutti. Perciò faremo il bene anche restando a casa nostra e rispettando le norme igieniche date. Muoviamoci lo stretto necessario e osserviamo le norme date. – Tutti possono fare il bene; ma non tutti sono pronti a farlo.

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Ascoltare Gesù per guarire

Caro Gesù, non celebreremo più la messa nelle nostre comunità, l’Eucarestia che nutre il nostro cammino, e non sappiamo fino a quando. Siamo smarriti e confusi, attoniti e perplessi. – Ma, responsabilmente, ci atteniamo a quanto ci viene chiesto per fermare il contagio e salvare i deboli, come tu ci hai insegnato. – Che questo digiuno più duro di ogni digiuno, ci converta nel profondo, ci aiuti a ritrovare la fede dei martiri, l’ardore degli innamorati, ci unisca alle comunità perseguitate, a quante non possono celebrare per mancanza di preti, ci apra la mente e il cuore per capire quale dono abbiamo fra le mani, quale sorgente inesauribile custodiamo troppo spesso con colpevole superficialità. – Dalla croce il Signore ci dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?” – (Crocifisso dipinto dal giovane avvocato S. Alfonso Maria de Liguori nel 1719).

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Quarantore 2020 a Tropea

Quest’anno le Quarantore a Tropea si stanno svolgendo (e molto probabilmente si fermeranno) nel segno del coronavirus. Il progressivo avanzare del virus e la sua veloce diffusione ha portato già da giorni a mettere in atto alcuni interventi, ma è giunta l’interruzione della celebrazione con pubblico di fedeli. Rimane la possibilità della preghiera personale con visita all’Eucaristia. La preghiera è l’arma in più dei veri credenti: l’Eucaristia è il farmaco dell’immortalità: chi mangia di Cristo vivrà in eterno. Il fedele può sempre pregare con fiducia: “Signore, se desidero medicare le mie ferite, tu sei medico.Se brucio di febbre, tu sei la sorgente ristoratrice!

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Trasfigurazione: recuperare la bellezza

Il Cristo, vincitore delle tentazioni nel deserto, viene trasfigurato davanti ai discepoli e davanti a noi, che abbiamo deciso di seguirlo. Il Padre ci assicura che egli, pur camminando verso la croce, è il suo amatissimo Figlio. La Quaresima è il tempo del cammino verso la luce della risurrezione. Rinfrancati dalla luce della Trasfigurazione noi possiamo riprendere il nostro cammino, certi che il Signore non ci abbandonerà, mentre testimoniamo al mondo il suo amore, la sua salvezza e la bellezza.

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Laboratori di vita, non di morte

I grandi scienziati furono anche grandi anche perché indicarono all’uomo che è chiamato a favorire la vita e non la morte. – Lo scopritore della penicillina, sir Alexander Fleming, era figlio di un povero fattore. Per un gesto di bene disinteressato del suo papà, poté studiare nelle migliori scuole e arrivare a diventare Premio Nobel per la medicina nel 1945. Una bella storia. Dalla vicenda del coronavirus che ci sta facendo vedere storie di eroismo del personale sanitario, ci aspettiamo che anche i ricercatori nei laboratori facciano la scelta per la vita, come sir Alexander Fleming fece con la sua penicillina.

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Seminario in quarantena, opportunità per crescere

Il Seminario interdiocesano di Gorizia, Trieste e Udine di Castelelrio, frazione di Pagnacco (Udine) è in quarantena: il contagio di un sacerdote professore ha costretto 35 persone a restare isolati all’interno della struttura. Il rettore don Loris Della Pietra assicura: “Stiamo bene, la comunità è fiduciosa. Offriamo le nostre preghiere per tutti i malati!” – Nessuno entra e nessuno esce dal Seminario; ma anche questo isolamento, per i futuri presbiteri delle tre diocesi del Friuli Venezia Giulia, sta offrendo una preziosa occasione di formazione. – “Tutto concorre al bene di chi ama e serve il Signore”.

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Educare tutti all’umanità

I gravi episodi della cronaca nera dei nostri giorni, soprattutto quelli riguardante i minori, suscitano sempre un interrogativo: e l’educazione non l’hanno ricevuta? In famiglia, a scuola, in chiesa?… – Si resta angosciati a scoprire che ci sono vuoti a volte abissali. – Essere umani è la prima cosa da trasmettere – La fondamentale educazione: aiutare i ragazzi a diventare esseri umani. La vera educazione e la vera istruzione non dovranno mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati o degli aguzzini istruiti. E (purtroppo) in giro per il mondo ce ne sono tanti.