Fede e dintorni

Sulla tomba di chi fu emarginato

Papa Francesco tre anni fa ha reso onore ai due grandi sacerdoti che avevano anticipato il vento del Concilio ed ha pregato sulle loro tombe: due paesi Bozzolo e Barbiana per un pellegrinaggio di amore verso due figli della Chiesa, sacerdoti: Primo Mazzolari e Lorenzo Milani. Per don Primo Mazzolari questo è un passo avanti verso la beatificazione; per don Lorenzo Milani è la riparazione di una ferita della storia per l’esilio di Barbiana. – Ancora oggi il Papa esorta i sacerdoti ad essere “ponti fra Dio e le persone e restino attaccati al popolo”con l’auspicio che “possa sempre e dovunque essere rispettata la libertà di coscienza; e possa ogni cristiano dare esempio di coerenza con una coscienza retta e illuminata dalla Parola di Dio”.

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Celebrazione Eucaristica. 51° Anniversario del Pio Transito

Concattedrale di Tropea 29 giugno 2020 dalle ore 19:00 Ho sempre nell’anima la mia divina speranza di santità. E’ Gesù che me l’ha messa nel cuore, come una certezza… (Padre Mottola) La Concelebrazione verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di tropeaedintorni   La diretta streaming

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Perseguitati per il Vangelo

Se hanno perseguitato Gesù, Figlio di Dio, perseguiteranno anche i suoi discepoli. Ma oggi il Signore ci rassicura: il Padre celeste veglia sui suoi figli. La nostra vita è nelle sue mani e nessuna persecuzione potrà strapparcela. – Nessuno muore senza che Cristo stesso non ne patisca l’agonia, nessuno è rifiutato senza che non lo sia anche lui; nessuno è perseguitato senza che Cristo non sia ancora crocifisso. Ma Gesù stesso ci rassicura: “Non abbiate paura! Voi valete… la vostra vita è nelle mani di Dio”.

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Cuore di Madre sempre pronta a soccorrere

I Missionari Redentoristi, sparsi in tutto il mondo, in questi giorni stanno celebrando la Novena alla Madonna del Perpetuo Soccorso, una Madre sempre soccorre con cuore pietoso i suoi figli. E la Novena Perpetua a lei dedicata si avvicina al traguardo dei 100 anni. – Il cuore di questa Madre viene celebrato nel giorno seguente alla solennità del Sacro Cuore. “Cuore Immacolato della beata Vergine Maria”, la quale serbando nel proprio cuore la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso con fiducia il compimento in Cristo. E vigila perché i suoi figli facciano quello che dice loro Gesù.

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Lima, cattedrale con 5000 foto

Mentre in Europa, ed anche in Italia, c’è un sensibile miglioramento della situazione del coronavirus, in America Latina la sua diffusione è molto forte e crea tanta ansia nella popolazione, la quale ricorre con fede alla protezione di Dio e dei Santi attraverso la preghiera e celebrazioni varie. – In Perù si sono contati finora oltre 6.550 decessi a causa del Covid-19. Per essi, morti e sepolti nella solitudine imposta dalla pandemia, l’arcivescovo di Lima, Carlos Castillo, domenica 14 giugno ha celebrato la messa nella cattedrale a porte chiuse, solo con le fotografie delle vittime del Covid. Nell’omelia, l’arcivescovo ha puntato l’indice su un sistema sanitario “basato sull’egoismo e il profitto e non sulla fraternità e solidarietà”.

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Sacro Cuore di Gesù, via d’amore

La devozione al Sacro Cuore di Gesù, un culto ancora molto popolare che ha ispirato chiese, atenei, oratori ed ha avuto fior di Santi, a cominciare da santa Margherita Maria Alacoque, che sono stati apostoli di una devozione che è il cuore della rivelazione, il cuore della nostra fede: l’amore sacrificale di Cristo per l’umanità. La devozione al Sacro Cuore per i Redentoristi si esprime anche nella forma di devozione al Cuore Eucaristico di Gesù.

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Siamo tutti figli di Dio

Non si può partecipare all’Eucaristia senza impegnarsi in una fraternità vicendevole sincera. Ma il Signore sa bene che le nostre sole forze umane non bastano per questo. Anzi, sa che tra i suoi discepoli ci sarà sempre la tentazione della rivalità, dell’invidia, del pregiudizio, della divisione…Anche per questo Egli ci ha lasciato il Sacramento della sua Presenza reale, concreta e permanente, così che, rimanendo uniti a Lui, noi possiamo ricevere sempre il dono dell’amore fraterno”. E quando manchiamo, ecco il sacramento del Perdono!

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Quando cantano i bambini

C’è un incanto al quale non è facile sottrarsi: il canto dei bambini. Quando li sentiamo cantare è difficile rimanere impassibili: ti coinvolgono nella loro gioia, nella loro devozione, nel loro entusiasmo. I messaggi proposti sono semplici e immediati, soprattutto, religiosi. – Il mistero di fede, che i bambini cantarono la sera di Natale diventò attraente e irresistibile per Paul Claudel, e ne provocò la conversione, come ammette lo stesso interessato – Il 25 dicembre 1886, egli entrò ateo nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi e ne uscì cantando il Magnificat con la gioia esuberante di un bambino che ha appena ritrovato il babbo e la mamma.

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Corpus Domini, il nostro paradiso

Ogni anno la solennità del Corpus Domini è onorata dalla Processione Eucaristica in ogni città e, in molti luoghi è rallegrata da bellissime infiorate che esaltano il Mistero dell’Eucaristia. Quest’anno, per le conseguenze del coronavirus le processioni sono state limitate o addirittura annullate: ma la Benedizione col SS. Sacramento, almeno dal sagrato della chiesa, ogni parrocchia la può vivere. – Questa solennità invita espressamente i fedeli ad onorare il Corpo di Cristo sacrificato per noi. Il cristiano, poi, non può dimenticare che la Carne di Cristo è quella dei sofferenti, dei malati, dei profughi che bisogna onorare con ogni rispetto e amore. L’Eucaristia è il nostro paradiso: ci unisce a tutta la Trinità e ai nostri fratelli.

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Il canto degli umili a S. Antonio

Sul web ci sono innumerevoli siti che parlano di lui e raccontano la sua straordinaria vita e santità. Colpisce molto la devozione degli umili, dei semplici, che molte volte sono anche poveri e ultimi nella nostra società: gli ultimi nella considerazione del mondo, ma non in quella evangelica. Gesù ha rivolto a tutti un invito: “Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore!” – E gli umili sanno riconoscere i santi che fanno per loro: S. Antonio è uno di essi, forse il più accolto.

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Donaci occhi per vedere le necessità degli altri

Donaci occhi, Signore, per vedere le necessità degli altri… Donami un cuore di carne, non un cuore di pietra, per amare te e il mio prossimo; donami il tuo stesso amore per amare veramente, dimenticando me stesso. – Signore, ho bisogno dei tuoi occhi: dammi una fede viva. – Più che di discussioni vuote, noi abbiamo bisogno di gesti concreti del bene, anche di un piccolo gesto.

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Ognuno porta in sé qualcosa di unico

Ogni persona porta in sé qualcosa di unico: la capacità di resistere alle difficoltà, di sorridere anche nelle sventure, di consolare gli altri, quando invece si ha bisogno di essere consolati. – Alla radice di tutto questo il cristiano sa che gli basta avere la fede, anche una fede piccola ma vera e sincera per fare cose impensabili! Sono i miracoli della fede vera. – La fede è un dono che si riceve, ma anche una virtù che spinge ad operare il bene. Due poli che sono perennemente in dialogo: più si opera il bene e più si cresce nella fede. – La vita di molti “credenti” rischia di restare sterile, perché la loro “fede” non passa ad operare.

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Latte gratis per solidarietà

Una piccola grande storia di solidarietà in Ecuador durante la quarantena del coronavirus quella che riguarda Alvaro Ramon allevatore di bestiame e fornitore di latte della regione amazzonica dell’Equador ed è raccontata sul sito delle Nazioni Unite. Il latte delle sue mucche rischiava di finire buttato via a causa della pandemia. Allora in tempi di lockdown ha pensato di regalarlo e lo ha portato a domicilio a chi, nella sua comunità, ne aveva più bisogno. Con il suo camion ha distribuito 50 litri di latte al giorno a circa 20 famiglie nella sua comunità. Una piccola grande storia di solidarietà.

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Una morte satanica diventata raggio di luce

Vent’anni fa, il 6 giugno 2000 il barbaro omicidio della religiosa delle Figlie della Croce fu commesso da tre ragazze minorenni per un rituale satanico. – Oggi la sua tomba è diventata un raggio di luce per tanti giovani in ricerca delle loro identità. Il vescovo Oscar Cantoni assicura: «Suor Maria Laura è venerata dal popolo di Dio di tutte le età. Il suo sacrificio è il risultato finale di un’esistenza interamente donata, divenuta pane spezzato per la vita del mondo». Scriveva Suor Maria: «Sento l’urgenza di accompagnare i giovani e di chiedere aiuto a Gesù, perché essi non hanno punti di riferimento».

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George Floyd: 9 minuti che cambieranno la storia

Per circa 9 minuti George Floyd, un uomo robusto di colore, a terra, schiacciato da un ginocchio che gli premeva con violenza il collo, ha supplicato il suo carnefice. Poi ha chiuso gli occhi e ha smesso di supplicare. La sua morte è stata dichiarata poco dopo. Tutto il mondo ha potuto vedere le terribili immagini e ascoltare la voce supplichevole del morente: un evento che ha scosso la comunità mondiale e ha messo in profondità il dito nella piaga del razzismo che ancora è presente nella vita di tutti i giorni negli USA e in tanti altri paesi del mondo. – Tanto dovrà cambiare ancora!

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La Santissima Trinità in noi

Unità e Trinità di Dio è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. Nell’unico Dio noi adoriamo tre persone, ma non come una addizione (1+1+1 =3), ma come una comunione d’amore (1 x 1 x 1 = 1). – Perciò, una famiglia, che vive unita nell’amore, diventa l’icona più visibile del grande Mistero della Santissima Trinità. – «Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo». – Un Dio innamorato follemente degli uomini: il Padre coinvolto profondamente nella storia dei suoi figli, il Figlio che nel sacrificio della sulla croce ci rende la dignità di figli e lo Spirito Santo che ci guida!

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Fratelli e sorelle dell’umanità sofferente

57 eroi della pandemia del Covid-19 insigniti dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il due giugno, giorno della Festa della Repubblica Italiana. – Papa Francesco, nelle messe da Santa Marta, ogni mattina invitava a pregare per una specifica rappresentanza di questi eroi. Noi lo abbiamo accompagnato nella preghiera e ora riconosciamo i loro singoli meriti dalla motivazione ufficiale. – E’ bello e fa bene sapere che che ci sono fratelli e sorelle della umanità sofferente. Ma il bene lo possiamo fare tutti. Basta scrollarci di dosso la indifferenza che ci portiamo dietro.

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Quanto vale un albero?

Per ripartire dalla situazione in cui ci ha messo il coronavirus, un modo concreto è certamente quello del rispetto della natura. In questi mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente. E tanti, ma tanti, erano contenti di poter ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico. – Papa Francesco nella “Laudato sì” (2015) a suo tempo aveva richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute.

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Avevo fame, ero ammalato

Un modo concreto per ripartire dalla situazione in cui ci ha messo il coronavirus è certamente quella della solidarietà con i più bisognosi. E’ prendendosi cura concretamente di essi che noi possiamo mantenere solidi contatti con la realtà umana. L’empatia con i più bisognosi, cioè il rendersi concretamente vicini ad essi, dovrà essere il nostro vaccino contro il virus della indifferenza, che, purtroppo, non se ne andrà via col Codiv-19, perché è ben radicato in noi.

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Il Santo pellegrino del Kyrie eleison

San Nicola pellegrino. Un santo dalla sorprendente personalità che consente di annoverarlo tra i “folli per Cristo”, uno che visse da “pellegrino e forestiero”, uno di “quelli della strada”, un ramingo. Quando era ancora ragazzino e viveva con sua madre e suo fratello, all’improvviso, cominciò ad esclamare continuamente a gran voce: “Kyrie, eleison”. E la gente cominciò a chiamarlo “Nicola-Kyrieleison”. Morì a Trani il 2 giugno 1094 e fu sepolto, per volere del vescovo, nella cattedrale. I miracoli che si verificarono sulla sua tomba così strepitosi che lo stesso vescovo, che lo aveva accolto e gli aveva permesso di svolgere la sua missione tra i coetanei, ne chiese la canonizzazione ad Urbano II, concessa nel 1098.